La casa per “uno”…
… scegliere e declinare un tema.
In questa lezione è illustrato l’esercizio di composizione, che chiameremo “casa per uno”. L’appartamento questa volta non risulta più essere rispondente a dei criteri standard, ma alle richieste di un committente specifico, ipotizzato dallo studente. Le esigenze della committenza sono di natura funzionale-distributiva, ma devono potersi tradurre in caratteri e qualità dello spazio costruito.
Sarà questo tema a dettare le “regole del gioco” e a guidare la scelta di alcuni elementi e la loro composizione.
Partiamo dalla “casa per tutti”…
Composizione di elementi dati.
Nella lezione n. 5, il concetto di casa è legato essenzialmente al problema della misura degli spazi, in relazione al corretto funzionamento della “macchina da abitare”. Ogni spazio della casa è pensato rispetto a dimensioni prestabilite, che dipendono dallo studio delle misure umane e dei suoi usi; tali misure portano a definire delle tipologie che variano a seconda dei tipi di aggregazione delle singole parti.
La casa discende direttamente dal fenomeno antropocentrico, cioè da tutto quanto è riconducibile all’uomo, e per una ragione molto semplice: la casa, fatalmente interessa solo noi e tutt’al più qualcun altro; la casa è tutt’uno con i nostri gesti; è come la conchiglia per la chiocciola. Essa deve essere fatta a nostra misura.
(Le Corbusier)
Quando le Corbusier dice “nostra misura” pensa ancora a una misura universale, a una misura dell’uomo che li rappresenta tutti: il passaggio che si propone agli studenti è legato a una idea di spazio commisurato a uno specifico uomo che ha scelto di vivere in uno specifico spazio.
Esercizio: la “casa per tutti”
Composizione di elementi dati.
Nella lezione n. 5 si parla dell’esercizio sulla casa per tutti.
Ogni pianta del piano tipo è suddiviso in quattro appartamenti, gli appartamenti presentano dei caratteri comuni e le piante sono uguali a due a due. Le stanze vengono assemblate come in un puzzle, in cui i singoli pezzi sono disegnati a partire da misure standard e disposti in base a uno schema funzionale che riflette la relazione del singolo appartamento con tutto l’edificio. Gli ingressi sono distribuiti tramite un ballatoio che collega il corpo scala alle entrate degli appartamenti, la zona giorno è disposta in facciata, la zona notte, distinta nettamente dalla zona giorno, è disposta sul retro dell’edificio.
Esercizio: la “casa per tutti”
Composizione di elementi dati.
I principi compositivi che portano alla definizione di tali schemi sono quindi essenzialmente legati a problemi di disposizione, misura e funzione degli spazi della casa, essenzialmente di carattere distributivo-funzionale. La suddivisione tra zona giorno e zona notte, la disposizione degli ambienti rispetto alla loro funzione definiscono delle soluzioni tipo per ogni edificio che vengono fornite agli studenti per iniziare a individuare i diversi tasselli che compongono piccoli appartamenti per famiglie tipo (di due o di quattro persone). L’esercizio è riferito al piano-tipo di ognuno degli edifici che circondano il largo Baracche.
Modificazione dello spazio
Accorpamento degli appartamenti: da quattro a due.
Il passaggio all’esercizio sulla “casa per uno” preveòde innanzitutto un’operazione di modificazione della superficie occupata da ciascun appartamento.
Per l’esercizio sulla “casa per uno” si sceglie una diversa suddivisione in appartamenti della stessa pianta del piano tipo: il numero degli appartamenti per piano è ridotto da quattro a due.
Gli studenti devono progettare un appartamento che occupi la metà dell’intero piano, o in alcuni casi l’intera superficie dello stesso (capita ad esempio per l’edificio n. 3 che è un po’ più piccolo degli altri).
