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Roberto Vona » 10.La gestione finanziaria


Indice della lezione

Obiettivo Formativo
Permettere allo studente di comprendere le dinamiche della gestione finanziaria, i suoi principali elementi e gli strumenti per la sua gestione.

Indice della Lezione

  • Il processo decisorio per la gestione finanziaria.
  • La composizione del working capital e le aree gestionali che concorrono alla sua formazione: area delle scorte, area del credito mercantile, area del debito di fornitura, area della liquidità.
  • Il fido bancario, emissione e modalita di “regolazione”.
  • Le valutazioni alla base dell’utilizzo delle risorse finanziarie in eccesso.
  • Gli obiettivi della gestione della liquidità.
  • Il rapporto con le banche e le relazioni buyer-seller.
  • La leva finanziaria e le politiche di gestione delle scorte
  • I riflessi finanziari delle decisioni competitive.
  • Il financial manager e il credit manager.
  • Il ciclo monetario.

Il processo decisorio

Liquidità intrinseca: considera parte del working capital le attività e le passività aziendali liquide o liquidabili nell’arco di dodici mesi.

Liquidità funzionale: si fa rientrare in questo aggregato soltanto le risorse necessarie per uno svolgimento equilibrato della gestione operativa (acquisti, trasformazione e vendita).

Le fasi del processo decisorio

Le fasi del processo decisorio


La gestione finanziaria corrente

Aree che concorrono alla formazione dei valori afferenti al Capitale Circolante:

  • area delle scorte
  • area del credito mercantile
  • area del debito di fornitura
  • area della liquidità

La gestione delle scorte
Le imprese commerciali, infatti, effettuano numerosi acquisti “speculativi” – con conseguenti accumulazioni straordinarie di giacenze – giustificati da attese di redditività superiori alla media, legate a ipotesi di aumento dei prezzi di natura eccezionale o inflazionistica.

Metodo ABC
Si individuano tre grandi classi di merci. Nella prima classe vengono inclusi quei beni (circa il 20% del totale) che necessitano di un controllo accurato e costante; per gli articoli rientranti nella seconda e terza classe è possibile utilizzare tecniche di gestione sempre meno sofisticate.
In ognuna delle classi possono essere individuati quei prodotti stagionali, “speculativi” o di recente referenziamento, per i quali risulta difficile l’applicazione di qualsiasi metodologia di gestione, specie se basata sulla regolarità del venduto nell’arco dell’anno.

La gestione finanziaria corrente (segue)

La gestione del credito mercantile
Per poter realizzare un’efficace gestione del credito è necessario istituire una procedura articolata nelle seguenti fasi:

  • istruttoria sul merito creditizio del richiedente;
  • concessione del fido e negoziazione delle modalità e dei termini di pagamento;
  • sollecito e recupero dei crediti scaduti;
  • recupero dei crediti in contenzioso (i cosiddetti insoluti).

Il fido bancario
La procedura di affidamento generalmente si conclude nel modo seguente:

  • fido rigettato, nel caso in cui il rischio cliente viene valutato troppo elevato;
  • fido accordato entro certi limiti di importo, corrispondenti al grado di rischio massimo che l’azienda è intenzionata ad accollarsi per un determinato cliente;
  • fido illimitato, generalmente accordato a enti pubblici e società di elevato standing commerciale e patrimoniale.
Mezzi di pagamento e schede dei clienti

Mezzi di pagamento e schede dei clienti


La gestione finanziaria corrente (segue)

La gestione del debito di fornitura
Una gestione corretta ed efficace degli impegni di pagamento contratti con i fornitori si riflette, infatti, positivamente sia sulla gestione finanziaria, per effetto della riduzione del fabbisogno necessario ad alimentare la gestione corrente che su quella commerciale, che in queste condizioni può aspirare a ottenere, con maggiore facilità, sostanziali miglioramenti per esempio nelle condizioni di acquisto o nei tempi di consegna e, in genere, in ogni iniziativa di supporto promozionale.

La gestione della liquidità
Le imprese commerciali spesso hanno risorse finanziarie liquide in eccesso che possono essere usate per: movimentare posizioni debitorie; effettuare investimenti facilmente liquidabili; investimenti speculativi in merci.

Strumenti di supporto
Piano di cassa.
Budget di tesoreria.

La gestione finanziaria corrente

Cause del basso utilizzo della leva finanziaria
L’indebitamento è poco usato dalle imprese commerciali anche se il suo utilizzo è aumentatno all’intensificarsi della concorrenza.
Si diffonde l’uso strumentale della leva finanziaria che permette di ottenere sconti di cassa dai fornitori. Permette di avviare una transazione finanziaria buyer-seller a valle della transazione commerciale migliorando la redditività se si riescono ad ottenere condizioni migliori rispetto ai fornitori.

I financial Manager

Soggetto, o funzione organizzativa che ha il compito di formulare il prospetto delle fonti e degli impieghi e il budget di tesoreria. I financial manager sono chiamati a:

  • assistere la direzione generale nella definizione dei piani di sviluppo;
  • valutare la fattibilità finanziaria dei budget operativi;
  • suggerire interventi correttivi;
  • stabilire limiti massimi di esposizione creditoria.
Mezzi di pagamento e schede dei clienti

Mezzi di pagamento e schede dei clienti


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Progetto "Campus Virtuale" dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, realizzato con il cofinanziamento dell'Unione europea. Asse V - Società dell'informazione - Obiettivo Operativo 5.1 e-Government ed e-Inclusion

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