Il termine deriva dall’antica parola greca ΥΓΙΕΙΑ e significa buona salute.
L’Igiene al tempo dei Romani
Balneazione, acqua a temperatura controllata, massaggi, unguenti profumati e ciotole di dito per i greci e i Romani, igiene significava purificazione.
La cura del corpo era importante nell’antichità e i Romani spendevano molto tempo nei bagni pubblici, sotto gli auspici della dea della salute, Hygeia (da cui deriva la parola “igiene”).
Con lo sviluppo delle città si cominciò a pensare alle fosse settiche, con un sistema di drenaggio per portare via le acque reflue per le fogne. Si iniziarono a costruire canali di scolo.
Le acque reflue, in quanto ricche di azoto venivano utilizzate come fertilizzante, un processo che servì anche per decontaminare l’acqua (nitrificazione).
Mentre, in tutta Europa, inizia ad essere adottato il WC. Ad aprire le porte a questa “nuova invenzione” realizzata nel 1775 da un orologiaio londinese, Alexander Cummings e poi perfezionata nel 1885 da Tommaso Twyford che cambiò il corso della storia del bagno inventando la prima toletta intera.
La scienza stava facendo grandi progressi, con ricerche ed esperimenti come quelle di Louis Pasteur, scartando le vecchie credenze come “generazione spontanea”.
La scoperta dei batteri più e il loro ruolo chiave nelle infezioni note ha evidenziato il fatto che fosse possibile per le persone a essere protetti contro di loro.
Si stima che ci saranno persone di 9,5 miliardi entro il 2050. Con circa 90 milioni di nascite ogni anno, tale crescita della popolazione aumenta il rischio di diffusione di malattia tra gli individui.
Questo pericolo è ulteriormente aggravato dalla sovrappopolazione in certe parti del mondo. Inoltre aumenta il rischio di malattia, la migrazione di gruppi o individui.
Ogni anno, circa 110 milioni di persone si spostano temporaneamente o permanentemente da un paese a un altro, portando all’introduzione di nuovi microrganismi nelle aree precedentemente incontaminate.
Tale propagazione aumenterà ancor più, in quanto il 65% della popolazione mondiale oramai si è trasferita a vivere in città, e sembra che questa tendenza continuerà per il prossimo futuro.
Cambiamenti nel modo di vita moderno hanno anche evidenziato quotidiani pericoli di contaminazione. L’uomo moderno consuma cibo proveniente da molte fonti e privo di garanzie sufficienti, spesso derivante da paesi con diversi standard di igiene.
Inoltre, si è andata diffondendo sempre più la moda per l’ingestione di alimenti crudi o poco cotti, così come l’utilizzo di alimenti surgelati, che non hanno fatto altro che aumentare ulteriormente i pericoli.
L’introduzione di nuovi farmaci nel mercato, e l’aumento dei consumi degli stessi in particolare degli antibiotici ha fatto si che si verificasse una maggiore presenza di ceppi antibiotico- resistenti che presentano una resistenza ai trattamenti ordinari.
Attualmente milioni di persone di viaggiano in tutto il mondo ogni anno portando in giro tali ceppi antibiotico-resistenti. Tale fenomeno ha fatto si che venissero contaminati luoghi in cui precedentemente non vi erano tali germi e contro i quali gli abitanti locali non sono protetti.
Cresce il numero di persone con basso e nessuna immunità. Questo è dovuto principalmente alla costante aumento della speranza di vita, l’aspetto di alcune malattie e trattamenti come trapianti, dove l’uso di farmaci associati riduce la resistenza alle infezioni.
Tra le persone a rischio sono i bambini, il cui sistema immunitario non si sviluppa fino a pochi mesi dopo la nascita e le donne incinte, che bisogna stare attente che nulla interferisce con il buon sviluppo dell’embrione.
L’igiene ha il compito di promuovere e conservare la salute secondo il suo significato più attuale.
Per salute si intende oggi non solo l’assenza di malattia, ma uno stato di completo benessere fisico e psichico.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è pienamente consapevole dell’importanza cruciale di buona igiene. In un’epoca di cambiamento e di sviluppo, problemi di igiene stanno assumendo una fondamentale importanza.
