Le memorie hanno un ruolo fondamentale nell’elaboratore senza di esse non è possibile utilizzare il modello di von Neumann in quanto il processore (CPU) preleva dalle memorie programmi e dati memorizzati in esse. Un programma per essere eseguito deve essere necessariamente memorizzato in memoria centrale. Successivamente le istruzioni del programma sono trasferite una alla volta dalla memoria centrale al processore per essere eseguite. Anche i dati eventualmente necessari per l’esecuzione di un’istruzione devono essere memorizzati nella memoria centrale e trasferiti nei registri di lavoro della CPU.
Possiamo classificare le memorie in due classi in base a varie caratteristiche:
Per gestire le due classi prevale il principio della minima occupazione della memoria centrale.
Come è illustrato nella figura a lato i programmi vengono inseriti nella Memoria centrale solo quando è necessario prcedere alla loro esecuizione (in alto nella figura).
Così pure per i dati essi vengono trasferiti dalla memoria secondaria solo al bisogno (al centro della figura).
Inoltre per non occupare troppa memoria centrale è anche possibile registrare invece che tutto un programma, “pezzi” di programma (qualora sia un programma segmentato) solo al bisogno (in basso nella figura).
Inoltre è stata messa a punto una opportuna strategia che ha sempre per obiettivo la minima occupazione della memoria centrale:
La memoria centrale è un insieme di celle, costituite da un numero fisso di bit (minimo 8 Bit) individuabile tramite il suo indirizzo.
La memoria centrale conserva le informazioni solo se il computer è in funzione cioè è volatile. La tecnologia più utilizzata è la DRAM (Dynamic RAM). Con questa tecnologia la memoria conserva i dati per un periodo molto breve e deve essere aggiornata centinaia di volte al secondo (operazione di refreshing).
La memoria centrale è un insieme di celle o registri, costituite da un numero fisso di bit (da 8=1 byte a 64 bit= 8 byte)
Ogni cella (locazione di memoria) è singolarmente individuabile tramite il suo indirizzo e corrisponde ad una parola (word) di memoria. Il numero massimo di locazioni indirizzabili è detto capacità della memoria.
Le memorie cache (figura a lato) affiancano la memoria centrale allo scopo di migliorare le prestazioni del sistema in termini di velocità. Sono caratterizzate da elevate prestazioni in termini di velocità.
La memoria cache può essere realizzata tramite un collegamento alla CPU (cache esterna detta anche cache di secondo livello o cache L2).
Per aumentare ulteriormente le prestazioni una parte della cache può essere integrata nel chip del microprocessore (cache interna o L1).
Le memorie “cache” sia interna (L1) che esterna (L2) hanno lo scopo di velocizzare il trasferimento dei dati dalla memoria principale (di tipo RAM) al processore.
Con memoria virtuale si intende un ampliamento fittizio della Memoria principale facendo uso della memoria su disco.
Questa tecnica consente, anche se con prestazioni ridotte del Sistema, la disponibilità di una memoria più ampia rispetto a quella della sola Memoria principale.
Se la memoria centrale non è in grado di contenere tutti i programmi ed i dati necessari si può ricorrere ad una tecnica che permette di simulare la presenza di una memoria più ampia di quella effettivamente presente, con la gestione della memoria virtuale. Questa tecnica permette di considerare una memoria centrale estesa che si avvale della memoria centrale vera e propria (RAM) e di specifiche aree di memorizzazione su disco.
In merito alla velocità e capacità le DRAM sono più lente ma hanno più capacità, le SDRAM sono più veloci di DRAM e le SRAM sono più veloci ma possiedono meno capacità.
Le memorie ROM (Read only memory) sono memorie su cui è possibile leggere ma non scrivere: si dicono a Solo lettura.
Ovviamente sono state scritte una sola volta ed è possibile leggerele un numero infinito di volte.
Sono usate per:
Le caratteristiche della memoria pincipale sono nella:
Parametri di valutazione della memoria centrale sono:
Le TECNOLOGIE attuali sono: magnetica, ottica, elettronica,magneto-ottica
CARATTERISTICHE:
Le memorie secondarie sono:
Vengono date alcune definizioni necessarie alla registrazione dei dati sui Supporti.
