Nel linguaggio corrente i termini confine e frontiera spesso sono usati come sinonimi pur essendo espressione di concetti differenti.
Per il mondo classico il confine è costituito da un solco (fondazione di Roma) tracciato da un aratro per dividere la campagna dalla città. Tale concetto ha acquistato nel tempo il significato di componente duraturo del territorio nato in seguito a più circostanze:
Il termine frontiera deriva da fronte, cioè ciò che sta innanzi, essa è costituita da una fascia più o meno larga la cui allocazione è la risultante dei rapporti tra le parti.
Oggi, per definizione il confine è una fascia di territorio su cui gli stati confinanti non esercitano la sovranità. Il Confine è una linea o una zona? Il Confine è elemento di separazione oppure un tramite di congiunzione? Quali sono stati nei secoli i suoi ruoli caratteristici?
Il Vallo di Adriano. Fonte: Solo travel
Per le popolazioni nomade:
Confine → funzionale alla sopravvivenza
fascia di isolamento
→ trova sostanza nell’elemento umano, quindi è mutevole
Per le popolazioni sedentarie assume ruoli cangianti nel tempo.
Nelle prime grandi civiltà (assira, nilotica, greca, romana, etc.):
Confine → funzione territoriale (contiene le risorse)
→ si materializza in valla e limes fortificati
→ assume rilevanza giuridica (delimita la proprietà)
→ segna il senso di appartenenza alla comunità
Sotto Augusto e Tiberio, il limes si avvicinò al concetto di confine e stava ad indicare la strada militare protesa nel barbaricum in direzione grosso modo perpendicolare al confine. Con Dicleziano e Traiano prevalse la nozione di frontiera, intesa come la strada lungo il confine fortificato, posta all’interno della Provincia per spostare le truppe a difesa del territorio romano.
Con l’affermazione dei grandi imperi, quello Romano in particolare, il confine assume un ruolo militare, cioè di difesa dagli attacchi dei nemici e dalla predazione delle risorse.
Fonte: Wikimedia
Col Medioevo il confine perde la sua funzione territoriale a vantaggio di quella personale, in quanto il re o l’imperatore esercita la sovranità sugli individui (e non sul territorio contenitore di uomini), mediante un rapporto personale. Infatti, questi ultimi erano legati a lui dal vincolo dell’obbedienza in cambio di protezione. L’autorità giurisdizionale era delegata ai suoi vassalli, anch’essi sottoposti all’obbligo dell’obbedienza, in cambio della gestione del potere locale.
Il Confine si connota di una forte valenza geopolitica con l’affermarsi dello Stato moderno ed in particolare dello Stato-Nazione, quando:
Nel tempo, il Confine assume ruoli e funzioni diversi:
Nella figura a lato: Jean-Jacques Russeau (1712-1778).
La storia dei confini di molte aree di antico popolamento è la risultante di due istanze, spesso contrastanti, e cioè la tendenza:
Secondo la moderna tendenza della Geografia Politica, il confine dovrebbe separare culture differenti e tutelare le unità funzionali (Fiume Reno, Valli interne ecc.), mai dividere interessi e culture comuni. Per modificare una linea di confine o per tracciarne una nuova occorre un accordo tra gli Stati interessati, sancito da un trattato internazionale che vincola gli stessi al suo rispetto [Trattato di Todesillas(1494), Trattati di Westfalia (1648), Trattato di Versailles (1919)].
Il sistema di Stati, che convenzionalmente si fa risalire al trattato di Vestfalia (1648) e che è stato successivamente esteso al Mondo in seguito alla varie forme di colonizzazione, si basa su confini che nascono da differenti presupposti empici, funzionali, sociali ecc. i quali danno origine a diverse classificazioni. Tra queste ultime, le più importanti sono due, quella genetica (Hartshorne, 1936, pp. 56-57) e quella tipologica (Bonora,2007, 47).
Classificazione in base ai rapporto con le fattezze più evidenti della Terra alle forme di popolamento
I confini montani sono quelli tracciati prendendo come riferimento le vette delle montagne oppure la linea di cresta o ancora lo spartiacque dei bacini imbriferi.
Circa le acque interne, gli Uomini hanno appoggiato i confine a importanti elementi naturali, fiumi, laghi, mari interni. Il confine fluviale è posto sulla linea di massima profondità o lungo la sua mediana o su una delle due sponde o sulla linea di massima velocità della corrente. Il confine dei laghi è posto lungo la linea mediana e presuppone la divisione delle acque in parti uguali.
Essendo spazi non abitati, la fissazione dei confini sulle acque marine ed oceaniche deve tener conto di alcune premesse e cioè:
Il principio della libertà dei mari fu affermato per la prima volta nel 1609, ma fu definitivamente consacrato nei 14 punti di Woodrow Wilson.
Le acque territoriali sono costituite da quella porzione di mare antistante la linea di costa o linea di base si cui gli Stati rivieraschi esercitano la sovranità. La sua ampiezza varia in base agli accordi internazionali. Originariamente fissato in base al “tiro di cannone” (3 miglia) oggi, pur con qualche eccezione, si estende per 12 miglia marine (1852 m) dalla costa.
Secondo il Grovalet (1930) il confine aereo è determinato dalla colonna d’aria nella quale lo Stato sottostante può esercitare il controllo nei confronti di terzi. Pertanto, lo spazio aereo è costituito dal volume generato da un cono di rivoluzione che ha come vertice il centro di gravità della Terra e per direttrice la linea di confine terrestre.
Lo spazio aereo italiano e le area di competenza per il suo controllo. Fonte: Enav
Il confine etnico è tracciato in base alla vita sociale di un gruppo partendo dal comportamento e dalle relazioni sociali. Il confine, quindi, altro non è che l’insieme dei criteri che determinano l’appartenenza e l’esclusione ad un dato gruppo etnico. La definizione dei confini avviene in seguito a differenze “oggettive” non solo sulla qualità o sulla rilevanza per la definizione, bensì sull’importanza che il gruppo stesso attribuisce a determinate differenze. Il concetto di confine non è quindi da considerarsi un’alternativa alle definizioni di etnicità che si rifanno ad attributi comuni dei membri dei gruppi, bensì un necessario completamento al fine di sottolineare l’importanza della costruzione sociale nello sviluppo dell’identità etnica e dei rapporti interetnici. Tale concezione pone il gruppo in una posizione dinamica rispetto alla sua cultura: infatti, la maggior parte dei contenuti culturali che si associano ad una data popolazione non coincide con i suoi confini; i contenuti culturali infatti possono variare, mutare, venire trasmessi ed essere acquisiti senza che vi sia alcuna relazione con il mantenimento dei confini del gruppo etnico.
I Principali gruppi etnici nel mondo. Fonte: Catalepton
Il confine geometrico o artificiale è quello tracciato dall’Uomo per comodità operativa e per semplicità. In via generale, esso si appoggia ad archi di meridiani o di paralleli oppure è rappresentati o da linee tra punti cospicui o rilevanti della superficie terrestre.
2. La Genesi
3. Geografia politica e Geopolitica nei secoli XIX e XX
4. Il nuovo ordine mondiale: da Yalta (1945) a Berlino (1989)
7. Usa and the new player: BRIC
8. Lo Stato
10. Federalismo e Stato Federale
11. Il confine
12. Il Popolo
G. Lizza, Geopolitica, itinerari del potere, Novara De Agostini, 2008, pp. 232 – 278