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Teresa Colletta » 8.La costruzione della città portuale e il rapporto storico porto-città. Due esempi a confronto: Genova e Napoli


Le città di mare e le città portuali

Il mare è stato la principale risorsa per le città portuali come veicolo di scambi continui di popolazioni, genti e differenti saper fare, innescando processi di sviluppo locale e continua trasformazione degli approdi, degli elementi naturali e dell’ambiente costruito.

Identità marittima e storia urbana

Le città di mare hanno una forte identità fondata sulla stratificazione storica della loro lunga continuità di vita e sulla unione della cultura urbana e cultura marittima. Il multiculturalismo delle città di mare e portuali è una componente dalla forte resistenza ai cambiamenti.

Gli studi di storia urbana hanno focalizzato l’interesse alla costruzione della “città portuale”, ossia nell’accezione più volte evidenziata  nelle più recenti indicazioni, che consiste nel riconoscimento di un progetto e di un funzionamento organizzativo che in determinati momenti storici lega la città al suo porto, talchè si possa parlare di spazi urbani costruiti a tal fine (vedi le lezioni 3 e 4).

Sorrento. Città portuale  sulle alte coste tufacee (foto dell’a. 2013).

Sorrento. Città portuale sulle alte coste tufacee (foto dell'a. 2013).


Le città di mare e le città portuali: le rappresentazioni dal mare

La rappresentazione iconografica e cartografica  delle città di mare e delle città portuali ha sempre privilegiato la visione “dal mare” perché consente di cogliere gli aspetti peculiari del paesaggio storico urbano e e dell’ambiente costruito, così come delle emergenze architettoniche.

La veduta dal mare delle città storiche offre anche l’opportunità  di mettere in evidenza le difese costiere urbane ed i castelli in posizione dominante a controllo dei porti e delle attività portuali.

Queste indicazioni sono testimoniate dalla ricchezza dell’iconografia e cartografia urbana storica e dalla vasta letteratura su queste tematiche.

Gaeta città portuale. Veduta prospettica dal mare dell’inizio del Seicento (da T. Colletta, 2005)

Gaeta città portuale. Veduta prospettica dal mare dell'inizio del Seicento (da T. Colletta, 2005)

Gaeta città portuale. Veduta prospettica contemporanea del fronte mare (foto dell’a. 2005)

Gaeta città portuale. Veduta prospettica contemporanea del fronte mare (foto dell'a. 2005)


Il mare Mediterraneo e le principali rotte commerciali marittime

La mappa dell’Europa e del Mediterraneo mette in evidenza con i diversi colori le differenti rotte commerciali marittime e i punti di partenza ed arrivo nelle città portuali.

La mappa dell'Europa e del Mediterraneo mette in evidenza con i diversi colori le differenti rotte commerciali marittime e i punti di partenza ed arrivo nelle città portuali.


Il concetto di città portuale e la costruzione della città portuale

Il Concetto di città portuale e la costruzione della città portuale. La costruzione della città portuale è oggi un nuovo tema storiografico.

Le città di mare, le città sulle vie d’acqua e i porti marittimi e fluviali hanno svolto una funzione determinante nella fondazione e nello sviluppo di numerose moderne metropoli, come numerosi convegni hanno potuto dimostrare negli anni più recenti, mettendo a confronto le storie comparate di molte città di mare e  di numerose città portuali, anche in vista di un loro recupero.

Il tema storiografico delle città portuali è oggi al centro di un rinnovato interesse all’interno del dibattito storico urbanistico, non solamente di storia urbana, ma anche per la rivitalizzazione dei loro fronte mare come recenti convegni, seminari e dibattiti hanno dimostrato.