Definizione di supporto: Mezzo su cui sono registrati i dati
Esempio: supporto magnetico (disco)
Campo
Definizione di campo: Parte del supporto associata ad un attributo
Esempio:
Densità -> Numero di caratteri/area unitaria
Capacità -> Numero totale di caratteri sul supporto
Tempo di accesso necessario ad effettuare una operazione di lettura/scrittura
Record fisico: Insieme dei campi letti o scritti da/su un supporto con un’unica operazione.
Si parla di record fisico quando ci si riferisce alla quantità strutturata di byte, oggetto di una singola operazione di lettura o scrittura su memoria di massa, effettuata dal sistema operativo; le caratteristiche del record fisico non sono determinate dall’utente, ma dal sistema operativo e dal tipo del supporto di memoria.
Record logico: insieme dei campi riferiti allo stesso soggetto ma residenti su vari supporti
Si parla di record logico con riferimento ad un insieme di informazioni riferito ad un unico soggetto. Per esempio in un archivio anagrafico della cittadinanza, un recordo logico è costituito dall’insieme dei dati di un singolo cittadino (nome, cognome, sesso, data di nascita, residenza, etc.) ognuno di questi dati viene memorizzato in un campo del record; ciascun campo è caratterizzato dal suo nome, dal tipo di dati che è destinato a contenere e dallo spazio che gli viene riservato in memoria. Le caratteristiche del record logico sono quindi determinate in fase di progetto, per rispondere ai fabbisogni informativi degli utilizzatori.
Organizzazione di tipo sequenziale:
i record (con i relativi identici campi) sono registrati in successione.
Organizzazione di tipo Indexed Sequential (sequenziale con indici):
i record sono sempre registrati sequenzialmente ma possiedono un campo che viene dichiarato “chiave” del record. Inoltre, viene generato un file, il file degli indici, dove si ritrova la “chiave” associata alla posizione del record dove si trova la stessa chiave.
Organizzazione di tipo “casuale”:
i record sono registrati e ricercati sulla base di una “relazione” che lega il campo chiave con la posizione del record nel file.
Ovviamente un aspetto correlato all’organizzazione in fase di scrittura, è quello della ricerca e lettura di uno specifico record precedentemente memorizzato, si parla in tal caso di tecniche di accesso ai dati. In corrispondenza delle organizzazioni esistono tre tipi di
Nella tecnica di accesso sequenziale si accede al record richiesto, dopo aver esaminato tutti i precedenti. Si attua cioè una scansione in sequenza fino ad arrivare al record ricercato.
Nella tecnica sequenziale con chiave, si cerca il valore della chiave nel file degli indici e si preleva in corrispondenza, la posizione del record. Il reperimento del singolo record risulta più veloce, in quanto la ricerca nel file degli indici è più rapida che nei file dei dati.
Nella tecnica di accesso diretto si applica all’informazione richiesta un algoritmo che consente di determinare la posizione del record sul supporto di memoria.
Dischi magnetici
Dischi ottici
INTERFACCIA SCSI (Small Computer Standard Interface)
I nastri sono ricoperti da uno strato di materiale magnetico. Ogni punto può essere magnetizzato con polarità Nord o Sud (frecce in figura) a cui si può associare un valore 0 o 1, successivamente rilevabile con una testina di lettura.
Interfaccia parallela (Centronics) o seriale
Gli standard o insieme di regole di interfacciamento definiscono le caratteristiche fisiche, elettriche e logiche dell’interfacciamento:
DMA: modalità di accesso diretto alla memoria e relativo controllore per trasferimento diretto dei dati tra periferiche e memoria (controllore di DMA).
Le periferiche sono dispositivi che ci permettono di interagire con l’elaboratore.
1. Introduzione all'informatica
2. Le principali strutture dei dati
4. Hardware: gli elementi fondamentali dell'architettura di un elaboratore elettronico.
5. Le memorie, organizzazione dei dati e interfacce
6. La gestione delle memorie, indicatori di prestazioni e tassonomia dei computer
7. Software di sistema e applicativo
8. Sistemi informatici e modelli di database
9. Le forme normali e l'algebra relazionale
10. Lo sviluppo del software in azienda
12. La trasmissione dei dati e reti