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Teresa Cirillo » 13.Monitoraggio nelle materie prime


Monitoraggio nelle materie prime

Flottazione in acqua:

  • analisi impurità solide
  • analisi polveri
  • ricerca chimica urine roditori o insetti

Lotta agli insetti

La lotta agli insetti comprende

  • studio caratteristiche insetti
  • studio zone infestate
  • applicazione insetticidi

Indirizzata a distruzione

  • vettori malattie infettive
  • parassiti animali (allevamenti bovini, ovini, suini, etc. ittiocoltura)
  • distruzione parassiti vegetali (colture, raccolti, etc.)

Disinfestazione: le tecniche

Mezzi fisici:

  • calore
  • freddo
  • radiazioni

Mezzi meccanici:

  • trappole, centrifughe, setacci

Mezzi chimici:

  • pesticidi (repellenti, residuali)
  • feromoni
  • sostanze inibenti

Mezzi biologici:

  • lotta integrata

Mezzi fisici

Il calore

Impianti a microonde

Possono consentire la bonifica da insetti in derrate (farine cerali etc.) con costanti dielettriche 4-5 volte inferiori a quelle degli insetti. Si ottiene un lieve riscaldamento degli alimenti, mentre gli insetti raggiungono temperature letali (circa 100°C).

Calore
Riscaldamento temperature >60°C sono ottenibili con raggi infrarossi, radiofrequenze.

Freddo

  • Refrigerazione
  • Correnti di aria fredda

Atmosfere modificate

CO2 con N2.

CO2 da sola.

CO2 con fumiganti.

N2 da solo.

Eliminazione di aria ed introduzione di fumiganti.

Aumento di temperatura in atmosfera povera di ossigeno incrementa l’effetto insetticida.

Le atmosfere modificate sono sistemi altamente efficaci che richiedono però completa sigillatura dei locali, impianti ad hoc e che, quindi, sono difficilmente applicabili a vecchie istallazioni.

Per questo motivo sono poco diffusi nei paesi in cui l’industria granaria sia costituita essenzialmente da stabilimenti di vecchia concezione.

Mezzi meccanici

Macchine centrifughe che permettono completa disinfestazione di grani, farine ,semole etc. compresa l’eliminazione di uova con valori compresi tra 1700 e 3500 rotazioni.

Disinfestazione

Mezzi chimici:

  • disinfestanti
  • gassosi
  • liquidi
  • solidi

Disinfettanti gassosi

Sono detti disinfestanti integrali perché in grado di agire contemporaneamente su specie diverse (ratti, insetti, etc.).

Essi sono:

  • anidride solforosa
  • acido cianidrico
  • cloropicrina
  • ossido di etilene
  • bromuro di etile

La lotta agli insetti infestanti è stata svolta per molto tempo, utilizzando il Solfuro di Carbonio, prodotto fumigante che oltre all’efficace azione insetticida provocava anche una diminuzione delle temperature nella massa immagazzinata. Negli anni 70 questo prodotto fu messo al bando e sostituito con un’ altro insetticida fumigante: l’Idrogeno Forforato o Fosfina.

Questo prodotto è ancora oggi grandemente utilizzato per la disinfestazione durante lo stoccaggio sia in Italia sia all’estero. Ciò grazie ad una certa sicurezza d’impiego ed alla buona efficacia. Il composto chimico è il fosfuro di alluminio o di magnesio, il quale grazie all’umidità dell’aria, sviluppa la sostanza attiva, la fosfina che sottoforma di gas si diffonde nel magazzino e nella massa immagazzinata.

Disinfettanti gassosi

I tempi di esposizione sono compresi tra 3 e 7 giorni, variano in relazione alle temperature e la periodo necessario per assicurare lo sviluppo del gas e l’efficacia contro tutti gli stadi vitali degli insetti infestanti.
Al termine della fumigazione, dopo una fase di bonifica di 48 ore circa, vengono riaperti i depositi.
Fino alla metà degli anni ‘90, veniva utilizzato anche i Bromuro di Metile puro; sottoforma gassosa era in grado di abbattere le infestazioni al pari degli altri prodotti sopra citati.

