“(…) Per comprendere e apprezzare un’opera di architettura è assolutamente necessario possedere una conoscenza diretta ed esatta dei materiali di cui è fatta, del loro peso, della loro rigidezza della loro coesione (…) ”
A. Shopenauer
Il materiale è parte della forma architettonica, è il ponte tra la struttura statica e l’immagine che un oggetto architettonico restituisce.
I materiali utilizzati detengono infatti nella morfologia della architettura un ruolo significativo in quanto concorrono alla struttura della forma il gioco dei colori, delle grane, del disegno del paramento murario, degli stucchi, degli intonaci, dei legni, dei metalli, dei vetri, delle ceramiche e dei diversi materiali che vengono impiegati in architettura.
Ha collaborato alla redazione di questa lezione l’arch. A. Paolillo.
Parlare di materiali quando si parla di architettura significa parlare della consistenza, della forma, della costruzione dell’architettura. I materiali infatti sono strettamente legati al sistema costruttivo e dunque alla struttura dell’architettura, ne costituiscono la forma e ne connotano l’aspetto più immediatamente visibile, la superficie. L’architettura dunque trova espressione concreta nei materiali di cui è composta.
Il rilievo di un’architettura non può dunque limitarsi al semplice dato dimensionale ma deve documentare la consistenza dell’architettura, documentando dunque i materiali di cui si compone e le relative tecniche costruttive.
Ai fini del rilievo materico di un’architettura è opportuno operare una prima fondamentale classificazione tra le pietre naturali e le pietre artificiali.
Le pietre naturali possono distinguersi in:
Con il termine pietre artificiali si intendono i prodotti lapidei artificiali, cioè tutte le forme di imitazione della pietra impiegati in architettura.
Le pietre naturali si dividono in:
Inoltre differiscono per: caratteristiche, trattamento e lavorazione.
Rocce ignee: le rocce ignee sono formate dalla solidificazione del magma presente sotto la crosta terrestre. Il processo di solidificazione può avvenire in tempi brevi grazie alla fuoriuscita del magma dalla superficie terrestre attraverso i vulcani oppure in tempi lunghi all’interno della crosta terrestre. Le principali rocce ignee presenti nella crosta terrestre sono i graniti e i basalti, due qualità di roccia dalle origini molto diverse.
Rocce sedimentarie: le rocce sedimentarie sono formate dall’accumulo e dal consolidamento di materiali (detriti minerali, materiali organogeni o organici) depositati dall’azione dell’acqua , del vento o dei ghiacciai. La maggior parte delle rocce sedimentarie è caratterizzata da una disposizione in strati, tendenzialmente paralleli, che riflette le variazioni del regime di sedimentazione o della natura del materiale depositato.
Rocce metamorfiche: le rocce metamorfiche si formano per trasformazione di rocce preesistenti provocata da un aumento della temperatura o della pressione o di entrambe. La trasformazione implica la ricristallizzazione dei minerali presenti nella rocce, insieme alla formazione e crescita di nuovi minerali. I processi di formazione delle rocce metamorfiche avvengono tutti in profondità dove le condizioni di pressione e/o temperature sono molto diverse da quelle della superficie terrestre.
Caratteristiche delle pietre
Trattamenti: orsatura; arrotatura; piombatura; pomiciatura; semi-lucidatura; lucidatura; sabbiatura; levigatura.
Lavorazioni: a grana grossa, spuntato; mezza fine, bocciardato grosso fine arrotatura.
Accanto alle pietre, per quanto riguarda i materiali presenti in facciata la gran parte degli edifici presenta un rivestimento in pasta con funzione di protezione dagli agenti atmosferici e come base per ulteriori trattamenti decorativi di finitura. L’intonaco è un impasto di malta ( legante + sabbia + acqua) il cui dosaggio varia in funzione delle prestazioni richieste e del tipo di finitura da realizzare. Il legante è miscelato a secco con la sabbia e successivamente si aggiunge acqua fino ad ottenere un impasto morbido e omogeneo. Le caratteristiche degli intonaci sono: aderenza al supporto; impermeabilità; assenza di fessurazioni.
Esso, oltre alla funzione protettiva, assume, talvolta, una funzione estetica. L’intonaco può essere formato da malta di calce o cemento, di gesso o altri materiali che formano un rivestimento compatto e sottile della muratura.