Gli studi sulla città hanno focalizzato l’interesse alla costruzione della “città portuale”, ossia nell’accezione del riconoscimento di un progetto e di un funzionamento organizzativo che in determinati momenti storici lega la città al suo porto, talchè si possa parlare di spazi urbani costruiti a tal fine. In questa linea di interessi sulla tematica storiografica della città portuale gli studi più avvertiti di storia dell’urbanistica hanno posto l’accento su una storia delle città portuali non solamente descrittiva, con un elenco delle operazioni progettuali delle strutture portuali, secondo una corretta periodizzazione, ma fondata sulla reale consistenza della città materiale, costruita in relazione al suo porto ed i reciproci rapporti nell’arco dell’intera vicenda storica; ossia quando contro ogni precedente tradizione l’impianto generale della città comincia ad essere subordinato alle esigenze mercantili della città di mare, quando le strade invece di dirigersi verso la cattedrale e gli spazi pubblici si orientano verso il porto. (da T. Colletta, Napoli città portuale e mercantile…., 2006, Introduzione)

La città portuale Mediterranea, luogo privilegiato della storia

Molti  interventi di grande portata urbanistica comportano delle modificazioni sostanziali nell’uso della città storica che non possono essere sottovalutati, ne’ tantomeno letti e raccontati sulla base di  una  semplice lettura storiografica, cioè sulle fonti scritte documentarie e archivistiche.

Bisogna affrontare invece il discorso delle trasformazioni urbanistiche, e principalmente di quelle così complesse che riguardano le strutture portuali, cioè la vita economica di molte citta’, sulla base di una conoscenza delle strutture materiali e dei tessuti storici nella loro dimensione reale  di ciò che permane o di ciò che era  nelle fasi precedenti. L’attenzione alle reali dimensioni delle città portuali storiche si basa sulla metodologia storico-urbanistica più volte evidenziata durante lo svolgimento del corso. Cioè su una metodologia che fondi la ricerca non solamente su fonti scritte, ma anche sulle fonti iconografiche e cartografiche e principalmente sul rilevamento delle strutture e dei tessuti  ancora presenti, confrontandole con le antiche carte storiche e sulle piante  pre-catastali e catastali per riconoscerne materialmente, la concretezza del progetto di trasformazione, sia che esso sia stato realizzato sia che esso non abbia avuto realizzazione.

Palermo città portuale. Veduta del porto  dal mare (foto dell’a. 2010)

Palermo città portuale. Veduta del porto dal mare (foto dell'a. 2010)


La reintrepretazione del ruolo delle città storiche portuali

Baltimora e Barcellona.  Il nuovo ruolo delle infrastrutture portuali negli anni ‘80-90 con la progettazione della valorizzazione  degli spazi nelle politiche urbane delle città storiche di rigenerazione. La reintepretazione dei porti storici (da T. Colletta, Città portuali del Mediterraneo…, 2012)

Baltimora e Barcellona. Il nuovo ruolo delle infrastrutture portuali negli anni '80-90 con la progettazione della valorizzazione degli spazi nelle politiche urbane delle città storiche di rigenerazione. La reintepretazione dei porti storici (da T. Colletta, Città portuali del Mediterraneo..., 2012)


Il recupero e la rigenerazione urbana delle aree urbane costiere e dei fronte a mare

Le città di mare, le città sulle vie d’acqua e i porti marittimi e fluviali hanno svolto una funzione determinante nella fondazione e nello sviluppo di numerose moderne metropoli, come numerosi convegni hanno potuto dimostrare negli anni più recenti, mettendo a confronto le storie comparate di molte città di mare e città portuali, anche in vista di un loro recupero.

La rigenerazione urbana delle aree urbane costiere e dei fronte mare

Le città portuali vanno viste oggi in una nuova visione per un rinnovato approccio identitario al piano e al disegno urbano proprio nella linea di costa ove s’incontrano la terra costruita e l’acqua…e il mare ri-conquista il ruolo di risorsa primaria, centrale nella tutela dell’equilibrio ambientale e fondamentale per la costruzione della crescita economica e sociale.

Le operazioni di recupero dei waterfronts, la crescita dei porti, il decentramento delle attività portuali, il traffico croceristico, le pedonalizzazioni del lungomare e gli eventi … legati al mare … sono tutte azioni di un processo articolato … che deve avere una pianificazione organica con programmi condivisi di sviluppo economico, sociale ed ambientale, di medio e lungo termine.