Salute: stato di benessere completo dell’individuo sotto il profilo fisico, sociale, mentale.
Malattia: condizione di squilibrio conseguente insufficienza adattamento organismo con perturbazione morfologia-funzione organi-sistemi-organismo intero.
I termini “salute” e “malattia” hanno un significato piuttosto vago e impreciso; in effetti, è difficile stabilire un confine netto fra «salute» e «malattia».
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per salute si intende «uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non la semplice assenza di malattia o di infermità»; ovviamente è molto difficile stabilire quando un individuo si trova in «completo benessere». D’altra parte, piccole alterazioni di questo stato di «benessere» non possono essere certo sufficienti a proclamare l’individuo «ammalato».
Per quanto i concetti di salute e di malattia possano sembrare intuitivi a molti, l’analisi storica dei loro significati e contenuti, dimostra che una definizione scientificamente valida o soddisfacente non è per nulla semplice. Tutti gli esseri viventi conoscono, nel corso della loro vita, l’esperienza della malattia che è stata definita molto saggiamente “un esperienza universale”, ma, col variare della storia, il pensiero medico ha subito ampie modificazione non soltanto semantiche o lessicologiche sulla definizione di malattia e, per converso, su quello di salute. Potremmo definire la salute un equilibrio fra uomo ed ambiente ed in questa definizione trovare un aggancio comune fra modello scientifico e modelli tradizionali. Quindi l’intera esistenza oscilla attraverso un elemento dinamico d’equilibrio uomo→ambiente che, se rotto, porta inevitabilmente dal benessere alla patologia. Se ci riferiamo agli elementi-base del pensiero medico occidentale (ovvero scientifico) e di quello che informa la medicina orientale (come espressone storicamente più eminente delle Medicine non Convenzionali – MNC) non troviamo grandi differenze. Per entrambi i metodi tutti gli organismi viventi che si ritrovano in un certo ambiente sono esposti ad innumerevoli influenze di ordine fisico, chimico e biologico. Per questo motivo le strutture e le funzioni si modificano incessantemente lungo l’arco della vita e, come proprietà prioritaria degli esseri viventi, si registra un adattamento funzionale alle influenze esterne garantita da sistemi, più o meno complessi, di “autocontrollo” e di “omeostasi.
Negli ultimi trenta anni, l’affermarsi, nel mondo scientifico e sperimentale, del determinismo statistico (nel tentativo di identificare i valori normali e patologici di una qualsiasi variabile inserita in curve gaussiane), al termine di salute si è, di fatto, sostituito il termine di “normalità” e a quello di malattia quello di “anormalità”, il che, pur valido sotto il profilo matematico, induce a considerazioni molto ampie, critiche e con numerose riserve. Passata da assunti biologici a contenuti statistici la medicina scientifica, dagli anni sessanta-settanta, ha sostituito alla definizione di salute quello, più agevole di “stato normale”, creato, in definitiva, attraverso un’analisi matematica dell’intensità dei fenomeni. Secondo questo ormai diffuso modo di vedere l’idea di malattia deriva da uno spostamento di un carattere da un valore di normalità individuato statisticamente, ad un valore diverso che, lungi dall’implicare una perturbazione d’equilibrio ideale o desiderabile per l’individuo, finisce per costituire l’unico parametro di riferimento del biologo e del clinico. Pertanto l’unico problema (o comunque il problema preminente) della moderna biomedicina sembra essere quello della corretta identificazione dei valori normali di riferimento, tralasciando argomenti di natura assiologica che riguardano la medicina come scienza naturale e non come scienza esatta.
Protezione della salute che comprende:
Fattori individuali:
Fattori ambientali:
(Dahlgren, 1991, mod.)
Individuali non modificabili
Socio-economici (Ambiente sociale)
Ambientali (Fattori fisici, chimici, biologici)
Comportamentali (Stili di vita)
Accesso ai servizi (Disponibilità ed Equità)
Personali
Aspetti fisici
Aspetti psichici
Aspetti culturali
Comportamentali
Abitudini di vita
Lavoro
Ambientali
Ambiente fisico
Ambiente biologico
Ambiente sociale
Interventi promuoventi o favorenti
Immissione nell’organismo umano di fattori positivi e nel potenziamento dei suoi fattori di difesa e/o di resistenza.