Il primo strato a contatto con la muratura si chiama rinzaffo (o talvolta intonaco rustico o abbozzo); esso forma la struttura portante in aderenza alla muratura ed è resistente a sollecitazioni fisiche. Il secondo strato è definito, arricciatura ed ha la funzione di rifinire l’opera e di permettere l’applicazione di uno strato protettivo. L’ultimo strato ha generalmente due funzioni: proteggere l’intonaco e renderlo esteticamente gradevole. Nell’antichità quest’ultimo strato era solitamente realizzato con colorante, acqua e calce, mentre oggi vi sono numerose tipologie di pitture ed intonaci protettivi già rifiniti.
Le operazioni richieste per la realizzazione degli intonaci su di una superficie muraria sono:
Il rilievo materico deve ovviamente tenere conto della struttura stessa del manufatto, ma può recare degli approfondimenti specifici relativi allo studio dei materiali presenti anche sui piani orizzontali in particolare riferito alle pavimentazioni interne ed esterne.
Per quanto riguarda le pavimentazioni esterne possiamo distinguere:
Pavimentazione stradale ad elementi squadrati in pietra naturale o artificiale composta da lastre di forma quadrangolare disposte a filari regolari e paralleli, normali o inclinati rispetto all’asse stradale.
Pietre utilizzate: granito, porfido, sienite, diorite, basalto, trachite.
Caratteristiche delle pietre: durezza, resistenza all’urto, al gelo, allo schiacciamento. Pezzatura:A= 30-40; cm B = 1,5- 2 A; spessore 15-18 cm
Montaggio
Pavimentazione stradale a piccoli elementi di forma cubica detti cubetti (o tronco piramidali) in pietra naturale (graniti, arenarie, selci). Il termine deriva da selce dal latino silex (tipo di pietra).
I cubetti vengono appoggiati sul letto di posa con apparecchiatura a filari rettilinei, inclinati o normali rispetto all’asse stradale o con disposizione ad archi paralleli o ad archi contrastanti.
Sono generalmente di porfido (roccia ignea intrusiva).
Ammattonato
Pavimento ad elementi in cotto di misure standard.
Acciotolato
Pavimentazione ad elementi lapidei. Si sviluppa su di una superficie piana. Le connessioni sono realizzate mediante l’appoggio e la costipazione dei ciottoli su di un sottofondo e sono assicurate dall’azione di contrasto orizzontale che ogni ciottolo esercita su quelli adiacenti attraverso l’attrito.
Tavola del rilievo metrico. Fonte: elaborati del corso di Applicazioni di Geometria e Rilievo dell'Architettura, prof.ssa A. di Luggo
Tavola di rilievo architettonico. Fonte: elaborati del corso di Applicazioni di Geometria e Rilievo dell'Architettura, prof.ssa A. di Luggo
1. Orizzonti didattici ed applicativi del rilievo dell'Architettur...
3. Metrologia e teoria dell'errore
6. Parti ed elementi dell'architettura: nomenclatura
7. Schizzi e appunti di rilievo
8. Fondamenti teorici del rilevamento
9. Strumenti di supporto al rilievo e strumenti per il rilievo dir...
10. Metodi per il rilevamento diretto
11. Metodi per il rilievo altimetrico diretto
13. La scala nell'edilizia residenziale napoletana: analisi conosci...
14. Strumenti per il rilievo indiretto
15. Metodi per il rilievo indiretto
16. La fotografia nel rilievo. Metodi e strumenti per il rilievo fo...
17. La fotografia nel rilievo. Il fotoraddrizzamento
18. Nuove tecnologie per il rilievo dell'architettura: il laser sca...
19. L'impiego del GPS nel rilevamento
22. Tematismi del rilievo: il rilievo del degrado
26. Elementi di Geometria Proiettiva
27. Il metodo di Monge - rappresentazione degli enti fondamentali
28. Condizioni di appartenenza, parallelismo e perpendicolarità ne...
29. Teoria delle ombre nel metodo di Monge
30. L'omologia
31. Introduzione all'assonometria. Assonometria obliqua
33. La rappresentazione prospettica
34. La prospettiva: rappresentazione degli enti geometrici fondamen...
Baculo A., Campi M., di Luggo A., Florio R., F. Maglioccola, I fronti urbani di Napoli, Electa, Napoli.
Carbonara G., Trattato di restauro architettonico, Utet, Torino, 1996, Vol. II.
Dell'Aquila M., De Rosa A. (a cura di), Realtà virtuale o visione reale?, Arte tipografica, Napoli, 2001.
Docci M., Maestri D., Manuale di rilevamento architettonico e urbano, Laterza, Roma - Bari, 1994.
Bertolini L., Gastaldi M., Pedeferri P., Introduzione ai materiali per architettura, UTET, 2006.
Weston R., Materiali in architettura, Logos Editore, 2003.