L’obiettivo è una riqualificazione delle città storiche portuali e una valorizzazione dei paesaggi urbani marittimi e delle architetture e spazi pubblici sul mare.

Il recupero e la rigenerazione urbana delle aree urbane costiere e dei fronte a mare

L’ampliamento delle strutture portuali al di fuori della città portuale storicamente costruitasi nei secoli ha comportato notevoli trasformazioni urbane.

Il decentramento delle infrastrutture portuali commerciali fuori dalle città storiche comporta dei rapporti innovativi e grandi modificazioni nel tessuto storico urbanistico delle città.

L’ampliamento delle strutture portuali di molte capitali e città portuali contemporanee comporta grandi modificazioni nel tessuto storico urbanistico, così come nei rapporti commerciali e di scambio, non solamente nel campo della tecnica ingegneristica, marittima e cantieristica, ma anche dei grandi mutamenti  economici e socio ambientali.

Nel trasferire in altro luogo il porto per operare un ampliamento dello stesso per le nuove necessità,  le città sono soggette a grandi trasformazioni urbanistiche e ambientali. In primis  la demolizioni di molte strutture portuali antiche o la ristrutturazione a nuovo uso viene messa in atto per operare una  rinnovata progettazione di quegli stessi luoghi. I porti storici si riprogettano.  La riprogettazione Immette nel campo storiografico urbanistico una delle metodologie più frequenti di intervento sulla città contemporanea in tutto il mondo, non solamente nel Mediterraneo.

Il nuovo porto fluviale di Siviglia, lontano dal fronte mare storico della città capitale dell’Andalusia – Spagna (foto dell’a. 2005).

Il nuovo porto fluviale di Siviglia, lontano dal fronte mare storico della città capitale dell'Andalusia - Spagna (foto dell'a. 2005).


Il recupero e la rigenerazione urbana delle aree urbane costiere e dei fronte a mare

L’ampliamento delle strutture portuali e la costruzione della città portuali contemporanee

Il tema storiografico delle città portuali è oggi al centro di un rinnovato interesse all’interno del dibattito storico urbanistico contemporaneo per le grandi operazioni di trasformazione e rigenerazione poste in atto.

Le trasformazioni urbanistiche dei tessuti storici e l’ampliamento delle attrezzature portuali dall’antichità ad oggi è stato per diversi periodi storici, analizzato secondo le metodologie più recenti della storia urbana: cioè attraverso l’utilizzazione di nuove fonti per l’approfondimento dell’analisi storico urbanistica.

La città portuale come Osservatorio centrale dei problemi di storia urbanistica prima dell’età’ contemporanea è stata  proposta da Ennio  Poleggi nel 2005 nei suoi lunghi e dettagliati su Genova fin dagli anni 1970-80.

Il rinnovamento edilizio per parti attraverso la sostituzione edilizia  è uno degli interventi edilizi ed urbani che si è maggiormente utilizzato nel corso della storia per addivenire ad una rinnovata funzionalizzazione della città storica.

Due esempi a confronto Napoli e Genova

Nel corso delle Lezioni che seguono metteremo due esempi a confronto due città portuali mediterranee: Napoli e Genova.

Genova città portuale ed il rapporto porto-città

Come si è detto  proprio per la presenza di tutte le componenti riguardanti la storia urbana la città portuale rappresenta un tema di grande interesse, perchè abbiamno la possibilità di ricostruire, tramite una maggiore compresenza di fonti documentarie diverse, la sua reale costruzione nelle diverse fasi della sua continua trasformazione.

In tal senso più di ogni altra la città portuale è una città di pietre, pur essendo come dice Poleggi (p. 7, delle Città portuali del Mediterraneo, Genova 1985), il luogo privilegiato della storia.

