Obiettivo di questa lezione è di introdurre lo studente di organizzazione aziendale al terzo livello dell’azione/attore proposto sin dall’inizio di questo corso: l’attore-azienda. A tale scopo si proporrà una prima riflessione su alcuni contributi teorici che consentono di rispondere alla seguente domanda: perchè l’organizzazione ?
Si tratta, naturalmente, di un quesito molto ampio, che attraversa orizzontalmente l’intera riflessione sull’azione organizzativa, lungo i quattro livelli (individuo, gruppo, azienda e network) che stiamo declinando in questo corso. In questa lezione si restringe il campo d’osservazione, proprio come fa un fotografo scegliendo l’obiettivo da montare sulla propria macchina: lo studente dovrà cogliere alcune premesse di microeconomia allo studio dell’Organizzazione. Ancora una volta, quindi, si effettua una scelta di campo (in pieno stile costruttivista), gettando lo sguardo su alcune tra le possibili dimensioni di analisi.
Nello specifico, in questa lezione ci muoveremo intorno al concetto di costi di transazione: lo faremo in modo non esaustivo, ma funzionale all’obiettivo di sviluppare una riflessione su infrastruttura, sociostruttura e sovrastruttura (prossime tre lezioni)
Articolazione della lezione
Lo studente di Organizzazione Aziendale sa già , da precedenti esami, che i presupposti per il funzionamento del mercato sono:
Questo è un mercato perfetto, con costi di transazione inesistenti.
Le fondamenta per la teoria dei costi di transazione risiedono nella teoria dell’impresa di Ronald Coase (Premio Nobel per l’Economia, 1991): le imprese (attraverso la gerarchia) ed i mercati (attraverso i prezzi) sono due forme alternative di coordinamento. Da cui alcune domande che orientano il suo lavoro del 1937 “The nature of the firm“.
Coase (1937) riprende idee largamente diffuse:
L’impresa e il mercato sono istituzioni concepite per facilitare le transazioni. Esse hanno dei costi.
Da dove hanno origine i costi di transazione legati all’ uso del mercato ?
Se, come sì è appena letto, il funzionamento del mercato comporta un costo, allora formando un’organizzazione e permettendo ad un’autorità (un imprenditore) di dirigere le risorse, i costi di uso del mercato possono diminuire.
Un’impresa consiste dunque in un sistema di rapporti che vengono in essere quando la direzione dell’uso delle risorse dipende da un imprenditore. L’impresa nasce perché, in certe situazioni, internalizzare certe transazioni costa meno che lasciarle sul mercato.
All’aumentare delle transazioni internalizzate aumenteranno le dimensioni dell’impresa.
Fino a quando può accadere ?
Finchè il costo internalizzato diventa superiore a quello del mercato.
Esistono infatti anche costi della gerarchia: si può arrivare al punto in cui il costo di gestione interna della transazione eguaglia o supera quello del mercato.
(…) Nostro compito è scoprire perchè nasce l’impresa in un’economia di scambi specializzata(…) La principale spiegazione del perchè è vantaggioso creare un’impresa sembra essere il fatto che l’utilizzo del meccanismo dei prezzi di mercato comporta un costo. Il costo più evidente dell’organizzare la produzione tramite il meccanismo dei prezzi è quello di scoprire quali sono i prezzi che interessano (…) Il funzionamento del mercato comporta un certo costo e, formando un’organizzazione e permettendo a un’autorità (un imprenditore) di dirigere le risorse, possono essere risparmiati taluni costi di contrattazione (…) Un’impresa consiste dunque in un sistema di rapporti che vengono in essere quando la direzione dell’uso delle risorse dipende da un imprenditore (…) L’approccio finora sviluppato sembra offrire un vantaggio consistente nel fatto che è possibile attribuire un significato scientifico a ciò che si intende quando si afferma che che un’impresa cresce o si riduce di dimensioni. Un’impresa si espande quando altre ulteriori transazioni (che possono essere scambi di mercato coordinati tramite il meccanismo dei prezzi) vengono organizzate dall’imprenditore e diventa più piccola quando quest’ultimo abbandona l’organizzazione di queste transazioni (…) Un’impresa tenderà ad espandersi fino a che i costi di organizzare una transazione in più all’interno dell’impresa diventano uguali ai costi di effettuare la stessa transazione mediante uno scambio di mercato, o ai costi di organizzare un’impresa diversa (…)
R.Coase (1937), The nature of the firm, Economica, pp.368-405
Sulla base dei lavori di Coase, Oliver Eaton Williamson propone una lettura delle relazioni contrattuali che presiedono all’esistenza dell’impresa.
Si tratta di un importante contributo agli studi sui costi di transazione, coronato nel 2009 con il Premio Nobel. I suoi studi rientrano nel filone dell’Economia Neo-Istituzionalista (New Institutional Economics), nota anche come Economia dei costi di Transazione (Transaction Cost Economics).