Modificazione dello spazio: il ballatoio diventa interno
Il ballatoio, che serve a distribuire le diverse entrate dei quattro appartamenti, diventa interno. Poiché la pianta tipo è divisa in soli due appartamenti, non è più necessario il ballatoio come elemento di distribuzione agli appartamenti.
Il ballatoio è da considerare come spazio interno alla casa da progettare: di conseguenza la relazione diretta tra lo spazio interno alla casa e l’interno della corte non è più mediata da un elemento di filtro. In genere il ballatoio diventa il percorso che dall’ingresso conduce alla zona giorno, quando quest’ultima è disposta in facciata. Permane quindi la sua natura di spazio di attraversamento e la sua relazione privilegiata con il cortile interno.
Ricerca di un tema: le richieste di un committente
La scelta di un tema segna il passaggio dall’esercizio precedente a quello della casa per uno. L’ appartamento questa volta è chiamato a rispondere alle richieste di un committente specifico, ipotizzato dallo studente. Le esigenze della committenza devono riguardare innanzitutto la qualità dello spazio costruito, fermo restando il dimensionamento minimo degli ambienti (già definito nell’esercizio della casa per tutti).
Ogni casa è caratterizzata da alcune specificità: per esempio la casa per un artista prevede come spazi centrali un laboratorio e uno spazio espositivo, intorno ai quali ruotano gli altri ambienti (camera da letto, bagno, cucina, zona pranzo). Gli studenti tendono a lavorare in coppia su un unico piano: questo permette di avere due case diverse, due schemi compositivi diversi ma coerenti, in relazione tra loro e con le caratteristiche dell’edificio.
Ricerca di un tema: relazione con i caratteri dell’edificio
Come evidenziato nella lezione n. 7, ciascun edificio declina in maniera specifica – rispetto alla sua posizione e alla sua conformazione – i caratteri generali dell’isolato a blocco con cortile, tipico dei Quartieri Spagnoli. Questi caratteri specifici contribuiscono alla definizione del tema della casa per uno, interagendo con le richieste del committente. Se l’edificio è frontale o d’angolo i temi individuati cambiano. Lo schema a lato, relativo all’edificio 4, mostra ad esempio come l’accentuazione del tema della centralità incide sulla posizione e sulla forma dello spazio più rappresentativo delle esigenze del committente.
Temi di progetto e composizione delle singole parti
Per imparare l’architettura è necessario “saper copiare” dagli esempi.
Nelle slide che seguono sono riportati alcuni esempi di case unifamiliari di architetti contemporanei. I riferimenti scelti consentono di individuare alcuni temi legati in particolare alla disposizione degli spazi e alla composizione degli elementi.
Comporre vuol dire usare ciò che si conosce.
(Guadet, 1902)
La città, come la casa, è un fenomeno che si modifica nel tempo e nello spazio, rinnovando forma e significato, essa si risolve volta per volta, accogliendo e sviluppando le proprie contraddizioni, giorno per giorno…
(Aldo Rossi, 1960)
Temi di progetto e composizione delle singole parti. Franck O. Gehry Esempi di lettura di schemi compositivi a partire da alcuni progetti di case unifamiliari
Temi di progetto e composizione delle singole parti. Casa Fansworth, Mies Van Der Rohe Esempi di lettura di schemi compositivi a partire da alcuni progetti di case unifamiliari
Temi di progetto e composizione delle singole parti. Glenn Murcutt Esempi di lettura di schemi compositivi a partire da alcuni progetti di case unifamiliari
Temi di progetto e composizione delle singole parti. Esempi di lettura di schemi compositivi a partire da alcuni progetti di case unifamiliari
Temi di progetto e composizione delle singole parti. Glenn Murcutt Esempi di lettura di schemi compositivi a partire da alcuni progetti di case unifamiliari
Temi di progetto e composizione delle singole parti. Glenn Murcutt Esempi di lettura di schemi compositivi a partire da alcuni progetti di case unifamiliari
Temi di progetto e composizione delle singole parti. Livio Vacchini, due case al mare Esempi di lettura di schemi compositivi a partire da alcuni progetti di case unifamiliari
Temi di progetto e composizione delle singole parti. Glenn Murcutt Esempi di lettura di schemi compositivi a partire da alcuni progetti di case unifamiliari
Temi di progetto e composizione delle singole parti. Glenn Murcutt Esempi di lettura di schemi compositivi a partire da alcuni progetti di case unifamiliari
L’angolo solido e solidale
In questo esempio l’appartamento occupa l’intero piano dell’edificio. La volontà è di attenersi al tema spaziale e funzionale dell’edificio 1 (tema d’angolo). Gli allievi scelgono di destinare l’edificio a funzioni legate alla solidarietà.