Dimostrazione di ciò si può avere nella relazione città porto che si è istituito nel corso dei secoli  per le città portuali stioriche. Porremo a confronto il caso di Genova e di Napoli , facendo riferimento a quanto esposto nel  Convegno ICOMOS -CIVVIH « Les villes – ports historiques de la Méditerranée et les opération urbaines du 20° Siècle (Patras, 9-12 mars 2006, vedi sito web ICOMOS.

Genova città portuale medievale in un particolare della veduta urbana di rappresentazione della città nel Seicento (da T. Colletta, Napoli città portuale e mercantile…., 2006)

Genova città portuale medievale in un particolare della veduta urbana di rappresentazione della città nel Seicento (da T. Colletta, Napoli città portuale e mercantile…., 2006)


Genova città portuale ed il rapporto porto-città

La città portuale luogo privilegiato della storia

Il Poleggi è stato il primo architetto storico, unitamente a Grossi Bianchi, ad individuare per questo campo di studi un metodo, dopo averlo sperimentato direttamente nell’ormai famosa opera del 1975 più volte ristampata:” Una città portuale nel Medioevo. Genova nei secoli X-XVI”, ponendo sul tappeto ipotesi interpretative dei problemi posti alla città nella sua interezza dalla costruzione di un porto  dall’alto medioevo all’epoca moderna. Superando la storiografia tradizionale, ne e’ esempio l’ultimo volume sul porto di Napoli del 1992, che  presenta ancora la lettura del porto di una città  più che bimillenaria sulla base di scritti ottocenteschi, come di in un semplice elenco di fatti.

Non bisogna rinunciare invece, scrive sempre Poleggi, alle curiosità che la storiografia tradizionale nasconde nelle sedi più impervie, provando a collocarsi sul terreno, confrontandosi con le misure e con i resti sopravvissuti. L’archeologia classica e post-classica sono infatti le prime fonti a cui rivolgersi da parte dello storico dell’urbanistica. Non bisogna limitarsi alla speculazione estetica dei progetti, ma ricercare tutti gli atteggiamenti normativi e produttivi che fanno capo all’urbanistica , cioè agli interventi condotti dalla fine dell’Ottocento ad oggi.

Bisogna puntare ad una lettura complessiva del costruire urbano “privilegiando la realta’ materiale e percettiva e mediando gli esiti disciplinari più diversi”….” con le possibilita’ di un maggiore affinamento di metodi e di strumenti…” (da E.Poleggi, Città portuali  del Mediterraneo…, Genova 2005)

Genova città portuale ed il rapporto porto-città

La lunga riflessione storiografica sulla città portuale di Genova e sulla storia marittima e commerciale del Mediterraneo ha portato ad una approfondita lettura di un manufatto storico altamente stratificato. Risulta evidente come a  tutt’oggi  si sia modificato il papporto città-porto e sia stato sostituito dalla presenza invadente della cultura industriale a cui lo stesso porto sembra appartenere in toto senza altra connotazione.

Le rapidissime trasformazioni dell’area portuale delle città ingannano spesso con questa veste industrializzata la volontà di ripercorrerne la storiografia.

In tal senso risulta d’interesse aver posto la città portuale come Osservatorio centrale dei problemi di storia urbanistica prima dell’età contemporanea  secondo la proposta del Poleggi.

Genova. La restituzione planimetrica operata dal Poleggi della città portuale in epoca medievale (da  T. Colletta, Napoli città portuale…, cap. II).

Genova. La restituzione planimetrica operata dal Poleggi della città portuale in epoca medievale (da T. Colletta, Napoli città portuale…, cap. II).


Genova. La rigenerazione e rivalorizzazione del porto storico

Genoa città portuale e la rivalorizzazione del porto storico

Oggi il lungo waterfront del nuovo porto ad Occidente ed il nuovo aeroporto fuori della città storica , hanno permesso il piano di riconversione e valorizzazione del fronte mare del porto storico.

