Un soggetto A (settlor) trasferisce con atto inter vivos o mortis causa ad un soggetto B (trustee) la proprietà su di uno o più beni immobili o mobili (trust fund) con l’incarico di utilizzare gli stessi a vantaggio di un soggetto C (beneficiary) per il perseguimento di uno scopo fino a determinata scadenza.
Persona fisica o giuridica con piena capacità di agire la cui volontà, da cui deriva la costituzione del trust, non deve essere viziata, pena la nullità del negozio.
A) Pone in essere due negozi:
B) Può agire contro il trustee destituendolo dalla carica.
C) Può nominare un protector (guardiano) del trustee.
Titolare di ogni diritto sul patrimonio immesso in trust e responsabile esclusivamente per il raggiungimento degli obiettivi dello stesso (e non dei beni/diritti immessi).
A) Gode di ampia libertà di disposizione e amministrazione del trust fund con il limite di rispettare lo scopo.
B) Non può godere dei frutti del trust fund.
C) Può ricevere un compenso.
Soggetto a favore del quale il trustee amministra il patrimonio in trust ed al quale lo stesso sarà trasferito alla scadenza prevista.
A) Per la durata del trust, gode di una tutela di natura personale e non reale.
B) titolare di situazioni giuridiche equitative verso il trustee e non sul patrimonio in trust.
Non si crea un nuovo soggetto di diritto, ma quanto trasferito al trustee diviene oggetto di un patrimonio separato dal suo patrimonio personale (separatio bonorum).
Attribuzione al beneficiario di una situazione giuridica soggettiva opponibile ai terzi.
Trust espressamente istituiti: costituiti mediante dichiarazione di volontà espressa del disponente (inter vivos o mortis causa).
Trust non espressamente istituiti: sorti in base a disposizioni di legge e non per volontà del settlor.
Trust statici: disponente e trustee coincidono.
Trust dinamici: disponente e settlor non coincidono.
Trust in parte statici e in parte dinamici: settlor e trustee coincidono ma vi sono più soggetti beneficiari nello stesso trust.
Trust di scopo: manca il beneficiario ed il trasferimento del diritto da parte del disponente è finalizzato al raggiungimento di uno scopo.
Trust discrezionali: è il trustee a decidere come ripartire tra più beneficiari i frutti del trust fund , mentre ai beneficiari viene solo attribuito il diritto di vedere correttamente esercitata la discrezionalità del trustee.
Trust protettivi: attribuzione delle rendite derivanti dai beni in trust al verificarsi di eventi individuati dal beneficiario.
Convenzione non applicabile qualora la legge regolatrice scelta dal disponente non preveda l’istituto del trust.
Trust
Dubbi dottrinali e giurisprudenziali sulla legittimità in Italia, dove non esisteva, sino al 2006, alcuna disciplina sull’istituto dei trusts interno.
Art. 1, c. 74-76, L. n. 296/2006 (Finanziaria 2007)
Modifica dell’art. 73 del Tuir e inclusione del trust tra i soggetti passivi dell’ires.
Se nel trust il beneficiario:
N.B.:Perché si abbia tassazione per trasparenza in capo ai beneficiari è necessario che essi siano titolari del diritto di pretendere dal trustee l’assegnazione del reddito (circ. Ag. entr. 6.8.2007, n. 48).
In caso di più beneficiari: imputazione pro-quota o, in mancanza di specificazione, in parti uguali.
Individuazione natura dell’ attività svolta al fine di classificare tale soggetto tra gli enti commerciali o non commerciali per poter determinare correttamente la base imponibile IRES e gli obblighi di tenuta delle scritture contabili (ex art. 13 DPR 600/1973).
Individuazione Paese di residenza: si applica in via generale l’art. 73, c. 3 TUIR: si considerano residenti in Italia i trusts che per la maggior parte del periodo d’imposta abbiano la sede dell’amministrazione o l’oggetto principale in Italia…
Criteri giuridici/formali difficilmente configurabili nei trusts
Residenza trust = residenza trustee → Principale interpretazione accolta dalla dottrina, ove manchi una struttura organizzativa di rilievo.
Se aventi o meno ad oggetto esclusivo o principale l’esercizio di un’attività commerciale (art. 55).
Schema tipico: trust finalizzato alla segregazione di un patrimonio in funzione di un successivo trasferimento a destinatari designati (beneficiari individuati/attività non commerciale) o per il perseguimento di un fine specifico (beneficiari non individuati/attività commerciale).
Attività commerciale desumibile dall’atto di costituzione del trust, e/o dall’attività di fatto esercitata.
Art. 73, comma 3
Si considerano residenti nel territorio dello Stato, salvo prova contraria, trust ed istituti con analogo contenuto in cui almeno uno dei disponenti e almeno uno dei beneficiari siano fiscalmente residenti in Italia (presunzione relativa).
Si considerano residenti nel territorio dello Stato i trust istituti in Paesi diversi da quelli white list nei quali un soggetto residente dopo la costituzione trasferisca beni immobili o altri diritti o costituisca in favore del trust stesso vincoli di destinazione su beni immobili (presunzione assoluta, ma la dottrina e la stessa AE sarebbe favorevole ad ammissibilità prova contraria).
Art. 44, lett g-sexies, TUIR: redditi imputati pro-quota o, in mancanza di indicazione, in parti uguali ai beneficiari di trust (come redditi di capitale).
↓
Non è tipicamente un caso di applicazione del principio di tassazione per trasparenza.
Tesi 2 Preferibile perché:
A) I beneficiari sono i destinatari del patrimonio segregato alla scadenza prefissata
Lungo distacco temporale tra il momento della maturazione e l’effettiva acquisizione del possesso: tassazione per competenza, e non per cassa, lesione del principio di capacità contributiva?
Beneficiari individuati ad una certa data, ma il reddito del trust destinato a specifiche finalità (es. beneficienza) senza accumulo sul patrimonio (dovrebbe essere tassato il trust, fino a quella data per poi imputare il reddito netto).
Beneficiari individuati ad un certa data, ma reddito dei beni affidato al trustee per un utilizzo a favore di terzi soggetti determinati (come si concilia con la capacità contributiva?).
B) I beneficiari sono i destinatari dei redditi
Non rileverebbero i destinatari del patrimonio alla devoluzione alla scadenza, ma i percettori dei redditi maturati ad ogni esercizio
Il trust dovrebbe determinare ogni anno il reddito e poi:
1. I soggetti passivi dell'IRES
2. I soggetti passivi dell'IRES: gli enti non commerciali
3. Il terzo settore: le onlus e l'impresa sociale
5. I soggetti passivi dell'IRES: la società europea
6. I soggetti passivi dell'IRES: il trust
7. Gli utili da partecipazione
8. Distribuzione riserve di patrimonio netto
9. Lo scioglimento del vincolo sociale
10. Dividendi in entrata e in uscita
11. La participation exemption
12. Le imposte differite e anticipate
13. Il disinquinamento del bilancio
14. I principi contabili internazionali: riflessi fiscali
15. Regime di tassazione dei gruppi societari: la trasparenza
16. Regime di tassazione dei gruppi societari: il consolidato
1. I soggetti passivi dell'IRES
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