Progetti di Loos, Le Corbusier, Moretti, Gardella, Albini Helg, Aalto, G. e A. Samonà, Siza, Moneo, Fregna Polito, Zucchi, Segú, Gambardella Ottieri.
“La fascia del pianterreno e del mezzanino, rivestita di variegatissimo marmo cipollino e scandita in corrispondenza dell’ingresso da quattro colonne classiche, la copertura dell’alto tetto in rame, perfino la tanto deprecata ‘nuda’ facciata rifinita con intonaco a calce sono elementi dell’architettura tradizionale viennese, adattati alle esigenze di un moderno edificio commerciale” (M. Biraghi).
La Michaelerplatz e la Corte imperiale asburgica
Casa sulla Michaelerplatz-Vitruvio.ch
Terza facciata sulla Michaelerplatz (foto di Gryffindor da Wikimedia Commons).
Immeuble Clarté, per la “chiarezza” (clarté, appunto) con cui interpreta il suo essere un moderno edificio per appartamenti, è formato da 45 alloggi, molti dei quali a doppia altezza. Lo stretto modulo strutturale non ostacola la varietà dimensionale e di organizzazione degli spazi degli alloggi.
Il pan de verre sulla Rue Saint Laurent e la testata "cieca” sulla Rue Adrien Lachenal (foto dal sito www.ge.ch/conseil_etat/).
“Nella Casa del Girasole… (la simmetria) si irradia dal cortile interno, esplode nell’ombra intensa e profonda che spacca come un fendente di buio la superficie scintillante del prospetto principale e si dissolve negli scarti improvvisi del grande atrio” (C. Conforti).
L. Moretti_Casa Il Girasole a Roma – housing prototypes
“Ho girato molto per Venezia. Tutte le settimane quando andavo là per la scuola facevo lunghe passeggiate nella città, non per andare a vedere i monumenti, ma più che altro per assorbire il carattere, la venezianità di Venezia. Il progetto è nato da quelle passeggiate” (I. Gardella).
I. Gardella, Casa alle Zattere, Venezia 1953-1958, I
Disegno della facciata con elementi veneziani (foto da Wikimedia Commons).
Il progetto offre l’”occasione per misurare i termini del confronto tra tradizione e contemporaneità… Il lavoro progettuale si svolge tutto sulla ’scatola’… Sebbene le altezze, le proporzioni, le scansioni dei piani sembrino direttamente desunte dal prospiciente palazzo, che da via Salaria si attesta sulla piazza, i riferimenti di Albini e della Helg attingono ad un quadro più generale” (F. Rossi Prodi).
Partito architettonico della facciata (foto di Hans-juergen.breuning da Wikimedia Commons).
L’edificio, costituisce la conclusione dell’asse dell’Esplanade – su cui si attesta la città neoclassica – e fronteggia il porto. Aalto concepisce un edificio “scintillante e prezioso”, nel quale si traducessero in forme moderne «la limpidezza delle architetture neoclassiche della Cattedrale, del palazzo del Senato e degli altri edifici” (A. Aalto, citato da C. Chiarini).
L'edificio e la Cattedrale ortodossa (foto di kalevkevad da Flickr).
L'Esplanade, la Cattedrale protestante, la sede dell'Enso-Gutzeit (da Google Earth, circa km 1 di altezza).
“Nella banca di Padova, alla volontà di forma di una facciata, si contrappone la frantumazione formale dell’altra: una frantumazione più apparente che reale, dato che ad essa concorre in maniera non trascurabile il ricorso alla decorazione. Anche la facciata su Riviera Tito Livio è dotata, infatti, di un solido impianto compositivo, mimetizzato da un’esplosione linguistica…”(F. Dal Co).
“Siza adotta un approccio criticamente contestuale… l’edificio d’angolo di sette piani, destinato alle residenze, adotta diffusamente una sintassi loosiana, accoppiata a una curvatura espressionista dell’angolo, un ‘omaggio’ alla poetica organica rappresentato da un’ ‘onda’ che distorce il ritmo regolare delle aperture rettangolari” (K. Frampton).
Uniformità ed eccezionalità (foto di Georg Slickers da Wikimedia Commons).
Per l’edificio – “spettatore e non protagonista” della piazza, in cui rappresenta il potere civile – Moneo progetta una “facciata/retablo”, orientata verso la cattedrale, che “non può, non vuole competere con gli ordini classici e viene quindi organizzata come una partitura musicale numerica… si rifiuta di mostrare simmetrie e propone, come elemento chiave, il vuoto del balcone-belvedere…” (R. Moneo).
