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Francesca Sorrentini » 11.Uso e struttura dello spazio urbano


Articolazione della lezione

Obiettivo
Analizzare il fenomeno urbano per comprendere i processi di evoluzione e di trasformazione della città.

Argomenti

  • Definizione di città e differenze con l’ambiente rurale
  • Sviluppo della città
  • Controurbanizzazione e ciclo di vita delle città
  • Forme di urbanizzazione diffusa
  • Divisione sociale e funzionale dello spazio urbano

Definizione di città

Nodo di relazioni che coordina le attività e la vita di un territorio più o meno vasto, esercitando la sua influenza su insediamenti minori.

Distinzioni tra campagna e città:

  • aspetto esteriore;
  • presenza di funzioni;
  • funzioni di base e funzioni banali o interne;
  • moltiplicare urbano.

Il fenomeno urbano fino alla Rivoluzione industriale

Principali manifestazioni del fenomeno urbano fino alla Rivoluzione industriale:

  • città potamiche (Babilonia, Ninive, Ur e Tebe);
  • città dell’America precolombiana (Tikal, Chichen-Itza, Uxmal ecc.);
  • Grecia (Creta, Sparta e Atene);
  • Impero romano (Roma);
  • Africa (Timbuctù);
  • Colonie europee (Londra, Lisbona, Anversa, Amsterdam, Copenaghen, Venezia ecc).

Il fenomeno urbano dalla Rivoluzione industriale

Dall’epoca della Rivoluzione industriale le città ebbero una notevole spinta all’espansione, a causa di:

  • la Rivoluzione industriale richiedeva spazi sempre più ampi, non disponibili in città, per l’espansione delle fabbriche;
  • le minori necessità difensive e, anzi, l’affermarsi di una nuova logica militare basata sulla dispersione, piuttosto che sulla concentrazione degli obiettivi;
  • lo sviluppo dei trasporti (ferrovie e poi automobile) ha consentito spostamenti sempre più ampi e, dunque, di vivere e lavorare anche a distanze considerate lontane nell’età in cui i trasferimenti avvenivano a piedi o a cavallo.

Le città, pertanto, nell’espandersi abbattevano quasi sempre le antiche cerchie murarie ed inglobavano gli spazi rurali, cosicchè i confini tra le due realtà territoriali sono diventati molto sfumati sotto l’aspetto sia fisico che sociale.

1950 → il 29% della popolazione viveva in città (734 milioni in totale)
1990 → il 45% della popolazione viveva in città (2.390 milioni in totale)

1950 → a Londra e a New York vivevano rispettivamente più di 8 milioni abitanti;
1990 → in 20 città si contavano oltre 8 milioni abitanti (14 città appartenenti ai PVS e ai PSS).

Attualmente, i centri con oltre 5.000 abitanti accolgono il 45% della popolazione urbana.

Urbanizzazione

Indice di urbanizzazione = percentuale di popolazione che vive in ambienti urbani.
In particolare,

  • Belgio = 97%
  • Gran Bretagna = 90%
  • Paesi Bassi = 89%
  • Germania = 87%
  • Danimarca = 85%
  • Francia = 73%
  • Canada = 77%
  • Stati Uniti = 76%
  • Giappone = 78%
  • Australia = 86%
  • Nuova Zelanda = 85%
  • Thailandia = 20%
  • Laos = 22%
  • Uganda 11%
  • Kenya = 27%

Urbanizzazione (segue)

Siamo entrati in una fase in cui la popolazione rurale resterà quasi stazionaria nei PS e nei PVS, mentre l’83% della crescita demografica mondiale avverrà nelle aree urbane dei PVS o PSS.
Ma, poiché i tassi di crescita naturale della popolazione rurale sono più elevati di quelli della popolazione urbana, l’incremento di quest’ultima è alimentata sia dalla crescita naturale sia dall’immigrazione dalle aree rurali.

Cause della crescita della popolazione urbana nei PVS e PSS:

  1. i redditi dell’agricoltura crescono molto meno rapidamente di quelli delle altre attività (in alcuni casi ci si sposta per motivi di sopravvivenza);
  2. modelli di vita più attraenti (maggiori opportunità professionali e di miglioramento sociale, elevati consumi, maggiori comodità, divertimenti ecc.).

