Generalità
Tra i microrganismi coinvolti nella preparazione di alimenti fermentati, i batteri lattici, sia naturalmente presenti sulle materie prime, sia aggiunti agli alimenti come componenti di colture starter e/o protettive, trovano largo impiego nella produzione di una grande varietà di alimenti fermentati, come derivati del latte, della carne, di vegetali, di prodotti da forno, insilati e altri, contribuendo in vari modi nel determinare le loro caratteristiche e la loro stabilità.
Orla-Jensen nel 1919 li definì come:
«batteri Gram positivi, immobili, non sporigeni, di forma bastoncellare o coccica, capaci di fermentare gli zuccheri con produzione di acido lattico come principale prodotto. in base a morfologia cellulare, modalità di fermentazione del glucosio e temperatura ottimale di crescita Jensen individuò 7 generi» (figura 6a).
Batteri e cocchi gram-positivi, catalasi negativi, non sporigeni.
Gruppo eterogeneo di microrganismi. Altre caratteristiche:
Sulla base delle sequenze dell’rRNA i batteri Gram-positivi sono distinti in due gruppi principali.
Al gruppo dei batteri lattici attualmente sono ascrivibili moltissimi generi (Tabella 6b), tra cui le specie e i ceppi maggiormente utilizzati nelle fermentazioni alimentari e/o come microrganismi probiotici, appartengono ai generi Lactobacillus, Lactococcus, Streptococcus, Leuconostoc, Weissella, Oenococcus, Pediococcus, Carnobacterium ed Enterococcus.
I batteri lattici sono distinti in due gruppi sulla base dei principali prodotti di fermentazione del glucosio (Figura 6c):
Il glucosio, attivato da una glucochinasi ATP-dipendente è trasformato in fruttosio-1,6-difosfato che a sua volta è idrolizzato in due triosi, la 3-fosfogliceraldeide e il diidrossiacetonefosfato dall’enzima fruttosio-1,6-difosfoaldolasi. La successiva sequenza metabolica porta alla formazione di piruvato e di ATP mediante fosforilazione a livello del substrato. La riduzione del piruvato ad acido lattico, mediante l’intervento di una lattico deidrogenasi-NAD dipendente, consente di ristabilire il bilancio redox attraverso la riossidazione del NADH formato durante l’ossidazione della 3-fosfogliceraldeide a 1,3-difosfoglicerato. Da una molecola di esoso sono prodotte due molecole di acido lattico (fermentazione omolattica) e due molecole di ATP.
Via del fosfogluconato/fosfochetolasi (o via dell’esosomonofosfato o via dei pentoso fosfato)
il glucosio dopo fosforilazione è ossidato a 6-fosfogluconato che a sua volta è decarbossilato a ribulosio 5-fosfato. Quest’ultimo, dopo trasformazione in xilulosio 5-fosfato, è scisso in gliceraldeide 3-fosfato e acetil fosfato, per mezzo dell’enzima fosfochetolasi. La gliceraldeide 3-fosfato è metabolizzata ad acido lattico secondo la via glicolitica, mentre l’acetil fosfato è ridotto ad acetaldeide e quindi ad etanolo.
Da una molecola di esoso sono prodotti una molecola di acido lattico (in rapporto stechiometrico di 1,8 moli/1mole di glucosio), una di CO2, una di etanolo (in anerobiosi) o una di acido acetico (in aerobiosi) e una di ATP.
Gli zuccheri possono essere trasportati all’interno della cellula microbica sia come zuccheri liberi che come derivati fosforilati.
Quando è trasportato all’interno della cellula per mezzo di una permeasi specifica come zucchero libero è fermentato secondo la via di Leloir (figura 6e).
Quando è trasportato come Galattosio 6P mediante PTS (fosfotrasferasi) è fermentato secondo la via del D-Tagatosio-6P (figura 6f).
I batteri lattici possono utilizzare, in funzione del loro corredo enzimatico proteolitico, una serie di composti proteici per soddisfare le loro esigenze in amminoacidi.
Componenti del sistema proteolitico
1. PROTEINASI
Sono localizzate a livello della parete cellulare e appartengono al gruppo delle serina-proteasi. Scindono le proteine in peptidi che sono trasportati nella cellula da un sistema di trasporto degli oligopeptidi.
Sono classificate in base a pH e temperature ottimali ovvero alla specificità del substrato:
2. PEPTIDASI
Possono essere sia extra che intra-cellulari e idrolizzano i peptidi in amminoacidi.
3. CARRIERS
Sistemi enzimatici di membrana che operano il trasporto di peptidi e amminoacidi all’interno della cellula.
SISTEMI DI TRASPORTO DEGLI AMMINOACIDI
Metabolismo del citrato e produzione di sostanze aromatiche
Batteri lattici
In questa lezione abbiamo preso in considerazione le principali caratteristiche ecologiche, fisiologiche e tassonomiche dei batteri lattici.
Alcuni punti di riflessione e studio sono i seguenti:
Batteri lattici: Generi Lactobacillus, Carnobacterium, Weissella, Leuconostoc, Pediococcus
Nella prossima lezione tratteremo l’ecologia, la fisiologia e la tassonomia delle principali specie di batteri lattici coinvolte nei processi di produzione degli alimenti.
In particolare tratteremo i seguenti generi:
1. Introduzione: origine, storia, scopi ed evoluzione della microb...
2. Principali caratteristiche dei microrganismi associati con gli ...
3. Ecologia microbica degli alimenti
4. Fattori ecologici intrinseci
5. Fattori ecologici estrinseci, impliciti e tecnologici
6. Batteri lattici: ecologia, fisiologia e tassonomia
7. Batteri lattici: Lactobacillus, Carnobacterium, Weissella, Leuc...
8. Batteri lattici: Streptococcus, Enterococcus, Lactococcus, Bifi...
9. Batteri acetici, batteri proponici, Micrococchi e stafilococchi...
10. I microrganismi Probiotici. Le colture starter
11. I microrganismi indicatori della qualità e sicurezza microbiol...
12. Le alterazioni microbiche degli alimenti e i microrganismi anti...
13. Infezioni e intossicazioni alimentari. Batteri patogeni trasmes...
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17. Batteri patogeni trasmessi con gli alimenti: Listeria monocytog...
18. Microbiologia di prodotti alimentari: Latte crudo, Latte tratta...
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