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Teresa Cirillo » 9.Disinfezione e sterilizzazione


Cosa abbiamo necessità di capire (… e di sapere!)

Termini e definizioni

Princìpi di base dei processi trattati

Sensibilità relativa di differenti microrganismi ai diversi processi

Limiti dei processi

Quali sono i mezzi a nostra disposizione?

  • Pulizia
  • Disinfezione
  • Metodi chimici
  • Metodi fisici (talvolta)
  • Sterilizzazione
  • Metodi fisici
  • Metodi chimici
  • Metodi chimico-fisici

Termini (… o definizioni!)

Pulizia

Rimozione di materiale organico dalla strumentazione e dalle attrezzature: sciacquare l’oggetto con acqua fredda applicare il detergente e rimuovere meccanicamente il materiale organico risciacquare l’oggetto con acqua tiepida asciugare l’oggetto prima di eseguire la disinfezione/sterilizzazione.

Termini (… o definizioni!)

Asepsi: situazione di assenza di germi.
Antisepsi: insieme delle pratiche destinate alla eliminazione di germi patogeni su tessuti viventi.

Decontaminazione: abbattimento della carica microbica esponendo all’azione di agenti disnfettantio sterilizzanti “articoli” non precedentemente detersi.

Termini (… o definizioni!)

Disinfezione

  • Distruzione di germi patogeni

Sterilizzazione

  • Distruzione di tutte le forme vitali microscopiche

I 5 livelli della riduzione della carica microbica

Detersione  (I livello) – Pulizia: rimozione meccanica dello sporco con o senza detergente, che comporta l’allontanamento meccanico di una discreta percentuale di microbi.

Disinfezione di basso livello (II livello): uccisione della maggior parte dei batteri, funghi e virus, non è affidabile contro microrganismi particolarmente risistenti (M. Tubercolosis) ed è inattiva contro le spore.

Disinfezione di medio livello (III livello): uccisione di tutti i batteri in forma vegetariana (compreso M. Tubercolosis). la maggior parte di funghi e virus; inattiva contro le spore.

Disinfezione di alto livello (IV livello): uccisione di tutti i microrganismi comprese un certo umero di spore (residuo inevitabile).

Sterilizzazione (V livello): uccisione di tutti i microrganismi comprese le spore.

Classificazione dei presidi sanitari

Presidi non critici

  • Cute integra – Disinfezione medio o basso livello

Presidi semi critici

  • Mucose – Disinfezione alto livello/sterilizzazione

Presidi critici

  • Distretti sterili (sangue) – Sterilizzazione

Disinfezione

Metodi chimici

La scelta della procedura di disinfezione e del tipo di disinfettante da utilizzare dipende da numerosi fattori:

  • caratteristiche del disinfettante;
  • tipo di materiale da disinfettare;
  • uso del materiale da disinfettare;
  • tipo di microrganismi presumibilmente presenti;
  • grado di contaminazione;
  • presenza di materiale organico.

Il Disinfettante Ideale

Principali caratteristiche

In linea con le linee guida di organizzazioni ufficiali note in campo internazionale (es. CDC, APIC, HIS…)

Ampio spettro d’azione.

Elevato potere battericida.

Rapida azione e lunga persistenza.

Attività anche in presenza di sostanze organiche.

Principali caratteristiche

Buon potere di penetrazione e stabilità chimica.

Atossicità per l’uomo alle concentrazioni d’uso.

Non macchiante e non corrosivo.

Costo contenuto.

Facile manegevolezza.

Caratteristiche chieste ai disinfettanti

Disinfezione di substrati da impiegare sul paziente: tossicità ridotta, efficacia alta, facilità di rimozione dal substrato.

Disinfezione di substrati utilizzati: azione rapida, basso costo.

Disinfezione di rifiuti: bassa tossicità ambientale, azione residua, basso costo.

Disinfezione/sanificazione ambientale: azione rapida, basso costo, azione residua, ridotta tensione di vapore.

Antisepsi: bassa tossicità (esposiz. breve o lunghe), efficacia alta, azione residua, scarso potere colorante.

Fattori che influenzano l’efficacia del disinfettante

1. Inerenti il disinfettante (disinfezione bassa, media, alta)

  • Concentrazione
  • Tempo di contatto
  • Temperatura e pH
  • Stabilità delle soluzioni

2. Inerenti il substrato

  • Pulizia del substrato (carica micorbica iniziale)
  • Completezza ed intimità del contatto

3. Inerenti i microrganismi

  • Specie microbica
  • Carica microbica iniziale (pulizia del substrato)

Caratteristiche dei disinfettanti (scelta del prodotto)

1. Spettro d’azione

  • Sporicida
  • Virucida
  • Fungicida
  • Battericida

2. Efficacia

3. Effetti dannosi o indesiderati 

  • Tossicità
  • Causticità
  • Irritabilità
  • Azione allergizzante
  • Odore sgradevole

4. Compatibilità col substrato

Contaminazione dei disinfettanti

Può interessare sia il prodotto sigillato che le soluzioni d’uso.

Più frequentemente le soluzioni acquose.

Più frequentemente i composti a bassa efficacia.

Specie maggiormente responsabile: PSEUDOMONAS.

Causa principale: mancata osservanza norme.
igieniche

Per un corretto utilizzo dei disinfettanti

La disinfezione deve essere preceduta da una accurata detersione.

Il prodotto deve essere mantenuto nel contenitore originale.

I disinfettanti usati in modo improprio possono determinare effetti collaterali.

Aperta la confezione scrivere la data di apertura.