L’appartamento è pensato come foresteria di un’associazione religiosa. Il tema etico diventa tema spaziale da un lato attraverso un lavoro sulla luce, e quindi con un particolare uso delle aperture, dall’altro attraverso una composizione organizzata su un percorso che ruota intorno al cortile.
(Giorgia Buonaura)
L’angolo della solidarietà
Questo progetto è localizzato nello stesso edificio del precedente e lo studente ha scelto lo stesso tipo di committenza; eppure la soluzione compositiva è molto differente perché introduce una organizzazione in diagonale degli spazi privilegiando il tema d’angolo.
(Nunzia Busiello)
Casa per studenti
L’allieva sceglie di progettare una casa per un gruppo di studenti. La scelta dei committenti porta a declinare il tema della serie di piccoli spazi disposti lungo un percorso. Ma il percorso non è in questo caso il vecchio ballatoio, che assume la forma di uno spazio lineare. Il nuovo percorso si sviluppa parallelamente al primo e regge la serie delle stanze degli studenti. Le aree comuni diventano nella composizione testata ed elemento di chiusura dello stesso percorso.
(Maria Barone)
Casa per un pianista
La scelta del committente invita a dare rilevanza allo spazio per la musica che viene posizionato alla fine del percorso, nella parte dell’edificio che affaccia su largo Baracche. Lo schema è composto da un elemento lineare (percorso) che dall’ingresso conduce direttamente allo spazio per la musica. Questo è diviso compositivamente in due parti che segnalano la loro diversa relazione con il cortile. Lungo il percorso si dispongono i diversi ambienti. La zona notte è posizionata sul retro dell’edificio. Il percorso ha anche la funzione di misurare la distanza tra le due parti della casa, accentuandone la differenza.
(Michele D’Alise)
Le scatole nella scatola
In questo esempio il committente è un collezionista di vini, architetto. L’allievo concepisce lo schema come uno spazio unico in cui posizionare alcuni elementi autonomi pensati come scatole. La posizione delle scatole e l’occupazione dello spazio generano un percorso intorno agli elementi fissi. Lo spazio in facciata è occupato da un elemento comune che tiene insieme i due appartamenti, le due piante sono simmetriche. L’area comune è pensata come uno studio professionale. Il tema compositivo parte dall’idea di uno spazio generico (la scatola), in cui la posizione di alcuni elementi pieni (le scatole) organizza “il vuoto tra le cose”. Lo schema infatti può essere letto al positivo, o al negativo come schema dei vuoti.
(Ezio Carpine)
2. Architettura
3. Città
5. I caratteri dell'edificio: scomposizione e ricomposizione
6. I caratteri del vuoto: progetto di uno spazio pubblico
H. Allen Brooks, a cura di, Le Corbusier 1887-1965, Mondadori Electa, 2001
Fromonot Françoise , Glenn Murcutt. Tutte le opere, Mondadori Electa, 2002
Masiero Roberto, Livio Vacchini. Opere e progetti, Mondadori Electa, 1998
Galli Giovanni, Le maschere della forma, Carocci, 2008
Trisciuoglio Marco, Scatola di montaggio, Carocci, 2008