Gli alimenti sono ecosistemi complessi.
Gli ecosistemi sono costituiti dall’ambiente e dagli organismi che vivono in esso. Quando sono colonizzati da microrganismi, gli alimenti costituiscono degli ecosistemi ben definiti, la cui complessità è determinata dalle interazioni tra i fattori ambientali intrinseci ed estrinseci dell’alimento stesso. Le popolazioni microbiche inizialmente presenti nell’alimento, sotto l’azione selettiva dei determinanti ecologici, subiranno delle modificazioni della loro struttura comunitaria.
Gli alimenti sono degli ecosistemi dinamici ed eterogenei. La comunità microbica iniziale, determinata dalle fonti di contaminazione primaria, può essere sostituita da nuove comunità microbiche in funzione dei fattori intrinseci, estrinseci, tecnologici ed impliciti che ricorrono durante i processi di produzione e di conservazione.
Nel corso della produzione, trasformazione, trasporto, conservazione e consumo di un alimento, i microrganismi che lo contaminano possono crescere, sopravvivere o morire in funzione dell’azione esercitata da una serie di fattori ecologici (Figura 3a).
Quando le condizioni ecologiche dell’alimento sono favorevoli, i microrganismi si moltiplicano, aumentando come numero e come massa.
Prima di prendere in considerazione i fattori che possono influenzare il comportamento di un microrganismo in un alimento, è bene avere conoscenza della matematica della crescita microbica.
La moltiplicazione dei microrganismi negli alimenti avviene secondo una cinetica paragonabile a quella che si realizza nei sistemi di coltura chiusi discontinui (cultura batch).
In particolare i batteri si moltiplicano per FISSIONE BINARIA in cui una cellula (madre) da origine a due cellule (figlie).
Partendo da una popolazione iniziale costituita da 1 cellula o più realisticamente da una popolazione iniziale (N0) a concentrazione sconosciuta che raddoppia di numero ad ogni dato intervallo di tempo, possiamo scrivere il numero di cellule prodotte dopo un certo numero di generazioni come nella Tabella successiva:
Figura 3b (I-II). Trasferiamo, con un’ansa per batteriologia, una data quantità di una coltura di Escherichia coli, in una bottiglia contenente un adatto terreno di coltura liquido (sistema di coltura chiuso).
Figura 3b (III-VIII). Incubiamo la coltura alla temperatura ottimale di crescita del microrganismo (III). Ad intervalli di tempo regolari (es. 1 h) preleviamo 1 ml di coltura, diluiamo e seminiamo in piastre contenenti un adatto terreno nutritivo agarizzato (IV-V). Incubiamo le piastre alla temperatura ottimale di crescita (VI) e dopo 24-48 ore contiamo il numero di colonie sviluppate (VIII).
Nelle condizioni ottimali di sviluppo, se riportiamo il log decimale del numero di cellule per g o ml di terreno nutritivo si ottiene una curva caratterizzata da una serie di fasi, come illustrato nella Figura 3c.
FASE DI LATENZA O FASE LAG. Le cellule mettono in atto meccanismi tali per adattarsi all’ambiente e pertanto il numero di cellule in questa fase rimane costante. La durata della lag fase dipende da molti fattori come la composizione del substrato di crescita, la temperatura e l’atmosfera di incubazione, la grandezza dell’inoculo e lo stato fisiologico delle cellule al momento dell’inoculo. Se preleviamo una coltura in fase logaritmica di crescita, la inoculiamo nello stesso terreno nutritivo e la incubiamo alla stessa temperatura da cui proviene, la fase lag potrebbe mancare o essere di brevissimo tempo. (Figura 3c).
Numero di generazioni (n) di una popolazione microbica nel tempo (t).
Dopo ogni generazione il numero di cellule della popolazione raddoppia. In microbiologia degli alimenti è importante conoscere il tempo di raddoppiamento di una popolazione microbica, più noto come tempo medio di generazione (G).
Tasso di crescita specifico di una popolazione microbica.
I fattori ecologici che influenzano il comportamento dei microrganismi negli alimenti, e quindi il destino della comunità microbica inizialmente presente, vengono classificati in quattro gruppi principali:
Ecologia microbica e fattori che influenzano il comportamento dei microrganismi
In questa lezione abbiamo preso in considerazione gli elementi della colonizzazione microbica di un ecosistema alimentare e i concetti generali sui fattori ecologici che influenzano il comportamento dei microrganismi negli alimenti.
Alcuni punti di riflessione e studio sono i seguenti:
Fattori ecologici intrinseci
La colonizzazione di un alimento da parte di specie e ceppi di microrganismi appartenenti ad ogni uno dei gruppi passati in rassegna nelle lezioni precedenti, siano essi patogeni o alterativi, così come protecnologici, dipende strettamente dalle condizioni ecologiche che si realizzano nell’alimento stesso. Nella prossima lezione tratteremo dei fattori ecologici intrinseci che influenzano il comportamento dei microrganismi negli alimenti:
1. Introduzione: origine, storia, scopi ed evoluzione della microb...
2. Principali caratteristiche dei microrganismi associati con gli ...
3. Ecologia microbica degli alimenti
4. Fattori ecologici intrinseci
5. Fattori ecologici estrinseci, impliciti e tecnologici
6. Batteri lattici: ecologia, fisiologia e tassonomia
7. Batteri lattici: Lactobacillus, Carnobacterium, Weissella, Leuc...
8. Batteri lattici: Streptococcus, Enterococcus, Lactococcus, Bifi...
9. Batteri acetici, batteri proponici, Micrococchi e stafilococchi...
10. I microrganismi Probiotici. Le colture starter
11. I microrganismi indicatori della qualità e sicurezza microbiol...
12. Le alterazioni microbiche degli alimenti e i microrganismi anti...
13. Infezioni e intossicazioni alimentari. Batteri patogeni trasmes...
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26. Criteri microbiologici e piani di campionamento
27. Principali terreni nutritivi e diluenti usati per l'analisi mic...
28. Preparazione del campione per l'analisi e numerazione dei micro...
29. Preparazione delle diluizioni decimali seriali
30. Conteggio in terreno liquido: tecnica MPN (Most Probable Number...
31. Numerazione di popolazioni microbiche specifiche degli alimenti
32. Principi di microbiologia selettiva e differenziale e fasi per ...
33. Cenni sui metodi e procedure di identificazione dei microrganis...
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35. Numerazione dei microrganismi aerobi mesofili totali e delle En...
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