Una delle ragioni fondamentali dell’attenzione posta alla pratica della programmazione strategica all’interno delle Pubbliche Amministrazioni e delle aziende di servizi pubblici, è sicuramente legata al cambiamento radicale del ruolo che esse rivestono all’interno del tessuto socio-economico e delle aspettative delle quali sono investite.
E’ possibile affermare che, affinché una organizzazione si trovi nella necessità di gestire strategicamente la propria attività, è necessario che essa sia coinvolta in una relazione quadrangolare con:
Ebbene, oggi, con modalità differenti e per ragioni diverse, sia la Pubblica Amministrazione che le aziende di servizi pubblici si trovano implicate in relazioni che possono essere ricondotte a tali categorie:
La progressiva importazione dei modelli manageriali propri del mondo privato all’interno del settore pubblico non poteva che portare al tentativo di ispirare l’intera vita delle organizzazioni pubbliche al modello della gestione strategica.
Fin quando l’avvicinamento di queste realtà al modello delle aziende si è mantenuto nella ricerca di logiche gestionali capaci di migliorarne le performance operative, il processo di aziendalizzazione non ha causato grosse difficoltà. Tuttavia, il tentativo di introdurre i principi della gestione strategica non è altrettanto pacifico:
E’ quindi evidente che il concetto di strategia, nel momento in cui viene applicato alle Pubbliche Amministrazioni, richiede un lavoro di contestualizzazione.
Le difficoltà che caratterizzano l’esportazione delle logiche proprie della gestione strategica all’interno delle organizzazioni pubbliche non sono dovute esclusivamente alle peculiarità proprie della Pubblica Amministrazione e delle aziende di servizi pubblici.
La difficoltà ha un’origine più sostanziale e risale alla natura stessa del concetto di strategia e di gestione strategica, oggetto di numerosi tentativi di definizione da parte degli studiosi del settore.
Tra questi, da segnalare sono anche le osservazioni di Wheelen e Hunger (1993) secondo i quali la strategia riguarda la determinazione e la valutazione dei percorsi alternativi per raggiungere la mission e gli obiettivi di lungo termine dell’impresa e riguarda la scelta dei percorsi da seguire e di Johnson e Scholes (1999) per i quali la strategia è l’orientamento di lungo termine con il quale l’organizzazione mira a costruire vantaggi competitivi, attraverso la combinazione di risorse in un ambiente che cambia continuamente, al fine ultimo di rispondere alle esigenze del mercato e degli stakeholder.
Uno degli elementi fondamentali di ogni percorso di gestione strategica è sicuramente la definizione della mission aziendale.
Essa, infatti, rappresenta il punto di riferimento imprescindibile per ogni decisione e ogni iniziativa aziendale e, in un certo senso, definisce l’identità di fondo dell’azienda, rendendola riconoscibile ed unica di fronte al mercato e ai clienti.
Nonostante la sua centralità, tuttavia, nella pratica la definizione della mission è affrontata secondo modalità differenti e ad essa viene di volta in volta attribuito un significato specifico.
Per lo più, infatti, essa viene formulata in modo ampio e generico e, in questo caso, serve poco per orientare la gestione nel breve termine e non ha un significato pratico immediato.
Altre volte, di contro, la mission viene formulata in modo preciso e circoscritto e definisce in quale business o in quali business l’organizzazione intende operare, quali sono i suoi obiettivi e quali valori ispirano le sue strategie. In questo senso, essa è effettivamente il punto di partenza della gestione strategica e delinea il contesto all’interno del quale le strategie sono formulate (Pellicelli, 2002).
Per giungere alla definizione della mission aziendale è necessario definire la vision dell’azienda stessa, cioè la differenza che un’organizzazione e le persone che la costituiscono vogliono portare nel mondo.
La vision di un azienda è il modo in cui essa desidera che il mondo risulti configurato, una volta che sia stato trasformato dai suoi significati e dalle azioni che li veicolano.
Pertanto essa è strettamente connessa con il sistema di valori dell’azienda stessa.
Per definire la mission di un azienda è necessario, non solo chiarire quale sia la vision aziendale, ma è anche necessario analizzare le caratteristiche e le fonti del vantaggio competitivo dell’azienda su cui fare leva, individuare cioè le sue competenze distintive.