La facciata-retablo fronteggia la Cattedrale (foto di JCRA da Wikimedia Commons).
“La complessità del montaggio è stata necessaria a dare senso e corpo a un lotto troppo esiguo [...], ma decisivo per chiudere la figura dell’isolato” (S. Polito): a una schiera di tre duplex in mattoni, che si attesta sulla via minore, si sovrappone, sul viale principale, un blocchetto di due piani chiuso da un cornicione. La composizione denuncia il cambiamento di scala tra le due strade.
Elaborati di progetto e foto dell’edificio
F.D. Moccia, Abitazioni a Sant’Agata Bolognese, «L’industria italiana del cemento», 245/1992, pp.12-17.
Cino Zucchi riscopre “attraverso il progetto l’anima più consapevole dell’architettura italiana, la sua attitudine nell’esprimere i valori della città e dell’appartenenza… La casa pare, nella sua estrema modernità, un edificio assolutamente tradizionale e completamente veneziano…” (M. Casamonti).
M. Casamonti su Edificio D – archinfo
Video: The city is (not) a tree – Cino Zucchi at AUT (Innsbruck) da YouTube (min.3:36)
Casa sull'acqua (foto di seier+seier da Flickr).
Anonimato e dignità urbana connotano la forma dell’edificio, situato nel centro storico di Pamplona sul salto di quota tra Plaza de los Burgos – su cui si attesta il fronte laterale del municipio del XVI secolo – e Calle de la Mañueta con la piazzetta. Il progetto sottende una conoscenza dei modi di atteggiarsi del tessuto, ne coglie le regole e le reinterpreta con una forma concisa, essenziale.
“La scelta è di vestire l’impalcato usando un calcolato proporzionamento e disegnando un’armata di bugne: così, a partire dal piano basamentale e fino al grande cornicione [...] la facciata viene mossa da ombre, luci, spigoli [...]. Un manto dorato copre di riflessi preziosi il basamento di travertino provando a trasformare questo palazzo in una scintillante scrittura enigmatica” (C. Gambardella).
I 13 progetti di palazzi e case di città, presentati in questa lezione, attraversano la storia dell’architettura del XX secolo e sono espressione di differenti idee di architettura. Tutti declinano il tema della relazione con la morfologia e la iconografia dei luoghi nella scrittura architettonica dei fronti e nelle scelte di impianto.
1. Architetture e luoghi: continuità dei processi morfologici - prima parte
2. Architetture e luoghi: continuità dei processi morfologici - seconda parte
3. Introduzione alla lettura morfologica
4. Note sul processo di costruzione morfologica di alcuni luoghi centrali della città del passato
6. Indicazioni per la lettura morfologica dell'area di progetto
8. Indicazioni per lo studio delle opere di architettura
9. Il tema della costruzione dei fronti. Esempi di palazzi e case di città in contesti storici
Abitazioni a Sant'Agata Bolognese
Elaborati di progetto e foto dell'edificio
G. E A. Samonà – Banca d'Italia a Padova – Foto dell'edificio di U. Ferro
Casa sulla Michaelerplatz-Vitruvio.ch
I. Gardella, Casa alle Zattere, Venezia 1953-1958, I
I. Gardella, Casa alle Zattere, Venezia 1953-1958, II
L. Moretti_Casa Il Girasole a Roma – housing prototypes
L’Enso-Gutzeit e il fronte urbano
M. Casamonti su Edificio D - archinfo
Siza Bonjour Tristesse Kreuzberg Berlin-Panoramio
Siza Bonjour Tristesse-elaborati di progetto
Video: Giudecca Venezia da YouTube (min.1:12)
Video: The city is (not) a tree - Cino Zucchi at AUT (Innsbruck) da YouTube (min.3:36)
1. Architetture e luoghi: continuità dei processi morfologici - prima parte
2. Architetture e luoghi: continuità dei processi morfologici - seconda parte
3. Introduzione alla lettura morfologica
4. Note sul processo di costruzione morfologica di alcuni luoghi centrali della città del passato
6. Indicazioni per la lettura morfologica dell'area di progetto
8. Indicazioni per lo studio delle opere di architettura
9. Il tema della costruzione dei fronti. Esempi di palazzi e case di città in contesti storici
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