La rivitalizzazione con nuovi edifici e edifici antichi restaurati a nuovo uso ha permesso un completo rinnovo dell’area portuale. Questa esperienza è da considerarsi una “buona pratica” negli anni 2000 anche per il suo corretto Piano di Gestione che ha anche agevolato nuovi investimenti pubblici e privati ed ha coinvolto tutta La città storica vicino al mare ad una completa ristrutturazione.

Genova città portuale con il rinnovato water front visto dal mare evidenzia le nuove grandi architetture per il tempo libero, oggi di grande attrazione per il turismo.

Genova. Il  nuovo fronte a mare disegnato dall’arch Renzo Piano nel 2002 per le Colombiadi. In basso la sezione dei Grandi Magazzini del Cotone  ( da T. Colletta, 2012).

Genova. Il nuovo fronte a mare disegnato dall'arch Renzo Piano nel 2002 per le Colombiadi. In basso la sezione dei Grandi Magazzini del Cotone ( da T. Colletta, 2012).


Genova città portuale ed il rapporto porto-città

Genova . La rigenerazione urbana del porto storico negli anni 2002 -2005 con le diverse destinazioni d’uso degli edifici antichi e nuovi (da sito web del Comune di Genova)

Genova . La rigenerazione urbana del porto storico negli anni 2002 -2005 con le diverse destinazioni d'uso degli edifici antichi e nuovi (da sito web del Comune di Genova)


Genova città portuale ed il rapporto porto-città

Al principio degli anni ‘90 inizia la grande riconversione urbana o rigenerazione del porto di Genova a grande scala da uso commerciale ad uso turistico culturale per gli abitanti e per i visitatori.

L’obsoleta vecchia area portuale con tutte le numerose infrastrutture marittime (Magazzini, Arsenali, Dogane, etc…) viene ristrutturata: gli edifici storici valorizzati con il progetto per un nuovo uso, consono alla più generale rigenerazione urbana. Contemporaneamente vengono progettati nuovi edifici con innovative destinazioni museali.

I GRANDI EVENTI  delle Colombiadi  del 1992 delle Colombiadi, ma anche il grande evento evento del G8 del 2001 e  l’importante evento di Genova capitale Europea della cultura del 2004 quali grandi opportunità  contribuiscono con cospicui finanziamenti a portare a compimento il totale rinnovo del fronte mare dell’antico porto storico.

Genova ed il fronte a mare storico con il nuovo edificio della “Biosfera” nella piazza del Mediterraneo visto dal mare (da T. Colletta, 2012).

Genova ed il fronte a mare storico con il nuovo edificio della “Biosfera” nella piazza del Mediterraneo visto dal mare (da T. Colletta, 2012).


Genova città portuale ed il rapporto porto-città

Il rinnovo del fronte a mare storico di Genova attuato con il progetto dell’arch. Renzo Piano ridisegna totalmente tutto  il fronte a mare e configura una nuova immagine della città portuale di Genova ed un waterfront di forte attrattività turistica.

Il Turismo, come abbiamo riferito nelle lezioni nn.3 e 4 è una conquista sociale del XX secolo ed una scelta importante per Genova per il rilancio del waterfront del porto storico.

Il progetto fortemente creativo promuove un nuovo sviluppo culturale,sociale ed economico della città portuale di Genova negli stessi anni 2000.

Genova ed il fronte a mare storico con il nuovo edificio della “Biosfera” nella piazza del Mediterraneo visto dal mare (da T. Colletta, 2012).

Genova ed il fronte a mare storico con il nuovo edificio della “Biosfera” nella piazza del Mediterraneo visto dal mare (da T. Colletta, 2012).


Genova città portuale ed il rapporto porto-città

Genova. Foto aerea del grande porto storico rinnovato a nuovo uso con innovative strutture architettoniche, dopo il trasferimento del porto commerciale fuori dalla città storica ad occidente (da sito web comune di Genova).

Genova. Foto aerea del grande porto storico rinnovato a nuovo uso con innovative strutture architettoniche, dopo il trasferimento del porto commerciale fuori dalla città storica ad occidente (da sito web comune di Genova).


