La riduzione dei consumi energetici ed economici per quanto riguarda l’illuminazione può essere conseguita applicando diverse strategie che riguardano principalmente:
L. 27 dicembre 2006 n. 296 (legge finanziaria 2007): “Ai soggetti esercenti attività d’impresa rientrante nel settore del commercio che effettuano interventi di efficienza energetica per l’illuminazione nei due periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2006, spetta una ulteriore deduzione dal reddito d’impresa pari al 36 % dei costi sostenuti nei seguenti casi:
sostituzione, negli ambienti interni, di apparecchi illuminanti con altri ad alta efficienza energetica, maggiore o uguale al 60 %;
La L. 244/2007 (legge finanziaria 2008) prevede al comma 163: “A decorrere dal 1° gennaio 2011 sono vietate in tutto il territorio nazionale l’importazione, la distribuzione e la vendita delle lampadine a incandescenza, nonché l’importazione, la distribuzione e la vendita degli elettrodomestici privi di un dispositivo per interrompere completamente il collegamento alla rete elettrica”.
Il CELMA definisce 7 classi di efficienza energetica (EEI) per alimentatori (starter+reattore) per lampade fluorescenti:
A1: alimentatori elettronici dimmerabili
A2: alimentatori elettronici con perdite ridotte
A3: alimentatori elettronici
B1: alimentatori magnetici con perdite molto basse
B2: alimentatori magnetici con perdite basse
C: alimentatori magnetici con perdite moderate
D: alimentatori magnetici con perdite molto elevate
Il CEN ha emanato nel 2007 la EN 15193 (Energy performance of buildings – Energy requirements for lighting), facente parte del pacchetto di norme tecniche previste dalla direttiva europea EPBD del 2002, orientata al risparmio energetico ed alla riduzione dell’impatto ambientale nell’edilizia. La prestazione energetica del sistema di illuminazione è descritta dall’indice LENI (Light Energy Numeric Indicator), che rappresenta l’energia necessaria per l’illuminazione per metro quadro di superficie e su base annua.
L’energia totale utilizzata per l’illuminazione è data da:
W = WL + WP [kWh/anno]
in cui:
Il Lighting Energy Numeric Indicator è definito come:
LENI = W / A [kWh/(m2x anno)
in cui A è l'area utile totale del pavimento dell'edificio [m2]
Suddivisione dell’edificio in zone con e senza accesso di luce naturale.
Determinazione dell’impatto dei parametri del locale, della geometria della facciata e delle ostruzioni esterne sulla penetrazione della luce naturale, mediante valutazione del Daylight Factor.
Previsione del potenziale risparmio, espresso mediante FDS, in funzione del clima locale, dell’illuminamento medio mantenuto e del Daylight Factor.
Valutazione del risparmio base al sistema di controllo, FDC.
Conversione del valore annuo di FD in valori mensili.
Al fine di ottimizzare la gestione del sistema di illuminazione possono essere adottate differenti tecniche di controllo.
Tali tecniche possono essere applicate singolarmente oppure possono coesistere.
La scelta del Sistema di controllo dell’illuminazione dipende sostanzialmente da:
Mediante sistemi basati sull’impiego di sensori di illuminazione è possibile ottimizzare il contributo della luce naturale, attenuando opportunamente il flusso luminoso di luce artificiale. Se poi si considerano anche sensori di occupazione è possibile ridurre ulteriormente i consumi. Si possono inoltre controllare in modo automatico le posizioni dei dispositivi di schermatura della luce naturale.
Il Digital Adressable Lighting Interface (DALI) è un protocollo di comando non proprietario con cui gli apparecchi possono essere comandati singolarmente o per gruppi.
Il sistema permette il controllo dell’illuminazione in diverse applicazioni e può anche essere integrato come sottosistema negli attuali sistemi di gestione degli edifici. E’ possibile effettuare variazioni nei flussi luminosi (dimming) o anche ottenere variazioni cromatiche della luce in base a diverse esigenze.