Principi generali di impiego dei disinfettanti

Obiettivo:

  • impedire contaminazione,
  • ottenere massima efficacia.

Far precedere la pulizia.

Rispettare modalità di contatto (tempi,temperatura…).

Tener conto della compatibilità.

Usare contenitori di piccole dimensioni.

Usare acqua sterile per le diluizioni.

Etichettare flaconi (nome, scadenza, concentraz, etc.).

Evitare travasi, tappare ermeticamente prima e dopo l’uso, non immergere oggetti, non immettere ovatta a contatto diretto.

La buona riuscita della disinfezione

La buona riuscita della disinfezione dipende da:

  • prodotto idoneo all’impiego;
  • corretta esecuzione delle tecniche di disinfezione;
  • contestuale applicazione di altri mezzi protettivi (per es. pulizia e sterilizzazione).

Disinfettanti

Aldeidi

Formaldeide e glutaraldeide sono dotate di rilevante attività disinfettante.

Alchilazione dei gruppi polari funzionali (amminici, idrossilici, fenolici) delle proteine.

Formaldeide

37% (formalina), come sterilizzante: preserva campioni biologici e preparazione di vaccini 3-8%, come disinfettante.

Irrita le mucose, cancerogeno, forte odore.

Disinfettanti

Aldeidi

Glutaraldeide 2% (Cydex).

Battericida, tubercolicida, fungicida, virucida (10 minuti) sporicida (3 – 10 ore).

Meno irritante e più efficace della formaldeide.

Disinfezione strumentazione ospedaliera.


Disinfettanti

Agenti ossidanti

Perossido d’idrogeno (H2O2), acido peracetico.

Formazione di radicali ossidrilici (OH•) in grado di ossidare sistemi enzimatici “critici” per il microrganismo.

Battericidi, fungicidi, virucidi, sporicidi.

Acido peracetico (come sterilizzante di strumentazione e matrici alimentari):

  • battericida e fungicida (5 min), virucida e
  • sporicida (30 min);
  • H2O2 (come antisettico, non per ferite aperte).

Disinfettanti

Alcooli

Etanolo, isopropanolo (60-85%).

Danneggiano membrana citoplasmatica: denaturazione (coagulazione) delle proteine solubilizzazione dei lipidi.

Battericidi, fungicidi, tubercolicidi, virucidi.

Attività influenzata dalla presenza di materiale organico.

Isopropanolo più efficace dell’etanolo.

Antisettici (non per ferite aperte).

Disinfettanti (sol. acquosa): superfici ben ventilate e lontane da fiamme.


Disinfettanti - Fenoli e derivati fenolici

\begin{tabular}{lp{0.9\columnwidth}}\toprule \textbf{DISINFETTANTI CUTANEI}& \textbf{MODALITA' D'USO}\\Alcool etilico, etanolo 70{\%}&Antisepsi della cute integra, lasciare agire sulla cute per almeno due minuti, previo lavaggio con acqua e sapone. Non usare sulle ferite. L'uso ripetuto causa secchezza e fenomeni irritativi della cute. Associato ad altri principi attivi (clorexedina, iodio e derivati, sali di ammonio quaternario) aumenta l'efficacia. Composto volatile e infiammabile \\ Cloroderivati: clorossidante, elettrolitico 5{\%}& Ampio spettro d'azione, antisepsi di ferite supeficiali e ustioni. Inattivato dalla presenze di sostanze organiche. Soluzioni concentrate possono essere irritanti e tossiche.\\ Clorexidina 4{\%}&Puo' essere associata da alcool etilico al 70{\%} e cetrimide. Antisepsi di ferite e ustioni. Evitare il contatto con occhi e orecchie. Alle concentrazioni normalmente impiegate non presenta effetti indesiderati\\ Iodio e iodofori& Le soluzioni di questi agenti sono potenzialmente irritanti per la cute. A basse concentrazioni in soluzione acquosa sono indicate per le piccole ferite e per il lavaggio antisettico delle mani \\ \bottomrule \end{tabular}

\begin{tabular}{lp{0.9\columnwidth}}\toprule \textbf{DISINFETTANTI ATTREZZATURE}& \textbf{MODALITA' D'USO}\\Glutaraldeide 2{\%} attivata&Attivita' disinfettante di grado elevato. Agente sterilizzante a freddo. Attiva in presenza di sostanze organiche, non corrode i metalli. indicata per plastica, gomma, materiali da laboratorio, lenti e fibre ottiche. Nosu superfici e piani di lavoro. Composto tossico per la cute e mucose. Indossare guanti e occhiali protettivi \\ Derivati fenolici& Per disinfezione di pavimenti, suoerfici, arredi. oggetti. Stabile in presenza di materiale organico. Assorbiti d amateriali plastici, in gomma , in silicone. irritanti cutanei e delle mucose, usare guanti e occhiali protettivi\\ Cloroderivati&Ottimi per oggetti, superfici contaminate, sporche di sangue o di materiale organico (concentrazioni pari a 5.000-10.000ppm). Danneggiano i metalli. Non in presenza di acidi. Prodotti tossici, usare guanti e occhiali protettivi\\ Iodio e iodofori& Le soluzioni sono potenzialmente irritanti per la cute. A basse concentrazioni in soluzione acquosa sono indicate per le piccole ferite e per il lavaggio antisettico delle mani \\ \bottomrule \end{tabular}

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Progetto "Campus Virtuale" dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, realizzato con il cofinanziamento dell'Unione europea. Asse V - Società dell'informazione - Obiettivo Operativo 5.1 e-Government ed e-Inclusion

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