questa lezione ha lo scopo di riflettere su come gli studenti possono organizzare il proprio apprendimento dell’ Organizzazione Aziendale.
Articolazione della lezione
Nella definizione del metodo di studio, gli studenti devono ricordare che nel nostro ordinamento degli studi la frequenza dei corsi non è “obbligatoria”, ma è una scelta legata alle esigenze di apprendimento che variano da persona a persona.
Il materiale didattico di questo corso:
Pertanto:
Come si dirà nella lezione 2, in questo corso lavoreremo sulla dimensione “adulta” dell’apprendimento degli studenti universitari.
Pertanto:
Quali obiettivi di apprendimento ?
Come conseguire questi obiettivi ?
L’apprendimento dell’Organizzazione Aziendale richiede una serie di esercizi, come avviene in una palestra intellettuale.
Ecco, allora, come si articolerà la nostra didattica:
Gli studenti che intendono seguire i corsi, non si limiteranno dunque al ruolo passivo di “estensori di appunti”. Dovranno invece intervenire nel corso delle lezioni, portando i propri dubbi emersi durante lo studio dei testi, proporre approfondimenti tematici per seminari, contribuire ai lavori di gruppo, proporre propri esempi, diversi da quelli dei libri, richiamare le proprie esperienze nelle organizzazioni al servizio del proprio apprendimento, essere costanti nella lettura dei giornali quotidiani.
Seguire il corso di Organizzazione Aziendale significa innanzitutto partecipare.
Gli esami sono il momento di verifica dell’apprendimento ed assumono rilevanza dal punto di vista della “nostra azione organizzativa”: noi, in quanto organizzazione con un nostro sistema di regole rappresentiamo – hic et nunc – un buon esempio di ciò che accade nelle organizzazioni formali che si incontreranno fuori delle mura protette dei nostri atenei.
Il momento dell’esame è l’ultima fase della nostra “palestra”, ma anche la prima fase del “dopo-esame” in cui ciascuno potrà e dovrà dimostrare di sapersi muovere nelle organizzazioni, una volta concluso lo studio della materia. La valutazione del docente sarà quindi basata sull’accertamento di queste abilità .
Ancora sugli esami…
I momenti di verifica si differenziano a seconda della tipologia di studenti (vedere slide successive).
In particolare:
Esami per gli studenti che frequentano il corso: cosa è la prova intracorso?
Alla fine del primo modulo (35 ore circa) è prevista una prova scritta che consiste in 3 domande aperte che hanno ad oggetto sia contenuti condivisi durante le lezioni sia le modalità di una reale esperienza di partecipazione.
Pertanto:
Esami per gli studenti che frequentano e vogliono conseguire 5 crediti
Gli studenti triennali che frequentano e sostengono l’esame su un solo modulo (5 crediti) devono sostenere solo un esame scritto, che coincide con la prova intracorso.
Gli studenti che, valutata la propria preparazione, scelgono di consegnare il compito senza ritirarsi, dopo avere ricevuto il compito corretto con il relativo voto dovranno accettarlo come definitivo.
Pertanto:
Esami per gli studenti che frequentano e vogliono conseguire 10 crediti
Gli studenti triennali che dopo avere frequentato le lezioni sostengono l’esame su due moduli (10 crediti) ed hanno già svolto la prova intracorso (i primi 5 crediti) dovranno completare l’esame con una prova orale che avrà ad oggetto sia i contenuti del primo modulo (su cui già è stata svolta la prova scritta), sia quelli del secondo modulo.
Il voto finale risulterà quindi da una sintesi di scritto ed orale e si può discostare di max 2 punti a salire o scendere rispetto ai risultati dello scritto intracorso.
Esami per gli studenti che NON frequentano e vogliono conseguire 5 crediti
Gli studenti che non seguono il corso e che devono sostenere l’esame su 1 modulo (5 crediti) sosterranno solo una prova scritta. Non è quindi previsto l’orale.
Una volta valutata la propria preparazione, se lo studente sceglie di consegnare il compito senza ritirarsi, dopo avere ricevuto il voto dovrà accettarlo come definitivo.
E’ naturalmente previsto – qualora lo studente lo desideri e lo richieda – che i contenuti della prova vengano discussi con il docente come ulteriore momento di riflessione e di apprendimento.
Si ribadisce anche che chi non potesse seguire le lezioni, può naturalmente superare con pieno successo l’esame finale poiché il nostro ordinamento degli studi non prevede l’obbligo di frequenza.
L’unica differenza rispetto alla prova d’esame sostenuta da chi ha frequentato risiede nei contenuti che non terranno conto di quanto trattato in aula.
Esami per gli studenti della Laurea Magistrale
Gli studenti della Laurea Magistrale dovranno sostenere sia lo scritto, sia l’orale, qualunque sia il proprio piano di studi o scelta di corso di laurea. Sia che scelgano di seguire le lezioni che di studiare senza frequenza.
Anche in questo caso, va chiarito che chi non potesse seguire le lezioni, può naturalmente superare con pieno successo l’esame finale poiché il nostro ordinamento degli studi non prevede l’obbligo di frequenza.
L’unica differenza rispetto alla prova d’esame sostenuta da chi ha frequentato risiede nei contenuti che non terranno conto di quanto trattato in aula.