Genova città portuale ed il progetto per la creazione di un nuovo ampliamento innanzi al porto storico

Lo sviluppo della città portuale di Genova e il rinnovo dell’area portuale storica mostra una precisa strada per identificare una contemporanea riabilitazione e valorizzazione di una parte della città storica con un sostenibile riuso per gli abitanti , i visitatori ed i turisti.

Negli anni 2006 visto il successo della rigenerazione urbana del porto storico di Genova è stato proposto un ampliamento dello stesso con una isola nell’ansa portuale. (2004-2006)

Il progetto denominato “L’ Affresco” è stato proposto dal genovese arch. Renzo Piano, ma per il suo alto costo non è stato realizzato, continua però ad essere ancora in forte dibattito in città negli anni 2012-2013, alla ricerca di nuovi finanziamenti pubblici e privati.

Genova. Il nuovo progetto ”L’AFFRESCO” di ampliamento del porto dell’arch. Renzo Piano.

Genova. Il nuovo progetto ”L'AFFRESCO” di ampliamento del porto dell'arch. Renzo Piano.


Genova città portuale e il successo della rigenerazione del porto storico

I requisiti principali del successo della riabilitazione e valorizzazione del porto storico di Genova fondano sul piano di gestione delle risorse, ben organizzate e distribuite attraverso la pianificazione di un progetto sostenibile.

Il caso di Genova è da considerarsi di grande interesse perché la pubblica amministrazione ha saputo gestire una serie di risorse sia pubbliche che private coerentemente:

  1. i maggiori grandi eventi: Columbus Expo 1992,G8 2001 e European Capital of Culture 2004
  2. risorse Private : Darsena and Ponte Parodi
  3. sponsor privati:”Bolla” and Isola delle Chiatte by arch. Renzo Piano
  4. fondazioni Bancarie: Carige per i MUSEI e San Paolo per il Museo del mare e molti altri interventi
  5. le risorse più importanti sono state ottenute dall’eccellente organizzazione del Comune di Genova e dal suo Ufficio preposto a tale scopo che ha saputo gestire gli speciali fondi europei con i progetti speciali: P.R.U., P.R.U.S.S.T., Contratti di Quartiere, etc.(Ministro per i lavori pubblici), URBAN I, and 2, (European Community) e altri (vedi Lezioni precedenti nn. 3, 4 e 5).
  6. il Ministero dei Beni culturali e delle attività artistiche ha collaborato con continuità e unità alle proposte progettuali ed anche assistenza di fondi per edifici monumentali.

(da B. Gabrielli, 2010)

Da sottolineare poi del successo dell’operazione di riabilitazione è l’integrazione” tra i diversi interventi condotti nella città storica di Genova In particolare si pensi a l’area di “Strada nuova e i Palazzi deiRolli”inserita nella lista WHL del  Patrimonio UNESCO nel 2007.

Genova città portuale e il successo della rigenerazione del porto storico

L’operazione di riabilitazione dell’area portuale fonda soprattutto sull’integrazione” tra i diversi interventi condotti nella città storica di Genova. In particolare si pensi a l’area di “Strada nuova e i Palazzi deiRolli” inserita nel Patrimonio UNESCO nel 2007.

Nel caso di Genova città storica bisogna considerare  anche i 300 appartamenti sono stati rigenerati grazie ai Finanziamenti Pubblici. E’ ciò che desta attenzione è proprio l’integrazione perché è ben noto come sia difficile di trovare dei finanziamenti pubblici che considerino rilevanti le operazioni nel centro storico e nell’adesione ai concetti culturali di una sua conservazione e recupero. La problematica dei centri storici e della loro conservazione è stata affrontata tramite il dibattito internazionale su tali temi nelle Lezioni precedenti (vedi Lezioni nn. 2-5).