La Direzione Generale Trasporti ed Energia – DG TREN – della Commissione Europea, ha avviato il programma “GreenLight” per la diffusione delle migliori tecnologie e modalità di gestione per l’illuminazione dei grandi edifici del terziario ed industriali, nonché per la illuminazione pubblica, in analogia con il ruolo svolto dall’EPA negli USA. L’ente di riferimento in Italia è la FIRE (Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia).
L’obiettivo è di ridurre i consumi e quindi le emissioni inquinanti e di CO2, in linea con il protocollo di Kyoto.
Negli USA un riferimento è il LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), sviluppato dal ” US Green Building Council”.
La domotica, oltre ad automatizzare alcuni sistemi di controllo degli edifici, come antifurto e antincendio, consente di conseguire notevoli risparmi di energia elettrica (stimati nell’ordine del 20-30 %) , mediante opportuna gestione dei carichi elettrici, del sistema di illuminazione e degli impianti di riscaldamento e climatizzazione.
HBES: Home and Building Electronic Systems
Il termine sistema BUS indica l’insieme di tutti i dispositivi collegati ad un unico supporto di comunicazione.
Lo scopo dei BUS è di realizzare un collegamento fisico e logico tra i dispositivi terminali, minimizzando sia il numero delle interconnessioni sia il tempo richiesto per trasferire in modo compiuto le informazioni tra un terminale e l’altro.
I sistemi BUS permettono di ottimizzare e razionalizzare i consumi attraverso l’azionamento degli elettrodomestici in fasce orarie in cui l’elettricità ha un minor costo, attraverso la razionalizzazione di riscaldamento e illuminazione e attraverso una razionale gestione dell’inserimento dei carichi, scongiurando black-out e sovraccarichi di corrente.
Il BUS equivale ad un sistema sequenziale di trasporto di segnali elettrici (informazioni) codificati secondo una modalità denominata protocollo.
Un supporto di comunicazione (es. doppino telefonico) connette molteplici dispositivi detti terminali o stazioni o nodi o punti, che decodificano il protocollo.
Un opportuno meccanismo di controllo, presente in ogni punto, è in grado di evitare i conflitti impedendone il verificarsi oppure risolvendoli.
L’identificazione del destinatario del messaggio avviene tramite il riconoscimento dell’indirizzo che è parte obbligatoria di ogni messaggio.
Funzioni tipicamente controllate:
In linea con la EPBD, il CEN ha redatto la norma EN 15232 che definisce gli effetti dei sistemi di controllo ed automazione (BACs) sull’efficienza energetica degli edifici.
La norma EN 15232 si basa sulla considerazione che l’energia consumata non dipende solo dalla potenza installata, ma dal periodo di esercizio di ogni impianto e dal sistema di gestione.
Sono definite delle Classi di Efficienza corrispondenti al livello di automazione installato:
1. La natura della luce e le sue caratteristiche fisiche
2. Interazioni tra luce e materia
5. Il meccanismo della visione
6. La percezione dei colori: cenni di colorimetria e spettrofotometria
7. Le sorgenti di luce artificiale: le lampade
9. I sistemi di controllo del flusso luminoso
10. Metodi di calcolo ed uso di software come strumento per la progettazione
11. Cenni sull'illuminazione degli ambienti interni
12. Cenni sull'illuminazione degli ambienti esterni
13. Strategie per il conseguimento di risparmi energetici e cenni di domotica
1. La natura della luce e le sue caratteristiche fisiche
2. Interazioni tra luce e materia
5. Il meccanismo della visione
6. La percezione dei colori: cenni di colorimetria e spettrofotometria
7. Le sorgenti di luce artificiale: le lampade
9. I sistemi di controllo del flusso luminoso
10. Metodi di calcolo ed uso di software come strumento per la progettazione
11. Cenni sull'illuminazione degli ambienti interni
12. Cenni sull'illuminazione degli ambienti esterni
13. Strategie per il conseguimento di risparmi energetici e cenni di domotica
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