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Teresa Cirillo » 15.Legislazione sulla sicurezza alimentare. Nuova normativa igienico-sanitaria


Legislazione sulla sicurezza alimentare

Perché era necessario cambiare?

Le emergenze nella sicurezza alimentare: uno stimolo a cambiare.

Le recenti gravi crisi nel settore alimentare:

  • BSE (1996 – ad oggi)
  • Diossina (1999 – 2000)
  • Afta epizzotica (2001)

Legislazione sulla sicurezza alimentare

Le crisi hanno rivelato che:
  • gli alimenti sono un argomento importante per il consumatore
  • Gli alimenti hanno un considerevole valore sociale e culturale
  • Il rischio nel settore alimentare non è accettato
  • I consumatori ignorano i processi produttivi degli alimenti
  • I consumatori perdono facilmente la fiducia
Carenze in alcune strutture ufficiali:
  • difficoltà per amministratori, scienziati e politici di capire la gravità delle crisi a livello europeo o nazionale
  • disorganizzazione dei controlli sugli alimenti
  • scarsità dei controlli sui mangimi
  • carenze nell’analisi dei rischi
  • differenze tra i vari Stati
Questo ha portato l’Unione Europea verso una nuova organizzazione per la sicurezza alimentare.

Una nuova organizzazione amministrativa

1997 – Prima riorganizzazione della Commissione 

  • Controlli e pareri scientifici: da AGRI a SANCO.

199 – Seconda riorganizzazione della Commissione

  • Legislazione: da AGRI a SANCO

Riorganizzazione negli Stati Membri

  • 1998 – Francia: AFSSA (valutazione)
  • 199 – UK: FSA (valutazione e controlli)
  • 2000 – Belgio: (valutazione e controlli)

Un nuovo approccio leglislativo

Libro bianco sulla sicurezza alimentare (gennaio 2000)

L’EU cerca di ricavare esperienze dalle crisi precedenti.

Varie proposte per una legislazione europea più consistente per la sicurezza alimentare.

Proposte per la costituzione di una Autorità europea per la sicurezza alimentare.

Politica U.E. su sicurezza alimentare e igiene degli alimenti

I tappa

Libro verde sui principi generali della legislazione in materia alimentare - 1997

II tappa

Libro bianco sulla sicurezza alimentare – 2000

III tappa

Regolamento CE 178/02 del 28.01.2001

IV tappa

“Pacchetto igiene” del 29.04.2004

Obiettivi fondamentali della legislazione comunitaria

Mantenere un elevato livello di protezione della salute umana.

Fornire adeguate garanzie di sicurezza.

Attribuire la responsabilità principale della sicurezza dei prodotti alimentari al produttore (OSA)?

Garantire che la legislazione sia coerente, razionale e comprensibile.

Sicurezza alimentare: pilastri normativi

Fonti nazionali

Legge 30 aprile 1962 n. 283 “Disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande”.

D.P.R. 26 marzo 1980 n. 327 “Regolamento di esecuzione della Legge 283/62″.

D. lvo 27 gennaio 1992 n. 109 “Etichettaura prodotti”.

Sicurezza alimentare: pilastri normativi

Fonti comunitarie

Reg. CE n. 852/04 – Igiene dei prodotti alimentari.

Reg. CE n. 853/04 – Igiene degli alimenti di origine animale (requisiti specifici).

Reg. CE n. 854/04 – Controllo ufficiale per gli alimenti di origine animale.

Reg. CE n. 882/04 – Controllo ufficiale mangimi, alimenti salute e benessere animale.

Direttiva CE 41/2004 – Abroga o modifica precedenti direttive- recepita con D.Lgs. 193/2007.

Reg. CE n. 183/05 – Igiene dei mangimi.

Un nuovo approccio legislativo

La “General Food Law” (gennaio 2002)

Regolamento n. 178/2002 del 28 gennaio 2002.

Principi e requisiti generali per la legislazione alimentare.

Costituzione dekka “European Food Safety Authority” (EFSA).

Principi generali di sicurezza alimentare:

  • approccio globale ed integrato
  • responsabilità primaria degli operatori del settore alimentare e dei mangimi
  • messa in atto della rintracciabilità:
    • l’analisi del rischio è alla base di ogni decisione;
    • principio di precauzione.