La tematica sulla conservazione delle città storiche è importante perché deve cercare un equilibrio e questo può essere ritrovato solamente prestando interesse non solamente ”alle pietre”, cioè alla città costruita, ma anche a quelli che abitano la città : ossia ai cittadini che vivono in quella città. E’ essenziale un equilibrio tra urbs and civitas, come più volte ho sottolineato, certamente poi la qualità della vita dei cittadini deve prevalere. Il tema dell’identità urbana deve essere infatti interpretata in questa linea per non ricadere nella musealizzazione della città storica (Vedi Lezione 4), ossia l’identità urbana è da intendersi in senso dinamico e non come un elemento statico e inamovibile, ma da sottoporsi ad una continua modificazione per le sopravvenute esigenze degli abitanti. (T. Colletta, 2013)

La relazione porto città storica. Il caso della città portuale di Napoli

La relazione porto – città storica: il caso della città portuale di Napoli

Ben diverso da Genova è il caso di Napoli ove il porto storico è ancora il porto attuale innanzi al molo Beverello; non ha avuto infatti alcun decentramento delle attività commerciali in un nuovo porto lontano dal centro storico.

Oggi il fronte a mare di Napoli città  portuale è lungo più di 15 chilometri, soggetto all’Autorità portuale per ogni trasformazione, mentre il fronte a mare storico non supera i 5 chilometri con le due baie del Beverello e di Chiaia-Mergellina.

Napoli. La Baia di Napoli in una foto da satellite (da Google).

Napoli. La Baia di Napoli in una foto da satellite (da Google).


La relazione porto città storica di Napoli

Il porto di Napoli, come di tutte le altre città portuali, ha sempre rappresentato un elemento spaziale e funzionale di mediazione tra l’insediamento umano e il fronte sul mare: la città e il porto sono stati sempre connessi e integrati in tutte le loro attività.

L’area del porto per tutti i secoli e i millenni della vita urbana è stata il principale terminale dei trasporti marittimi e dello scambio e ha registrato una sua riduzione di ruolo e della sua valenza simbolica, solamente nell’Ottocento con la realizzazione delle stazioni per i treni e i bus extra-urbani e più recentemente con gli aeroporti.

Il porto di Napoli ha da sempre rappresentato un luogo privilegiato della città e un luogo di incontro per molteplici comunità straniere e colonie di mercanti, attive nello scambio di mercanzie e di linguaggi differenti nei luoghi specifici destinati a queste funzioni. (T. Colletta, Città portuali del Mediterraneo…, 2012)

Il porto ha rappresentato sempre l’ingresso principale e privilegiato alla città è per questo che tutta l’iconografia storica delle città portuali, come anche per Napoli rappresenta la città sempre dal mare. Per tutta l’epoca moderna il porto è stato infatti considerato il luogo rappresentativo dell’urbano per eccellenza, anche da un punto di vista di difesa militare, in particolare per Napoli vicereale.

Nelle varie trasformazioni subite dal fronte a mare queste sono tutte realizzate in funzione degli interventi urbanistici sull’intera città storica. La città portuale va intesa infatti come unica entità città-porto-mercato
come unico organismo urbano sul quale si è intervenuti per conciliare le differenti esigenze di modernizzzione e di ri-funzionalizzazione per tutta l’età moderna.

Solamente nell’Ottocento per la gestione del porto si privilegia unicamente l’ottimizzazione tecnica e funzionale delle infrastrutture portuali e avviene la separazione tra la città storica ed il suo porto.

La relazione porto città storica nella città portuale di Napoli

A Napoli, città portuale e mercantile, di fondazione greca (476 a Cr.) il binomio città-porto ha conosciuto forme dialettiche diverse nei diversi periodi storici della sua lunga continuità di vita.

Le trasformazioni urbanistiche sono da rivedersi sia in relazione dei continui ampliamenti della città sul mare e al suo porto, dalla fine del Duecento, sia in relazione all’innovazione delle tecniche di organizzazione delle infrastrutture portuali e delle sue specifiche attività, per tutto il periodo del vicereame spagnolo e austriaco principalmente militari.