La mission aziendale deve infatti essere in grado di armonizzare la vision con l’insieme di capacità, competenze risorse che rendono unica l’azienda stessa e contribuiscono in modo massiccio alla creazione del valore per il cliente.
La strategia non può essere considerata solo come un insieme statico di elementi; essa èun processo dinamico in continua evoluzione, un insieme di attività e decisioni complesse (da cui il termine gestione strategica) che investono l’intera organizzazione e hanno implicazioni di lungo termine.
La gestione strategica può essere descritta esaminando le tre aree principali che la compongono:
I vincoli posti dalla Pubblica Amministrazione hanno un riflesso sulla funzione manageriale delle Aziende di Servizi Pubblici influendo sul loro livello di libertà, che può oscillare da una mera responsabilità operativa fino ad un pieno coinvolgimento nella definizione delle linee di indirizzo strategico di pertinenza della Pubblica Amministrazione.
Si configurano così tre diversi modelli (Mele, 1993):
Nell’ azienda periferica il management gode di un basso livello di autonomia gestionale svolgendo un ruolo prettamente tecnico-operativo. Ciò implica un ruolo strumentale dell’ azienda che, in un orizzonte temporale di breve termine, concentra tutti gli “sforzi” della gestione sul migliore utilizzo delle risorse assegnate per la realizzazione di obiettivi già prefissati.
La presenza di questa tipologia di azienda periferica oggi si è molto ridotta, sia attraverso il processo di devolution che per il riconoscimento dell’autonomia organizzativa e giuridica a molte aziende di servizi pubblici.
Nell’azienda adulta il management gode di un margine di discrezionalità più ampio, che è legato soprattutto alla responsabilità di perseguire performance capaci di realizzare adeguati livelli di efficienza ed efficacia dei servizi.
Nell’azienda evoluta, infine, il management gode del massimo livello di autonomia gestionale nell’individuare il processo di sviluppo dell’ azienda. Infatti, fermo restando le linee di indirizzo poste dalla Pubblica Amministrazione, l’azienda partecipa alla funzione di policy-making contribuendo attivamente alla definizione delle strategie di medio e lungo periodo. In questo caso, la componente politica e quella gestionale vengono poste in un’ ottica sinergica e complementare al fine di stimolare una visione comune e superare le conflittualità esistenti tra queste due componenti.
1. Le Aziende di servizi pubblici: origine e caratteristiche gestionali
2. La creazione del valore socioeconomico
3. Tipologie di gestione delle aziende di servizi pubblici
4. Il cambiamento nella gestione dei servizi pubblici
5. L'evoluzione dei sistemi di management
6. Il concetto di strategia ed i suoi elementi costitutivi
7. Gli strumenti della gestione strategica
8. Il concetto di produzione e le scelte produttive nelle aziende di servizi pubblici
9. La visione per processi e la costruzione di un processo
10. Le componenti dell'offerta delle aziende di servizi pubblici
11. L'orientamento alla qualità nei servizi pubblici e nella Pubblica Amministrazione
12. La progettazione delle indagini di customer satisfaction
Filosa Martone R., (2005, “La formulazione della strategia”, in Lezione di Economia e Gestione delle Aziende di Servizi Pubblici, CUEN, Napoli
Borgonovi E. (2000) Principi e sistemi aziendali per le amministrazioni pubbliche, Milano, EGEA
Cafferata R. (1989), La gestione strategica delle aziende pubbliche, F. Angeli, Milano
Chandler A. (1962), Strategy and Structures: Chapters in the History of the American Enterprise, MIT Press, Cambridge
Coda V. (1988), L'orientamento strategico dell'impresa, UTET, Torino
Grant R. (1999), L'analisi strategica per le decisioni aziendali, Mulino, Bologna, ed. orig. (1998) Contemporary Strategy Analysis. Concepts, Techniques, Applications, Blackwell, Oxford
Hofer C. W., Schendel D. (1978), Strategy Formulation: analytical conpets, West Publisching Company, St. Paul, Minnesota, tr. it. (1984) La formulazione della strategia aziendale, Franco Angeli, Milano
Mele R. (1993), Strategie e politiche di marketing nelle imprese di pubblici servizi, Cedam, Padova
Sicca L. (1998), La gestione strategica dell'impresa, Cedam, Padova