Programma di Organizzazione Aziendale A.A.: 2009-2010 (10 cfu)
Il programma si compone dei seguenti testi e articoli:
1. Mecurio R., Martinez M., Moschera L. (2000), Le imprese di trasporto ferroviario in Europa: pressioni istituzionali e nuove forme organizzative, in Maggi B. (a cura di ), Le sfide organizzative di fine secolo ed inizio secolo. Tra postfordismo e regolazione. Etas, Milano
2. Gubitta P. (2006). Assetti Organizzativi e Collaborazioni tra Imprese. Uno studio sulle PMI familiari del Veneto, in Mercurio R. (a cura di), Organizzazione, regolazione e competitività , McGraw-Hill, Milano
3. Albano V. Barbini F.M., D’Atri A. (2006). La regolazione ai confini dell’organizzazione. Outsourcing e regolazione nella P.A. in Mercurio R. (a cura di), Organizzazione, regolazione e competitività , McGraw-Hill, Milano.
4. Compagno C., Pittino D., Visintin F. (2006). Le operazioni di fusione e acquisizione come strategia di crescita delle PMI. Implicazioni per la politica industriale. in Mercurio R. (a cura di), Organizzazione, regolazione e competitività , McGraw-Hill, Milano.
5. Denicolai S., Previtali P. (2006). Mantenere e riparare per Competer. Network management come strumento di competitività . in Mercurio R. (a cura di), Organizzazione, regolazione e competitività , McGraw-Hill, Milano.
A questi articoli vanno aggiunti entrambe i testi consigliati in precedenza.
Programma di Organizzazione Aziendale A.A. : 2009-2010 (5 cfu)
de Vita, P., Mercurio, R., Testa, F. (a cura di) (2007). Organizzazione Aziendale: assetto e meccanismi di relazione, Torino, Giappichelli.
Programma di Organizzazione Aziendale A.A.: 2009-2010 (sia 10 cfu, sia 5 cfu)
Per chi opta di seguire il corso, oltre ai testi indicati nelle slide precedenti, vanno studiati tutti i materiali discussi e condivisi in aula e distribuiti nel corso delle lezioni, secondo le logiche dell’apprendimento individuale ed organizzativo indicato nella prossima lezione 2.
Al fine di rapportare gli studi teorici al mondo della realtà sensibile,
è parte integrante del programma del corso di organizzazione aziendale
la lettura, ogni giorno, di almeno 1 quotidiano a scelta tra i tre seguenti:
1) Il Sole 24 Ore
2) Corriere della Sera
3) La Repubblica
… nel corso delle lezioni ed alle prove d’esame (definitivo “momento di verifica” dell’apprendimento degli studenti) verrà richiesto di fare esplicito riferimento ad esempi di organizzazioni discusse durante le lezioni, anche (ma non solo) tratti dalla stampa quotidiana.
Utile o dilettevole ? Leggere il giornale on line è utile…, ma andare tutte le mattine in edicola ed acquistare una copia cartacea è dilettevole !
In proposito, così ci insegna Friedrich Hegel: «Il giornale è la preghiera del mattino dell’uomo moderno».
Durante il corso è oppurtuno consultare delle riviste internazionali.
Tutti gli studenti iscritti hanno un account unina.it del cds che consente loro di accedere ai database per consultare alcune riviste nazionali ed internazionali.
Ciascuno studente ha il diritto e dovere di utilizzare le strutture della “nostra organizzazione/Ateneo”, anche allo scopo di accedere a tutte le banche dati cui siamo abbonati.
L’abilitazione a questi servizi è parte integrante del percorso di apprendimento in Organizzazione Aziendale: durante le lezioni, infatti, faremo ricerche bibliografiche ad hoc, allo scopo di approfondire gli specifici argomenti trattati.
lunedì ore 10,10 – 12,00 aula A2
martedì ore 10,10 – 12,00 aula A2
giovedì 10,10 – 12,00 aula A2
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dott.ssa Alessia Berni: aleberni@nina.it
dott. Paolo Canonico: canonico@unina.it
dott.ssa Maria Vittoria Cicellin: mariavittoria.cicellin@unina.it
dott.ssa Caterina Galdiero: caterina.galdiero@unina.it
dott. Mario Pezzillo Iacono: mapezzil@unina.it
nei seguenti orari di ricevimento studenti: martedì e venerdì ore 11-13 studio n. 2 (dipartimento di Economia Aziendale), piano terra.
Nella prossima lezione si discuterà di apprendimento individuale ed organizzativo per approfondire il ruolo dello studente universitario di Organizzazione Aziendale, a partire dalla differenza tra pedagogia che interessa i bambini ed andragogia che interessa gli adulti in apprendimento.
1. Guida all'apprendimento del corso di Organizzazione Aziendaleâ€...
2. Apprendimento negli adulti: problema individuale ed organizzati...
3. Guida alla lettura del libro
4. L'attore individuo: assetto e meccanismi di relazione parte pri...
5. L'attore individuo: assetto e meccanismi di relazione parte sec...
7. Dall'attore individuo all'attore gruppo. Approccio psicoanaliti...
8. I livelli dell'attore: il gruppo. Aspetti definitori
9. I livelli dell'attore: il gruppo. Analisi dell'assetto
10. I livelli dell'attore: il gruppo. Variabili dell'assetto
11. I livelli dell'attore: il gruppo. I meccanismi di relazione
12. Perché l'organizzazione? Cenni all'approccio dei costi di tran...
13. Attore-azienda. Infrastruttura
14. Attore azienda. La sociostruttura
15. Attore-azienda. La sociostruttura: archetipi
16. Attore-azienda. La sociostruttura: gli organigrammi
17. Dalla sociostruttura alla sovrastruttura
18. La sovrastruttura: i concetti di cultura
19. Sovrastruttura. Una formula di chiusura
Standing Conference on Organizational Symbolism