Il concetto di luce coinvolge immediatamente il concetto del meccanismo della visione e della percezione del mondo che ci circonda. La luce è una grandezza particolare poiché la sua definizione e la sua misura dipendono non solo da quantità fisiche oggettive, ma anche dal sistema visivo dell’essere umano.
Per luce si intendono le radiazioni elettromagnetiche in grado di stimolare la retina dell’occhio umano, producendo la sensazione visiva.
Le radiazioni elettromagnetiche costituiscono un fenomeno ondulatorio di propagazione di energia che si manifesta con un campo elettrico ed un campo magnetico, oscillanti in piani ortogonali tra loro.
Le caratteristiche di tali radiazioni variano in funzione del valore assunto dalle proprietà tipiche delle onde.
La velocità di propagazione nel vuoto è costante ed è detta “velocità della luce” ed indicata con la lettera c.
La lunghezza d’onda e la frequenza sono inversamente proporzionali. Al variare della frequenza, ossia della lunghezza d’onda, le radiazioni elettromagnetiche presentano caratteristiche differenti. Solo le radiazioni da lunghezza d’onda compresa nell’intervallo tra 380nm e 760nm stimolano la retina; tale intervallo è detto campo del visibile.
Un corpo appare visibile o per emissione di radiazioni proprie o per riflessione o trasmissione di luce irraggiata da altri corpi. L’emissione di radiazioni proprie può avvenire per eccitazione termica o elettrica, fluorescenza, elettroluminescenza o luminescenza chimica. La maggior parte delle sorgenti di luce forniscono radiazioni anche negli adiacenti campi dell’ultravioletto e dell’infrarosso.
I corpi che emettono radiazioni proprie sono detti sorgenti primarie ed a loro volta si distinguono in sorgenti artificiali e naturali. I corpi che trasmettono o riflettono radiazioni provenienti da altri corpi sono detti sorgenti secondarie.
Nomenclatura essenziale
Si definisce flusso luminoso, e si indica con Φv, la radiazione visibile emessa da una sorgente o ricevuta da una superficie, per unità di tempo. Nel SI si esprime in lumen (lm). Il flusso luminoso è l’analogo della potenza energetica, o flusso energetico Φe, che si esprime in watt [W].
La quantità di luce Qv è pari al flusso luminoso integrato nel tempo e si esprime in lm⋅s.
Il legame tra lumen e watt, come si vedrà nei successivi capitoli, dipende dalla composizione spettrale della radiazione luminosa e dalla sensibilità dell’occhio umano alle diverse lunghezze d’onda.
1. La natura della luce e le sue caratteristiche fisiche
2. Interazioni tra luce e materia
5. Il meccanismo della visione
6. La percezione dei colori: cenni di colorimetria e spettrofotometria
7. Le sorgenti di luce artificiale: le lampade
9. I sistemi di controllo del flusso luminoso
10. Metodi di calcolo ed uso di software come strumento per la progettazione
11. Cenni sull'illuminazione degli ambienti interni
12. Cenni sull'illuminazione degli ambienti esterni
13. Strategie per il conseguimento di risparmi energetici e cenni di domotica
1. La natura della luce e le sue caratteristiche fisiche
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