Il Bromuro di Metile poi messo al bando, salvo alcune eccezioni, per la sua pericolosità a carico della fascia d’ozono.

Per la disinfestazione dei cereali, vengono utilizzati anche prodotti liquidi, distribuiti sulla massa durante la movimentazione. Tali prodotti,, che agiscono per contatto o ingestione, assicurano una efficacia residuale diversa a seconda del principio attivo scelto, ma non sono in grado di eliminare tutti gli stadi vitali dell’insetto.

Le sostanze attive maggiormente utilizzate sono: dichlorvos, pirimiphos methyl, deltametrina, ecc.
Recentemente sono sempre più utilizzate sostanze attive come il Piretro naturale e polveri inerti a base di azadiractina.

Disinfestanti chimici

Liquidi/solidi

Le più importanti categorie sono rappresentate dagli insetticidi e dai ratticidi.

Metodi alternativi

Negli ultimi anni vanno diffondendosi tecniche alternative al fine di soddisfare alcune esigenze: riduzione dell’impatto ambientale, riduzione dei residui chimici sulle derrate alimentari e aumento dell’efficacia.

Tali sistemi alternativi si rivolgono prevalentemente al contesto delle fumigazioni perseguendo tre principi fondamentali:

  • sostituire le compresse di fosfuro di alluminio o magnesio con buste porose che vengano asportate al termine del trattamento
  • utilizzare anidride carbonica di grado alimentare in combinazione con la fosfina, per veicolare il gas rilasciato dalle buste porose poste superficialmente alle masse sino ai punti più profondi della stesse
  • in casi estremi e soprattutto su produzioni biologiche, sono sempre più diffusi interventi volti all’utilizzo della sola anidride carbonica di grado alimentare per trattare i cereali con metodo a nullo impatto ambientale

Metodo biologico

Nella protezione delle derrate alimentari, la possibilità di effettuare un controllo biologico degli infestanti con l’ausilio di parassitoidi e di predatori (Insetti o Acari) oppure di microrganismi, è ancora in fase sperimentale, tuttavia vi sono applicazioni degne di nota, che in alcuni casi hanno conseguito anche successi pratici.

I vantaggi della lotta biologica risiedono soprattutto nella eliminazione di contaminanti chimici, nell’efficacia e nella precisione di intervento anche in presenza di prodotti alimentari; gli svantaggi si raggruppano nella possibile contaminazione dei prodotti finiti e nella complessità d’uso.

Metodi biotecnici

Feromoni

Notevoli progressi sono stati registrati nell’applicazione dei feromoni, e di altri semiochimici, per il monitoraggio e il controllo diretto – tramite cattura massiva, metodo attratticida e confusione sessuale – degli insetti legati ai cereali e ai prodotti alimentari in via di trasformazione o già trasformati.

Nella gestione integrata delle infestazioni, le trappole a feromoni possono essere impiegate per rilevare sia la presenza sia la densità di eventuali parassiti; esse risultano utili anche nella definizione di aree e di settori infestati, in particolar modo quando il ciclo biologico della specie dannosa è poco noto.

Generalmente, le trappole risultano molto efficaci quando la presenza di insetti è contenuta, tanto da poter essere impiegate anche dal punto di vista qualitativo per fornire indicazioni immediate circa l’incidenza dei danni.

Metodi biotecnici

Catture massive

Come è noto, nel caso dei feromoni sessuali prodotti dalla femmina di una certa specie, soltanto i maschi consimili vengono attirati, quindi ogni tentativo di sopprimere la popolazione infestante con il solo intrappolamento richiede una quantità elevata di catture, in modo da evitare l’accoppiamento in quasi tutte le femmine presenti. Nel caso di infestazione abbondante le possibilità di incontro tra esemplari dei due sessi sono piuttosto frequenti e il metodo risulta difficile da attuare; al contrario in situazioni più contenute i maschi hanno minore possibilità di trovare le femmine e la cattura massiva può risultare, in teoria, più incisiva e ridurre la popolazione a livelli biologici poco significativi.

Metodi biotecnici

Metodo attratticida

Il concetto su cui si basa l’attività del metodo attratticida coinvolge, allo stesso momento, un feromone e un biocida, abbinati su una superficie limitata. L’insetto target, seguendo il richiamo della fonte attrattiva finisce per poggiarsi sulla area cosparsa di insetticida, oppure di un altro biocida (ad esempio un patogeno), che ne causa la morte con effetto abbattente o per contaminazione irreversibile.