Un nuovo approccio legislativo

Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare

Compito principale = supporto scientifico

  • raccolta e elaborazione di informazioni
  • valutazione del rischio
  • comunicazione del rischio
  • collaborazione con altre agenzie scientifiche
  • intervento nelle crisi alimentari

Caratteristiche dell’EFSA:

  • indipendenza
  • eccellenza
  • trasparenza

Un nuovo approccio legislativo

Regolamento (ce) n.178/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2002

Analisi del rischio. Processo costituito da tre componenti interconnesse:

  1. valutazione del rischio
  2. gestione del rischio
  3. comunicazione del rischio
Rintracciabilità
La possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento, di un mangime, di un animale destinato alla produzione alimentare o di una sostanza destinata o atta ad entrare a far parte di un alimento o di un mangime attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione.

Principio di precauzione

Qualora in circostanze specifiche a seguito di una valutazione delle informazioni disponibili, venga individuata la possibilità di effetti dannosi per la salute ma permanga una situazione d’incertezza sul piano scientifico, possono essere adottate le misure provvisorie di gestione del rischio necessarie per garantire il livello elevato di tutela della salute che la Comunità persegue, in attesa di ulteriori informazioni scientifiche per una valutazione più esauriente del rischio.

Un nuovo approccio legislativo

L’EFSA ha due obiettivi principali: deve offrire un contributo significativo per:

  • migliorare la sicurezza alimentare dell’Unione Europea
  • ripristinare la fiducia dei consumatori nella sicurezza alimentare dell’Unione Europea

L’EFSA è un organo indipendente di valutazione del rischio.

Offre consulenza scientifica e assistenza scientifica e tecnica per le normative e le politiche dell’UE in tutti i campi che hanno un’incidenza sulla sicurezza alimentare.

Comunica il rischio al pubblico in modo aperto e trasparente su tutti gli argomenti di sua competenza

L’EFSA  non è:

  • responsabile per la gestione del rischio
  • responsabile per questioni di controllo
  • responsabile per questioni di qualità
  • un nuovo organo di ispezione

Tutte queste responsabilità rimangono della Commissione e degli stati membri, non dell’EFSA.

Un nuovo approccio legislativo

La missione dell’EFSA:

  • fornire pareri scientifici
  • supporto scientifico e tecnico
  • stretta cooperazione con gli Stati membri e paesi terzi
  • comunicazione del rischio relativo alla sicurezza alimentare

L’EFSA può contribuire a migliorare la sicurezza alimentare in Europa nei seguenti modi:

  • migliorando il modo in cui viene eseguita la valutazione del rischio in Europa
  • aumentando la fiducia dei consumatori nella valutazione del rischio in Europa
  • assicurando una stretta collaborazione fra enti nazionali e EFSA
  • assicurando una migliore collaborazione fra le parti interessati e coordinando il loro input
  • fornendo le informazioni ai parti interessati giuste al momento giusto

Un nuovo approccio legislativo

8 Gruppi di esperti scientifici

  1. Additivi alimentari, aromatizzanti, coadiuvanti tecnologici e materiali a contatto con gli alimenti (AFC)
  2. Additivi, prodotti o sostanze usati nei mangimi (FEEDAP)
  3. Salute dei vegetali, prodotti fitosanitari e loro residui (PPR)
  4. Organismi geneticamente modificati (GMO)
  5. Prodotti dietetici, alimentazione e allergie (NDA)
  6. Pericoli biologici (BIOHAZ)
  7. Contaminanti nella catena alimentare (CONTAM)
  8. Salute e benessere degli animali (AHAW)

Legislazione sull’igiene degli alimenti: la situazione attuale

Sovrapposizioni, ripetizione e contraddizioni.

Mescolanza di diverse competenze.

Approccio diverso per gli alimenti di origine animale e di altri alimenti.

Alto livello di dettaglio tecnico.

Alto coinvolgimento delle Autorità competenti nel fornire garanzie.

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Progetto "Campus Virtuale" dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, realizzato con il cofinanziamento dell'Unione europea. Asse V - Società dell'informazione - Obiettivo Operativo 5.1 e-Government ed e-Inclusion

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