Il gigantismo urbano

  • La gran parte delle città con oltre 1 milione di abitanti si concentra nella fascia temperata e in quella tropicale dell’emisfero Nord.
  • Nell’emisfero Nord la distribuzione delle grandi città non è regolare.
  • Nell’emisfero Sud il gigantismo urbano è un fenomeno quasi esclusivamente costiero, a causa della storica dipendenza economica del Sud del mondo rispetto al Nord sviluppato.

Il gigantismo urbano dipende da:

  • caratteristiche demografiche complessive (alta densità e/o tassi di crescita, come ad esempio Europa e Giappone);
  • livello di sviluppo economico (ad esempio, Europa, Giappone e America anglosassone);
  • antichità del popolamento e della civiltà urbana (ad esempio, Europa, Giappone, Vicino e Medio Oriente).

Conseguenze del gigantismo urbano:

  • traffico,
  • approvvigionamento idrico,
  • inquinamento dell’aria,
  • sviluppo della criminalità.

Nuova città, nuova campagna

I termini urbano e urbanizzazione, in senso stretto, indicano entrambi concentrazione di popolazione (idea di città), ma hanno significati diversi.

Infatti, la città è un modo di vivere, lavorare, pensare, costruire l’ambiente, avere rapporti con gli altri, creare bisogni e desideri.

Urbanizzazione, in un’accezione più ampia, consiste nella diffusione dello stile di vita urbano anche in quegli ambiti territoriali che presentano caratteri fisici diversi.
Le caratteristiche socioeconomiche, un tempo esclusive o tipiche della città, si banalizzano, cioè sono alla portata di tutti, a prescindere dalla località.

Nuova città, nuova campagna (segue)

La campagna, intesa come genere di vita, tende a scomparire.

Dagli ambiti urbani centrali verso quelli rurali, si osserva:

  • rarefazione degli edifici,
  • semplice differenza di densità,

ma, occupazioni; modi di vita; stili architettonici; uso del suolo;

sono uguali a quelli delle periferie urbane (Territorio rurbano o periurbano).

Il processo di banalizzazione e di diffusione non riguarda tutti gli aspetti della vita urbana, ma solo quelli più comuni.
I nuclei delle città concentrano le funzioni di eccellenza e di rarità, che tendono ad accentuarsi.

Controurbanizzazione

Controurbanizzazione (B.J.L. Berry)
Processo di deconcentrazione della popolazione urbana, che implica il passaggio da una fase di maggiore concentrazione a un’altra di minore entità.

Secondo Fielding (1982), le città più grandi crescono meno, in valore percentuale, a causa dei movimenti migratori, a differenza dei centri più piccoli i cui tassi migratori sono elevati.

Ciclo di vita della città

Il fenomeno della deconcentrazione urbana è stato studiato sia a scala nazionale (controurbanizzazione) sia a quella delle singole agglomerazioni, con la
Teoria del ciclo di vita della città
Fasi:

  • urbanizzazione,
  • suburbanizzazione,
  • disurbanizzazione,
  • riurbanizzazione.

L’urbanizzazione si evidenzia con la crescita sostenuta della città centrale (nucleo), poi, con la suburbanizzazione, si manifesta l’espansione urbana in forme diffuse attorno alla città compatta, cioè il centro registra tassi di crescita decrescenti, mentre la corona di municipalità suburbane (anello) cresce in popolazione.
Nella fase di disurbanizzazione sia il centro che la corona perdono popolazione, mentre con la riurbanizzazione, il centro registra per primo una ripresa demografica (pur con tassi ancora negativi), seguito qualche tempo dopo dalla corona.

Controurbanizzazione

Il processo di controurbanizzazione in Italia.

  • Anni Cinquanta e Sessanta – decentramento produttivo (espansione delle aree del triangolo industriale; formazione della megalopoli padana; processi di inurbamento e di urbanizzazione dei litorali)
  • Anni Settanta e Ottanta – diffusione terziaria.
  • Poi diffusione del fenomeno urbano, a causa delle esternalità urbane e della “indifferenza” localizzativa delle imprese, cioè dematerializzazione della produzione e nuovo assetto economico-produttivo e territoriale della città.

Divisione sociale e funzionale dello spazio urbano

Città antiche: nessuna distinzione tra luogo di residenza e luogo di lavoro → città interclassista.

