Obiettivo
Comprendere le caratteristiche della domanda turistica e la sua evoluzione.
Argomenti
Motivazione = ciò che spinge l’individuo ad agire.
Comportamento = il succedersi di molteplici azioni, rivolte al soddisfacimento dei propri bisogni.
Le motivazioni del turista variano in relazione a:
La scelta della meta da parte del turista dipende da:
Gli stadi del processo di formazione della domanda:
Le motivazioni vanno dalla ricerca di svago e di piacere alla scoperta del significato e dell’autenticità dei luoghi.
La principale motivazione che spinge gli Italiani a praticare turismo sta nel piacere e nello svago e il mare rappresenta il tipo di vacanza preferito.
Categorie di motivazioni:
Quindi, si viaggia per soddisfare molteplici bisogni, come rigenerazione, integrazione sociale, evasione, comunicazione, libertà, autorealizzazione, felicità, curiosità ecc.
Le categorie sono utili per ricondurre questa vasta gamma di esigenze nel quadro di motivazioni generali.
Tra gli altri studiosi, Radzik seleziona quattro motivazioni (natura, cultura, divertimento e rapporti sociali) e COHEN distingue cinque generi di vacanza: ricreativo (svago); diversivo (fuga dalla routine); esperienziale (ricerca di esperienze autentiche); sperimentale (esperienze alternative); esistenziale (verso centri spirituali).
Vi sono località che, pur mantenendo inalterata nel tempo la capacità di attrazione, hanno subito notevoli trasformazioni (come le località alpine, la Costa Azzurra, la Florida), perché la percezione dei luoghi, il valore che si attribuisce ad essi e le preferenze dei viaggiatori sono cambiate.
Ad esempio, la Costa Azzurra era frequentata dalle classi più agiate soprattutto d’inverno per il clima mite. Soltanto dal 1850 anche sulle rive del Mediterraneo si sono sviluppate località balneari, che in realtà erano centri di soggiorno marino, dove i turisti impiegavano le giornate tra passeggiate e conversazioni in alberghi di lusso, anziché sulle spiagge. Anche in Grecia il turismo è cambiato nelle finalità e nelle destinazioni, come dimostra il più elevato numero di visitatori nelle località balneari piuttosto che in quelle culturali.
Il turismo lascia nell’anonimato siti che valgono più di altri molto noti e regolarmente frequentati, ma in compenso, talvolta, ne valorizza alcuni poco ospitali, se non addirittura “a rischio”. Questo spiega l’affermazione di Raffestin: “Nessun luogo è turistico, ma tutti possono diventarlo”.
DOMANDA = ricerca di località dotate di risorse idonee a soddisfare le esigenze del turista (presenze in una località scelta come meta del viaggio)
In base alla provenienza e alla destinazione geografica, la domanda si distingue in:
Interna – alimentata dai turisti della stessa Nazione in cui si trova la località ed è, dunque, relativa ai beni e ai servizi prodotti nello stesso paese e ivi consumati.
Esterna – sostenuta dagli stranieri che si recano in un paese diverso dal proprio per trascorrere le loro vacanze.
La domanda turistica è influenzata da:
La sua caratteristica fondamentale è rappresentata dalla stagionalità, per condizioni climatiche e periodi di ferie.
Il turismo di massa ha contribuito a rendere più complessa l’interpretazione del fenomeno: più la domanda cresce e più aumenta la sua eterogeneità. Infatti, mentre in passato i motivi prevalenti del viaggio erano essenzialmente di arricchimento culturale e spirituale, cura della persona, svago ecc., già da alcuni anni coesistono motivazioni diverse e che alimentano notevoli flussi.
La domanda è mutevole, segmentata e diversificata. Essa, inoltre, è particolarmente sensibile a fattori esogeni, come:
La domanda è condizionata, altresì, dalle caratteristiche strutturali e dalla dinamica della popolazione, come:
Tali fenomeni hanno prodotto notevoli trasformazioni delle motivazioni, delle esigenze e dei gusti dei turisti.
In sintesi, i fattori che influenzano la domanda turistica sono:
1. Oggetto di studio e metodi della geografia
2. Il problema ambientale nelle società contemporanee
3. L'organizzazione territoriale degli spazi agricoli
5. La produzione mineraria ed energetica
6. L'organizzazione territoriale dell'industria: teoria e fattori
7. Dalla localizzazione industriale alla competitività territoriale
8. Commercio e organizzazione dello spazio economico
9. Il settore terziario: natura e localizzazione dei servizi
10. Dinamica, distribuzione e mobilità territoriale della popolazione
11. Uso e struttura dello spazio urbano
12. Il processo evolutivo del turismo a scala internazionale
13. Caratteristiche e potenzialità delle risorse nelle loro implicazioni territoriali
14. Le risorse turistiche naturali e artificiali
15. Caratteri del comportamento turistico
17. La struttura degli spazi turistici
BENCARDINO F., PREZIOSO M., Geografia del turismo, Milano, McGraw-Hill, 2007.
DEWAILLY J-M, FLAMENT E., Geografia del turismo e delle attività ricreative, Bologna, CLUEB, 1993.
Altri riferimenti bibliografici:
FORMICA F., Lezioni di geografia del turismo, Napoli, Editrice Ferraro, 2006.
COHEN E., “Who is a torurist? A conceptual classification”, in Sociology Review, 22, 1974, pp. 527-553.
RAFFESTIN C., “Nature et culture du lieu touristique”, in Méditerranée, 3, pp.11-17.