Approfondire, sia teoricamente che praticamente, la programmazione delle scelte finanziarie da parte dell’impresa e le analisi che deve effettuare il management per la loro corretta gestione.
Struttura della lezione:
L’applicazione qui presentata richiama argomenti che sono stati spiegati nelle lezioni 17, 18 e 19.
Si rimanda lo studente a quelle lezioni per gli approfondimenti teorici.
Il prospetto delle fonti e degli impieghi è costruito solitamente per periodi biennali o triennali e riporta l’andamento dei flussi finanziari con l’indicazione specifica degli usi e delle fonti di capitale.
Permette di valutare sia l’equilibrio fra fabbisogno finanziario e fonti di copertura, che l’omogeneità della struttura finanziaria.
Per redigere il prospetto fonti e impieghi di un dato anno si necessita di almeno 3 documenti:
Le fonti della gestione corrispondono al cash-flow finanziario (autofinanziamento) ed esprimono la capacità dell’impresa di generare nuove fonti tramite la sua gestione.
Il cash-flow finanziario si ottiene dal conto economico, sommando al risultato netto di esercizio le voci che, pur avendo avuto una manifestazione economica, non hanno dato luogo ad una manifestazione finanziaria (prevalentemente ammortamenti e accantonamenti).
Le altre voci del prospetto devono essere compilate confrontando due stati patrimoniali e valutando la variazione delle singole voci.
In generale una variazione in aumento delle attività o una variazione in riduzione delle passività genera un impiego di risorse finanziarie, mentre una variazione in riduzione delle attività o una variazione in aumento delle passività genera una fonte.
Fonti e impieghi si distinguono in correnti e non correnti in funzione della natura delle poste che variano.
Questo prospetto permette di determinare il saldo positivo o negativo derivante dalle operazioni connesse con l’esercizio.
Nel primo caso il prospetto indica la presenza di una disponibilità netta derivante dalle partite “correnti” di carattere commerciale-finanziario, nell’altro indica il sopravvenire di un fabbisogno netto.
Il piano di cassa permette di determinare il saldo monetario previsto e valutare la possibilità di coprire gli eventuali saldi negativi monetari o individuare più favorevoli opportunità di impiego a brevissimo termine dei mezzi liquidi disponibili.
Il saldo di fine periodo cassa e banche va confrontato con gli affidamenti bancari in essere
1. Il concetto di sistema aziendale
2. L'ambiente transazionale e competitivo
3. Le teorie sulle finalità imprenditoriali
4. La teoria degli stakeholder
5. Il ciclo direzionale: la funzione organizzativa
6. Il ciclo direzionale: la programmazione aziendale
7. Il ciclo direzionale: la conduzione delle risorse
8. Il ciclo direzionale: il controllo direzionale
10. Il posizionamento di mercato e l'analisi SWOT
12. Il marketing: la politica di prodotto
13. Il marketing: la politica di prezzo e la politica promozionale
14. Il marketing: la politica distributiva
15. La gestione della produzione
16. La logistica e le tecniche di gestione delle scorte
18. La scelta delle fonti di finanziamento e la leva finanziaria
19. Le tecniche per la valutazione dei progetti di investimento
S. Sciarelli – Elementi di Economia e Gestione delle Imprese, Cedam, 2008 cap.17, §7; cap.20 §2; appl. 8 (a cura di V. Della Corte).
R. Micera, V. Vecchi – Strumenti per la programmazione e il controllo delle decisioni d'impresa, Aracne, 2008, cap.IV.