Ammine vs Ammoniaca
Le ammine sono le basi organiche più importanti e si comportano anche da acidi deboli.
La loro basicità è dovuta alla disponibilità del doppietto elettronico non condiviso dell’azoto che può essere ceduto a un donatore di protoni o a un acido di Lewis per formare una specie positiva stabilizzata da effetti di solvatazione o, in casi particolari, per risonanza.
Per un’ammina, quanto maggiore è il valore di pKa dell’acido coniugato, tanto più debole è l’acido e più forte la base corrispondente.
La basicità delle ammine è confrontabile con quella dell’ammoniaca.
Tutte le ammine a basso peso molecolare sono solubili in acqua e danno soluzioni che fanno virare al blu la comune striscia di indicatore di pH.
L’unico CH3 sull’atomo di N della metilammina e i due CH3 della dimetilammina aumentano la basicità rispetto all’ammoniaca. La trimetilammina è una base leggermente più forte dell’ammoniaca, ma più debole della metilammina: infatti, i tre gruppi alchilici legati all’atomo di azoto interferiscono con la solvatazione del catione trimetilammonio che, quindi, viene ad essere scarsamente stabilizzato.
Di conseguenza, la trimetilammina risulta meno basica.
Risonanza….
Le arilammine sono, invece, basi molto più deboli dell’ammoniaca.
Infatti, è noto che gli elettroni non leganti dell’atomo di azoto dell’anilina sono poco disponibili per le reazioni con acidi per due motivi:
Ioni alchilammonio
Gli acidi coniugati delle ammine sono gli ioni alchilammonio, i cui valori di pKa sono approssimativamente compresi tra 10.8 e 9.5.
Nel caso dello ione ammonio, gli elettroni non condivisi dell’azoto formano un legame covalente con il protone che non ha elettroni nell’orbitale 1s. Lo ione ammonio, NH4+, che si forma presenta quattro legami azoto-idrogeno tutti uguali e diretti verso i vertici di un tetraedro.
Esso è carico positivamente ed è legato mediante un legame ionico allo ione cloruro (carico negativamente) che si è liberato nel corso della reazione.
Gli ioni alchilammonio presentano una struttura simile e pertanto, l’atomo di N è un centro stereogenico quando è legato a 4 sostituenti diversi.
Piridina
La piridina è una base debole, sebbene più forte del pirrolo, ed il suo acido coniugato ha pKa 5.2.
Gli elettroni non condivisi dell’atomo di azoto della piridina non fanno parte del sestetto aromatico: appartengono ad un atomo di azoto ibridato sp2 e sono, quindi, disponibili ma più strettamente trattenuti di quelli dell’azoto dell’ammoniaca e delle ammine che sono in un orbitale sp3, con minore carattere s.
Preparazione di ammine
Per preparare le ammine si possono usare tre classi di reazioni:
Nel primo caso, il metodo più semplice sembrerebbe una SN2 fra un alogenuro alchilico e NH3 (per ottenere un’ammina primaria) o un’ammina (per ottenere un’ammina superiore).
In realtà, l’ammina formatasi è anch’essa un nucleofilo che reagisce ulteriormente con l’alogenuro alchilico e così via e quindi questo metodo e poco usato a meno che non si impieghi un largo eccesso di nucleofilo di partenza.
Preparazione di ammine
Le ammine possono essere preparate per riduzione di altri gruppi funzionali contenenti azoto.
Poiché sono già state discusse nelle lezioni relative ai prodotti di partenza, sono qui riportati solo gli schemi.
Preparazione di ammine
Nel processo noto come amminazione riduttiva, il composto carbonilico si tratta con ammoniaca in presenza di idrogeno gassoso e di un catalizzatore: in queste condizioni si ha la formazione dell’immina che via via si riduce ad ammina.
Un esempio è fornito dalla preparazione dell’α-feniletilammina a partire da acetofenone.
Un reagente anche più efficace dell’idrogeno è il sodio cianoboroidruro (NaBH3CN).
Preparazione di ammine aromatiche
Le ammine aromatiche si sintetizzano facilmente per nitrazione di un composto aromatico seguita da riduzione catalitica del gruppo nitro a gruppoamminico.
Le reazioni delle ammine
La chimica delle ammine è caratterizzata dalla presenza del doppietto elettronico non di legame sull’azoto.
Le ammine, pertanto, sono basi più forti e sono nucleofile rispetto agli altri composti organici neutri.
Esse reagiscono come basi con composti che contengono idrogeni acidi e come nucleofili con composti che contengono carboni elettrofili.
Poiché le reazioni principali sono state trattate nei lezioni dei composti organici non contenenti azoto, si rimanda ad esse per una trattazione più esauriente.
1. Introduzione alla Chimica Organica – Parte prima
2. Introduzione alla Chimica Organica – Parte seconda
3. Introduzione alla Chimica Organica – Parte terza
4. Composti organici come acidi e basi
5. Il decorso delle reazioni organiche
8. Stereochimica – Parte prima
9. Stereochimica – Parte seconda
10. Stereochimica – Parte terza
11. Reazioni di sostituzione nucleofila e di eliminazione – Parte...
12. Reazioni di sostituzione nucleofila e di eliminazione – Parte...
13. Reazioni di sostituzione nucleofila e di eliminazione – Parte...
16. Alchini
17. Alcoli, tioli ed eteri – Parte prima
18. Alcoli, tioli ed eteri – Parte seconda
19. Aldeidi e chetoni – Parte prima
22. Enoli ed enolati
23. Acidi carbossilici e loro derivati – Parte prima
24. Acidi carbossilici e loro derivati – Parte seconda
25. Acidi carbossilici e loro derivati – Parte terza
26. Composti aromatici. Reazioni di sostituzione – Parte prima
27. Composti aromatici. Reazioni di sostituzione – Parte seconda
28. La chimica delle ammine – Parte prima
29. La chimica delle ammine – Parte seconda