Non bisogna però trascurare le conquiste scientifiche e culturali della città e la sua particolare morfologia urbana e il suo paesaggio storico culturale  perchè queste  hanno fortemente condizionato fin dall’epoca greca il suo rapporto con il mare e l’approdo e poi successivamente con la costruzione del porto e delle relative infrastrutture. (T. Colletta, Napoli città portuale e mercantile…, 2006)

Sulla storia urbana della città portuale di Napoli  ritorneremo nella successiva lezione con un maggiore approfondimento. (vedi Lezione n.9)

Napoli. Il fronte mare storico del Beverello visto dal mare (foto dell’a. 2005).

Napoli. Il fronte mare storico del Beverello visto dal mare (foto dell'a. 2005).

Napoli.  Il fronte a mare storico fino a Castel dell’ovo con la lanterna e la darsena in un dipinto tardo settecentesco.

Napoli. Il fronte a mare storico fino a Castel dell'ovo con la lanterna e la darsena in un dipinto tardo settecentesco.


Le lezioni del Corso

1. La storia dell’urbanistica contemporanea. Una storia specialistica

2. La conservazione integrata ed il suo ruolo nella pianificazione urbanistica delle città storiche

3. Città storiche e turismo culturale

4. Città storiche e Turismo Culturale. L’uso distorto del turismo nelle città storiche

5. Città storiche e Conoscenza urbana. L’innovazione tecnologica del sapere urbano e l’informazione-diffusione. Le possibili applicazioni - Prima Parte

6. Città storiche e conoscenza urbana. L’innovazione tecnologica per la diffusione della conoscenza urbana. Le possibili applicazioni. I musei della città - Seconda Parte

7. Politiche urbane per le città storiche italiane inserite nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO. I piani di gestione e la Legge del 2006. Il caso di Siracusa

8. La costruzione della città portuale e il rapporto storico porto-città. Due esempi a confronto: Genova e Napoli

9. La città portuale di Napoli. Il rapporto porto-città. Napoli Città patrimonio dell'umanità (1995) e il piano di gestione (2011)

10. Marsiglia città portuale. Il rapporto della città storica ed il suo porto. La rigenerazione urbana e la riqualificazione del porto vecchio

11. Il piano di conservazione integrata e di sviluppo turistico sostenibile. Il caso della città portuale di Nafplio in Grecia

12. Barcellona città portuale. Il rapporto della città storica ed il suo porto. La rinascita della città e la riqualificazione del porto vecchio

13. Città portuali e Arsenali marittimi. La riqualificazione degli antichi Arsenali a Musei della città e delle antiche tradizioni di mare

14. Valencia città portuale ed il rapporto con il porto del Grau. La rigenerazione urbana per l'evento della Coppa America del 2004 e proseguita fino al 2013 e ancora in progress

15. La riqualificazione urbana dei centri storici tramite il rinnovo del sistema di mobilità cittadina. Il caso della Metropolitana di Napoli

I materiali di supporto della lezione

E. Poleggi, Una città portuale nel Medioevo. Genova nei secoli X-XVI, Genova 1987.

T. Colletta, Napoli città portuale e mercantile. La città bassa il porto e il mercato dall’VIII al XVIII secolo, Kappa edizioni, Roma 2006.

T. Colletta (a cura di), Tra Storia e recupero. Le città portuali dell'Impero Spagnolo nell'età di Filippo II. L'età del confronto e la riqualificazione dei loro fronte a mare storici, “Storia dell’Urbanistica /Campania”, n. IX, 2009, pp.1- 112.

T. Colletta ( a cura di ), Città portuali del Mediterraneo.I luoghi dello scambio commerciale e le colonie di mercanti stranieri tra Medioevo ed Età Moderna, Franco Angeli, Roma-Milano 2012 .

Vedi anche

Le lezioni nn. 1-28 del Corso di T. Colletta, “Storia della città e del paesaggio”.

Testo di riferimento:

T. Colletta (editor), The role of integrated conservation of cultural heritage, for a creative, resilient and sustainable city, Franco Angeli, Roma-Milano 2013.

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