Come tutte le materie scientifiche, la chimica non è né buona né cattiva, ma va studiata e conosciuta per farne un uso corretto. Ha un proprio linguaggio, che va appreso e applicato con rigore. Essa infatti è parte importante della vita moderna, aiuta a comprendere come è fatta la materia e a trasformarla, ed è una disiplina chiave per molte altre materie. Tuttavia l’obiettivo ambizioso di questo corso è di mostrare come lo studio della chimica non sia un arido esercizio di memoria per mandare giù un insieme di formule riservate agli addetti ai lavori.
Il programma inizia con un esame delle pincipali classi di composti chimici e prosegue subito dopo con le trasformazioni chimiche e gli aspetti quantitavi che le regolano. Successivamente viene descritta la struttura elettronica degli atomi e il suo legame con la tavola periodica, per comprendere in modo generale le proprietà degli elementi e la natura dei composti chimici cui essi danno origine. Una parte fondamentale del corso riguarda infine i concetti di velocità ed equilibrio delle trasformazioni chimiche, con particolare riferimento agli equilibri degli acidi e delle basi in soluzione acquosa. Buon lavoro a tutti.
1. La Materia e le sue Trasformazioni
2. Struttura Atomica della Materia
3. Formule e Nomenclatura dei Composti Chimici
4. La Mole
5. Reazioni Chimiche e Stechiometria
16. Velocità delle Reazioni Chimiche
18. Acidi e Basi
20. Titolazione
Delia Picone, Professore Associato di Chimica Generale e Inorganica presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II dal 1992, si è laureata con lode in chimica nel 1981. Nel 1987 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Scienze Chimiche. Dopo i primi anni di lavoro in campo biochimico, durante i quali ha soggiornato presso l’Ecole Polytechnique di Parigi, da oltre 20 anni svolge attività di ricerca nel campo dell’ NMR di biomolecole, con frequenti stages di ricerca all’estero. I primi studi in questo campo hanno riguardato le relazioni struttura-funzione di piccoli peptidi, quali oppiodi (encefaline, deltorfine, dinorfina) e peptidi coinvolti nella percezione del dolore (nocicettina, nocistatina), nonché peptidi bioattivi derivanti da proteine alimentari (latte, frutta). Più recentemente si è occupata della caratterizzazione strutturale di peptidi amiloidogenici, quali il peptide beta-amiloide, responsabile dell’Alzheimer. Negli ultimi anni gli interessi scientifici si sono inoltre estesi alla determinazione della struttura in soluzione di proteine ricombinanti, ricoprendo un’area che va dalla biologia molecolare alle tecniche spettroscopiche.
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