I principi contabili internazionali
Sono emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB), organismo privato e indipendente, avente sede a Londra, composto da 14 membri, provenienti da 9 Paesi diversi, costituito nel 1973 come IASC, riformato nel 2001.
Emana gli International Accounting Standards (IAS, sino al 2001), ora IFRS (International Financial Reporting Standards).
I principi contabili nazionali
Il codice civile (art. 2423 e s.) detta le regole che disciplinano la formazione del bilancio d’esercizio.
La normativa civile è affiancata e completata, per tutti gli aspetti tecnici che non riesce a definire, dai Principi contabili, insieme di regole che hanno origine nell’iniziativa privata, emanati, nel nostro Paese, dai Consigli naziona-li dei Dottori commercialisti e dei Ragionieri, e ora dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC).
I principi contabili internazionali prendono il nome di:
Normativa comunitaria
Normativa nazionale
Il regolamento 1606/2002 ha imposto a tutte le società quotate nella UE di redigere il proprio bilancio consolidato secondo i principi contabili internazionali a partire dal 1° gennaio 2005.
Il regolamento concede la possibilità agli Stati membri, in sede di recepimento della normativa, di prevedere l’estensione facoltativa dei principi contabili internazionali al:
Soggetti obbligati all’adozione dei PEC (art.25, Legge 31.10.2003, n.306)
Fair value: “l’ammontare per il quale un’attività può essere scambiata o una passività può essere estinta tra parti indipendenti, consapevoli e disponibili a concludere l’operazione“.
Il fair value è quindi un valore corrente, che coincide, quando questo esiste, nel valore di scambio che si forma in un mercato perfettamente efficiente , in antitesi con il principio di valutazione al costo, cui si basa il sistema dei PC italiani.
Es: il fair value di uno strumento finanziario quotato in borsa = prezzo dello stesso sul mercato.
Aumenta la rilevanza dell’informazione di bilancio (dati più vicini alla realtà), ma diminuisce l’affidabilità e la verificabilità del dato.
Gli utili o le perdite d’esercizio dipendono non solo dai risultati realizzati, ma anche dai plus- e minus-valori determinati su elementi patrimoniali valutati al fair value, ovvero, sui risultati maturati.
Contrasto e conseguente disapplicazione del principio di prudenza, secondo cui “i ricavi si rilevano solo se realizzati, le perdite anche se non realizzate”.
L’articolo 25 della legge n. 306/2003 ha previsto l’eventuale modifica della normativa fiscale in materia di reddito d’impresa al fine di armonizzarla con le innovazioni derivanti dall’applicazione dei principi contabili internazionali, stabilendo altresì che da quanto sopra “non devono derivare oneri o minori entrate per il bilancio dello Stato…”
Ratio: irrilevanza fiscale adozione IAS
Prime modifiche al TIUR per i soggetti che adottano i PCI
Le norme più rilevanti
Commi da 58 a 62, Art.1, della Legge 244/2007
Ratio: rafforzamento del principio di derivazione dell’imponibile dal bilancio anche per i soggetti che adottano gli ias.
Modifiche all’art.83 TUIR
“Per i soggetti che redigono il bilancio in base ai principi contabili internazionali di cui al regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002 , valgono, anche in deroga alle disposizioni dei successivi articoli della presente sezione, i criteri di qualificazione, imputazione temporale e classificazione in bilancio previsti da detti principi contabili“.
Abrogata la previsione sulla base della quale dovevano essere operate variazioni in aumento ed in diminuzione corrispondenti ai componenti che per effetto degli IAS vengono imputati direttamente a patrimonio.
Viene stabilito anche per i soggetti IAS, il principio di derivazione in base al quale il reddito imponibile scaturisce dalle risultanze di bilancio
Modifiche all’Art. 85 TUIR
Introduzione del comma 3-bis
Per i soggetti IAS, a prescindere dall’iscrizione in bilancio, sono considerati immobilizzazioni finanziarie tutti gli strumenti finanziari diversi da quelli detenuti per la negoziazione per i quali si applica la fair value option.
Modifiche all’Art. 94 TUIR
Introduzione del comma 4-bis
La valutazione dei titoli non immobilizzati, effettuata sulla base degli IAS, assume rilevanza anche ai fini fiscali anche se difforme dalle previsioni disposte per gli altri soggetti dallo stesso art. 94.
Novità legge finanziaria 2008
Modifiche all’Art. 103 TUIR
Introduzione del comma 3-bis
Per i soggetti IAS(a prescindere dall’imputazione a conto economico),la deduzione dei costi per marchi ed avviamento,è ammessa secondo la regola ordinariadi 1/18 del costo/valore.
Per tali valori viene meno il principio di previa imputazione a CE (ex art. 109, TUIR).
Il legislatore, con la Finanziaria 2008, ha voluto stabilire per chi adotta gli IAS una più forte dipendenza della determinazione dell’imponibile dal bilancio d’esercizio.
Criticità
1. I soggetti passivi dell'IRES
2. I soggetti passivi dell'IRES: gli enti non commerciali
3. Il terzo settore: le onlus e l'impresa sociale
5. I soggetti passivi dell'IRES: la società europea
6. I soggetti passivi dell'IRES: il trust
7. Gli utili da partecipazione
8. Distribuzione riserve di patrimonio netto
9. Lo scioglimento del vincolo sociale
10. Dividendi in entrata e in uscita
11. La participation exemption
12. Le imposte differite e anticipate
13. Il disinquinamento del bilancio
14. I principi contabili internazionali: riflessi fiscali
15. Regime di tassazione dei gruppi societari: la trasparenza
16. Regime di tassazione dei gruppi societari: il consolidato
1. I soggetti passivi dell'IRES
2. I soggetti passivi dell'IRES: gli enti non commerciali
3. Il terzo settore: le onlus e l'impresa sociale
5. I soggetti passivi dell'IRES: la società europea
6. I soggetti passivi dell'IRES: il trust
7. Gli utili da partecipazione
8. Distribuzione riserve di patrimonio netto
9. Lo scioglimento del vincolo sociale
10. Dividendi in entrata e in uscita
11. La participation exemption
12. Le imposte differite e anticipate
13. Il disinquinamento del bilancio
14. I principi contabili internazionali: riflessi fiscali
15. Regime di tassazione dei gruppi societari: la trasparenza
16. Regime di tassazione dei gruppi societari: il consolidato
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