Confusione sessuale

Il meccanismo con cui in un insetto può essere ottenuta la confusione sessuale è uno, o una combinazione, dei seguenti: esposizione ad un livello elevato di feromone, da arrivare all’adattamento dei recettori antennali; esposizione a un livello sufficientemente alto di feromone, in grado di mascherare i richiami naturali dei consimili; applicazione di numerose fonti di emissione di feromone sintetico, in modo da distogliere la ricerca dei consimili.

Controllo integrato dei colombi

Non esistono precisi ed univoci riferimenti legislativi per guidare interventi di controllo sulla popolazione di colombi.

Qualora il controllo del colombo sia motivato da ragioni sanitarie, spetta al Sindaco quale autorità sanitaria locale, mettere in atto provvedimenti, la cui istruttoria compete alle ASL, anche tramite interventi coattivi di cattura ed uccisione, sempre nel rispetto delle leggi in tema di maltrattamento animale.

Il colombo può però essere dissuaso dal frequentare determinate zone o edifici, ed è questo l’obiettivo primario di ogni campagna di controllo su volatili molesti.
A tal fine possono essere impiegati mezzi passivi di dissuasione e sostanze innocue per allontanarli efficacemente da depositi, fabbricati, ecc.

Dissuasori elettrici

Sistema efficace contro tutti i volatili molesti (gabbiani, colombi, passeri).

È facile da usare, dopo aver fissato il binario alla centralina di alimentazione solare, o all’occorrenza alimentata alla rete, il sistema è pronto ad intervenire come dissuasore.

Effettuata l’installazione della centralina e collegata alla rete, la linea elettrificata sarà messa sotto tensione per tutta la sua lunghezza.

Fra polo positivo e polo negativo (tondino inferiore) scoccherà una scarica elettrica ad alto voltaggio ma bassissimo amperaggio appena i volatili si poseranno sull’impianto.

Dissuasori meccanici

Dissuasori a spilli

Costruiti solitamente in acciaio inossidabile, devono essere resistenti alle intemperie e dare garanzie di durata, affidabilità ed efficacia. Sulle superfici preventivamente pulite si incollano i dissuasori; si possono usare anche viti od altri sistemi di fissaggio.

Dissuasori a filo

Sistema a filo in acciaio inox che ostacola la sosta dei volatili.

L’azione di disturbo è data dal filo, posto orizzontalmente sopra la superficie da proteggere. L’elasticità dei fili impedisce ai volatili l’atterraggio che, trovando una superficie instabile, preferiscono cercarsi un altro posatoio.

Dissuasori a rete

Il sistema di protezione a rete antintrusione è sicuramente il metodo più diffuso per la protezione di finestrini, nicchie, tettoie, ecc. Anni di ricerche ed esperienze hanno permesso di ottenere prodotti qualitativamente ottimi per garantire sicurezza e velocità di esecuzione; Reti resistenti alla luce UVA, reti metalliche, reti inox e rame, posizionano la rete antintrusione fra i sistemi economicamente più vantaggiosi.

Trattamento chimico

L’impiego delle esche a base di Alfacloralosio, contro passeri e colombi, può essere fatta solo con il permesso delle autorità competenti e deve essere effettuato da personale competente ed addestrato.

Lotta agli infestanti: predisposizione e valutazione di un piano di controllo

I nuovi Regolamenti del “Pacchetto igiene” hanno confermato l’importanza della lotta contro i parassiti per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza alimentare.

In particolare nel Regolamento CE n.852/2004 sono individuati degli obblighi per le imprese mentre il Regolamento CE n.854/2004 art. 4, punto 4, comma f, inserisce la lotta contro i parassiti tra le procedure messe in atto dall’impresa che devono essere oggetto di audit da parte del veterinario ufficiale.

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Progetto "Campus Virtuale" dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, realizzato con il cofinanziamento dell'Unione europea. Asse V - Società dell'informazione - Obiettivo Operativo 5.1 e-Government ed e-Inclusion

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