Promozione della salute.
Interventi protettivi o difensivi
Eliminazione o contenimento del rischio connesso ai diversi fattori di danno.
Prevenzione delle malattie, delle disabilità e degli handicap.
Ma… il confine è molto esile Es. Se si induce una persona a praticare attività fisica si innesta meccanismo positivo => Promozione della salute
Ma si riduce il rischio di un potenziale fattore di danno, la sedentarietà 17 => prevenzione
Aumento incidenza e prevalenza di:
Prolungamento del tempo di assistenza:
Variazione del tessuto sociale
Nelle nostre comunità sono capillarmente presenti presone che presentano fragilità di vario tipo, ma che sono difficilmente riconoscibili, non appartenendo alle classiche categorie in cui i professionisti sono soliti raggruppare i loro “Utenti”.
La portata dei cambiamenti in atto modifica a fondo lo scenario all’interno del quale prendono forma i bisogni di salute degli individui.
Da una situazione in cui l’esito della patologia era “letto” come Guarigione / Morte.
Patologia → Cura:
Guarigione
Morte
Si è passati, oggi, ad un sistema di lettura degli esiti ben più articolato.
E’ una organizzazione che mobilita risorse scientifiche, tecniche, professionali ed economiche per risolvere i problemi sanitari della popolazione a livello locale, regionale e nazionale.
I suoi compiti sono:
Alla sanità pubblica spetta:
Metodi utilizzati:
Una branca della Medicina finalizzata a promuovere e conservare la salute del singolo e della collettività, essa, nella sua peculiarità di Scienza dinamica, si è evoluta, nel tempo, trasformandosi da individuale in pubblica e quindi in sociale.
Per poter attuare le finalità prefissatesi, occorre la partecipazione attiva dei medici, di tutti gli addetti e della popolazione che devono considerare l’individuo, con le sue problematiche, non avulso dal contesto sociale in cui opera, per rendere applicabili al meglio i principi dell’Educazione Sanitaria proposti dagli specialisti della branca.
Creazione nella popolazione di una coscienza sanitaria attraverso la diffusione delle misure e delle cognizioni atte a mantenere e promuovere lo stato di salute dell’individuo e della collettività.
E’ contemporaneamente una scienza che utilizza conoscenze multiple ed una disciplina che richiede una pedagogia del tutto particolare.
L’Igiene è una specialità multidisciplinare che si esprime sulla base di conoscenze derivanti da altre discipline, sia mediche che non mediche: Fisiologia, Microbiologia, Sociologia, Statistica, ecc.
La sfera di interessi pertanto è molto vasta, così come il campo di intervento, occupandosi delle malattie infettive, delle affezioni cronico-degenerative, nonché di tutte le misure preventive utili alla promozione della salute e perseguibili mediante interventi a livello ambientale, ad esempio, su acqua, aria, alimenti, liquami, suolo, rumore, microclima, ecc. ed indirizzati alle collettività (Medicina di Comunità).
L’Igiene, intesa come salvaguardia della salute, trova inoltre applicazione a livello dei luoghi di lavoro (industriale, agricolo, ecc.) ed in ambito sportivo e scolastico, mediante il rispetto della legislazione sulla tutela e sicurezza dell’ambiente e delle attività che vi si svolgono.
1. Igiene
2. Contaminazione biologica degli alimenti: i microrganismi
3. Contaminazione biologica degli alimenti
4. Epidemiologia e profilassi delle tossinfezioni alimentari
5. Deterioramento degli alimenti
6. Evoluzione storica dei sistemi di conservazione
7. Conservazione degli alimenti - parte prima
8. Conservazione degli alimenti - parte seconda
9. Disinfezione e sterilizzazione
10. La sanitizzazione nell’industria alimentare. Obiettivi - sequenze operative prodotti chimici idonei
11. Infestazione
12. Gli insetti
13. Monitoraggio nelle materie prime
14. Derattizzazione
15. Legislazione sulla sicurezza alimentare. Nuova normativa igienico-sanitaria
16. Legislazione sull'igiene degli alimenti. La nuova normativa