Città industriale: organismo più articolato, perché si osserva la progressiva differenziazione sociale tra il centro, dove risiedono le classi più agiate, e gli ambiti periferici.

Generalmente, l’articolazione delle città in zone funzionali segue un modello per fasce concentriche, ciascuna con precise caratteristiche:

a) CBD (Central Business District);
b) zona di transizione;
c) abitazioni del ceto medio;
d) residenze migliori;
e) pendolari.

Poiché non tutte le città seguono questo modello, sono stati introdotti nuovi approcci teorici, come quello per settori e quello per nuclei.

Modelli strutturali dello spazio urbano. Fonte: Formica, p. 441

Modelli strutturali dello spazio urbano. Fonte: Formica, p. 441


Gentrification

I mutamenti della struttura occupazionale della città centrale provocano continui scambi di popolazione tra il centro e gli ambiti urbani posti a corona → cambiamento nella struttura sociale e residenziale.

GENTRIFICATION (NOBILITAZIONE)

Processo di gentrification delle aree interne (inner city) e di quelle centrali (downtown). I posti di lavoro a forte obsolescenza e a più basso reddito scompaiono oppure “filtrano” verso le zone più esterne, interessando sia l’industria sia i servizi tradizionali.

  • Sostituzione delle attività produttive e delle occupazioni tradizionali con quelle più innovative e concentrate in un terziario avanzato, che impiega addetti a più alto reddito.

Gentrification (segue)

Conseguenze:

  • incremento di una nuova e diversa domanda residenziale nella inner city;
  • incremento di volumetrie per attività ad alto reddito nella downtown;
  • allontanamento delle famiglie e delle attività a reddito più basso dal centro verso la periferia;
  • se il rinnovo urbano, effetto della “nobilitazione”, assume una forma matura e completa, anche i centri esterni cresceranno sia quantitativamente (aumento della popolazione) sia qualitativamente (incremento e miglioramento dei servizi);
  • con la controurbanizzazione i centri esterni perdono la funzione di “dormitori” → restringimento dei flussi pendolari interni all’area metropolitana.

La tendenza all’interazione spaziale

Interazione spaziale
L’insieme delle relazioni che si stabiliscono tra i centri abitati di una regione generando flussi materiali (persone, merci) ed immateriali (prodotti del pensiero ed utilizzano sistemi sofisticati).

Centralità
Ruolo della città nel campo dell’offerta dei servizi, relativamente al territorio circostante.

Nodalità
Ruolo globale che la città svolge nelle relazioni tra la regione in cui essa sorge e gli spazi esterni, siano essi nazionali o internazionali.

L’urbanizzazione diffusa

Esplosione urbana
Crescita smisurata e veloce della città con la conseguente espansione degli insediamenti nel territorio circostante.

Implosione
Avvicinamento reciproco tra le città di una determinata regione, le quali tendono ad integrarsi.

Espansione urbana

  • Disseminazione
  • Propagginazione
  • Cattura
  • Gemmazione

Forme di urbanizzazione diffusa

Conurbazione
Città cresciute contemporaneamente lungo una stessa direttrice.

Agglomerazione
Costellazione urbana formata da una grande città costellata da centri satelliti, cioè strettamente collegati ad essa.

Area metropolitana
Comprende una o più agglomerazioni o conurbazioni insieme con i centri minori, legati tra loro da rapporti funzionali.

Megalopoli
Insieme di varie agglomerazioni o aree metropolitane, connesse tra loro da intensi legami economici.

I materiali di supporto della lezione

FORMICA C., Lo spazio geoeconomico. Strutture e problemi, Torino, UTET, 1999.

Altri riferimenti bibliografici:

AMATO V., VARALDO R., LAZZERONI M. (a cura di), La città nell'era della conoscenza e dell'innovazione, Milano, franco Angeli, 2006.

CORI B., CORNA PELLEGRINI G. ET AL., Geografia urbana, Torino, UTET Libreria, 1993.

SASSEN S., Le città globali, Torino, UTET Libreria, 1993.

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Progetto "Campus Virtuale" dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, realizzato con il cofinanziamento dell'Unione europea. Asse V - Società dell'informazione - Obiettivo Operativo 5.1 e-Government ed e-Inclusion

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