Vai alla Home Page About me Courseware Federica Living Library Federica Federica Podstudio Virtual Campus 3D La Corte in Rete
 
Il Corso Le lezioni del Corso La Cattedra
 
Materiali di approfondimento Risorse Web Il Podcast di questa lezione

Luigi Maria Sicca » 9.I livelli dell'attore: il gruppo. Analisi dell'assetto


Obiettivi della lezione

analizzare i gruppi formali che caratterizzano l’agire, in termini di assetto e meccanismi di relazione. Nello specifico si introdurranno le prime due dimensioni dell’assetto del gruppo: la formalizzazione e la durata del gruppo.


Articolazione della lezione

  1. i gruppi formali assetto: e meccanismi di relazione;
  2. assetto dell’attore-gruppo: la formalizzazione e la durata;
  3. conclusioni e prossima lezione.

I gruppi formali: assetto e meccanismi di relazione

Nell’analisi dei gruppi formali distinguiamo – alla stregua di quel che facciamo per tutti gli altri livelli dell’azione – tra dimensioni dell’assetto e meccanismi di relazione.


Assetto dell’attore-gruppo

In termini generali, definiamo assetto di un attore organizzativo il sistema di caratteristiche e decisioni organizzative che costituiscono la dotazione di un attore in un istante dato, compresi i suoi livelli di composizione inferiori. Nel caso di specie, gli elementi che prenderemo in considerazione in questa lezione, per declinare l’assetto dell’attore-gruppo, sono:

  • formalizzazione e la durata del gruppo;
  • leadership del gruppo (lezione successiva);
  • dimensione del gruppo (lezione successiva).

Assetto dell’attore-gruppo: la formalizzazione e la durata


Assetto dell’attore-gruppo: la formalizzazione e la durata (gruppi semi-autonomi)

Il ricorso a gruppi semi-autonomi riflette una duplice esigenza:

  • la ricerca di forme e strutture del lavoro alternative al modello taylorista-funzionale;
  • il bisogno di fornire risposte nuove a problemi di carattere socio-psicologico (alienazione, demotivazione), tipici delle attività esecutive.

Assetto dell’attore-gruppo: la formalizzazione e la durata (gruppi semi-autonomi)

Il ricorso a forme di coinvolgimento del singolo lavoratore nei gruppi semi-autonomi possono essere:

  • job rotation (per rendere più vario il lavoro);
  • job enlargement (ampliamento orizzontale);
  • job enrichment (ampliamento verticale).

Assetto dell’attore-gruppo: la formalizzazione e la durata (gruppi semi-autonomi)

Ogni gruppo semi-autonomo ha un grado di autonomia decisionale nell’esecuzione delle diverse mansioni del proprio ciclo di lavorazione: i membri partecipano collettivamente alla definizione degli obiettivi di produzione giornalieri, settimanali o mensili, nell’ambito dei livelli produttivi dell’azienda, così come concordati.

Assetto dell’attore-gruppo: la formalizzazione e la durata (empowered team)

Gli empowered team sono gruppi formalizzati a carattere permanente che modificano il sistema organizzativo in cui sono inseriti. Essi sono il frutto del complesso processo di decentramento organizzativo che comporta l’assunzione di autonomia decisionale da parte dei membri del team ed il trasferimento di responsabilità relative sia alla definizione ed allo sviluppo di obiettivi, sia alle attività svolte operativamente, sia ai sistemi di gestione pur nell’ambito delle linee guida centrali.

Assetto dell’attore-gruppo: la formalizzazione e la durata (gruppi di progetto)

I project team sono un utile strumento per assumere importanti decisioni che attraversano i confini funzionali o organizzativi. Spesso vengono utilizzati nell’ambito del project management, modalità che garantisce flessibilità in condizione di scarsa prevedibilità dei fenomeni (ad esempio: gruppo di progetto per lo sviluppo di un nuovo prodotto).

Assetto dell’attore-gruppo: la formalizzazione e la durata (task force)

La task force costituisce una forma di integrazione tra più unità, adatta per la risoluzione immediata e rapida di problemi complessi e critici, soprattutto in situazioni di elevata incertezza.

Sono gruppi con forte orientamento ai risultati che si fondano su:

  • aggregazione di competenze diverse;
  • acquisibili da funzioni e livelli gerarchici differenti;
  • flessibilità (possibilità di cambiare i membri al mutare degli obiettivi).

Assetto dell’attore-gruppo: la formalizzazione e la durata (task force)


Assetto dell’attore-gruppo: la formalizzazione e la durata (i comitati)

Quando si manifestano esigenze di coordinamento organizzativo regolari e ricorrenti, le strutture di raccordo impiegate tendono ad assumere caratteri di maggiore stabilità e durevolezza: è questa la principale origine del comitato o task team.
Sheldon (1971) individua quattro tipi di comitato:
- esecutivi;
- consultivi;
- informativi;
- di coordinamento.

Assetto dell’attore-gruppo: la formalizzazione e la durata (I circoli di qualità)

Secondo l’impostazione del (TQM) Total Quality Management, è necessario sviluppare le capacità di analisi, di critica e di ricerca creativa lì dove i problemi di qualità nascono, con la partecipazione di chi è direttamente impegnato nelle attività operative in cui la qualità concretamente si crea e si diffonde.

I circoli di qualità sono stati estremamente popolari negli anni ‘80: sono spesso costituiti da gruppi di lavoratori che operano nello stesso settore e che si incontrano regolarmente per discutere di questioni riguardanti la produzione. La loro popolarità era fortemente legata ai potenziali benefici conseguibili in termini di qualità del prodotto, di riduzione dei costi, di impegno e di flessibilità dei dipendenti.


Conclusioni e prossima lezione

In questa lezione si è fatto un ulteriore passo in avanti nell’analisi dell’attore gruppo. A partire dal binomio “assetto-meccanismi di relazione” che interessa ciascuno dei quattro livelli dell’attore, si sono introdotte le prime due dimensioni dell’assetto del gruppo: la formalizzazione e la durata. Nella prossima lezione, dunque, si proseguirà nell’analisi dell’assetto, analizzando altre due variabili: la leadership e le dimensioni del gruppo.

Riferimento ai capitoli 3, 4, e 6 del testo.

I materiali di supporto della lezione

Sheldon, O. (1971) La filosofia del management, Ed. Franco Angeli.

Likert, R. (1973) Nuovi modelli di direzione aziendale, Ed Franco Angeli.

  • Contenuti protetti da Creative Commons
  • Feed RSS
  • Condividi su FriendFeed
  • Condividi su Facebook
  • Segnala su Twitter
  • Condividi su LinkedIn
Progetto "Campus Virtuale" dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, realizzato con il cofinanziamento dell'Unione europea. Asse V - Società dell'informazione - Obiettivo Operativo 5.1 e-Government ed e-Inclusion

Fatal error: Call to undefined function federicaDebug() in /usr/local/apache/htdocs/html/footer.php on line 93