Oltre a Coase, molteplici radici intellettuali di Williamson:
Williamson sostiene che ogni organizzazione economica nasce dal tentativo di minimizzare costi di transazione, data la natura dei contesti caratterizzati da contratti incompleti, investimenti specifici, razionalità limitata e opportunismo.
Ciò implica che ogni organizzazione soffra di un problema di contrattazione incompleta. Sono incompleti i contratti i cui termini siano osservabili dalle parti contrattuali ma non verificabili ed eseguibili con certezza e in via forzosa da terze parti, nel caso in cui sorgano controversie tra i contraenti (tipicamente l’autorità giudiziaria). Più precisamente si può affermare che le cause di incompletezza risiedono:
Williamson presume l’esistenza di un patto iniziale tra le parti.
Se successivamente le parti si rendono conto che quanto pattuito non rispecchia le loro reali intenzioni, allora qualunque adattamento che avverrà dopo sarà necessariamente incompleto.
E’ questa una conseguenza diretta della razionalità limitata (si rinvia alle successive lezioni per un approfondimento del contributo di H.Simon, dal punto di vista dello studente e studioso di Organizzazione), nella misura in cui gli individui non sono in grado di descrivere in modo perfettamente razionale gli eventi del mondo reale.
In presenza di contratti incompleti, ogni promessa è quindi esposta al rischio di essere negoziaziata nuovamente, specie quando le transazioni richiedono investimenti specifici o irreversibili che mantengono un valore elevato solo all’interno di quella transazione. Ciò implica che transazioni incomplete sostenute da investimenti specifici saranno realizzate solo quando le parti sosterranno elevati costi di transazione volti a ridurre il rischio di rinegoziazioni contrattuali.
Williamson segue un percorso intellettuale sintetizzabile in due macro fasi:
Concetti chiave di questo percorso sono Transazione e Mercato.
Transazione:
Il Mercato come struttura organizzativa:
Williamson introduce alcune ipotesi:
Quel che fa lievitare i costi di transazione sul mercato sono allora:
1. Effetti dell’incertezza sui contratti (definiti di tipo relazionale):
Altri due tipi di incertezza:
2. Razionalità limitata (Simon, 1947):
3. Opportunismo/asimmetria informativa:
l’ Opportunismo ha a che fare con la propensione a ricercare egoisticamente il proprio interesse anche mediante la truffa e l’inganno. In una relazione contrattuale il singolo sarà tentato di tenere nascoste informazioni rilevanti che potrebbero influenzare il comportamento della controparte, o addirittura di offrire una rappresentazione distorta della realtà per trarne vantaggio.
Pertanto l’opportunismo è così sintetizzabile:
Il problema dell’opportunismo sorge laddove esiste il rischio del suo avvento e crea dei costi di transazione, quindi incita all’internalizzazione delle transazioni
3.   Opportunismo/asimmetria informativa:
l’ asimmetria informativa descrive una condizione in cui un’informazione
non è condivisa integralmente fra gli agenti di un processo economico.
Dunque la parte che detiene maggiori informazioni può trarre vantaggio da
tale configurazione.
E’ possibile distinguere tra casi di:
4. Specificità delle risorse:
la specificità dell’attivo esiste quando deve essere intrapreso un investimento durevole e non è possibile riutilizzare quell’investimento in altri modi (transazioni idiosincratiche)
La specificità dell’attivo produce effetti sui comportamenti quando viene combinata con l’opportunismo e l’incertezza.
In questa lezione si è aperta una finestra sull’economia dei costi di transazione, quale base (non esaustiva) per potere accostare lo sguardo dello studente di Organizzazione verso la definizione del livello di attore/azione azienda.
Nelle prossime lezioni, infatti, il nostro sguardo si sposterà su tre dimensioni insite a questo livello:
Riferimento ai capitoli 4 e 6 del testo.
1. Guida all'apprendimento del corso di Organizzazione Aziendaleâ€...
2. Apprendimento negli adulti: problema individuale ed organizzati...
3. Guida alla lettura del libro
4. L'attore individuo: assetto e meccanismi di relazione parte pri...
5. L'attore individuo: assetto e meccanismi di relazione parte sec...
7. Dall'attore individuo all'attore gruppo. Approccio psicoanaliti...
8. I livelli dell'attore: il gruppo. Aspetti definitori
9. I livelli dell'attore: il gruppo. Analisi dell'assetto
10. I livelli dell'attore: il gruppo. Variabili dell'assetto
11. I livelli dell'attore: il gruppo. I meccanismi di relazione
12. Perché l'organizzazione? Cenni all'approccio dei costi di tran...
13. Attore-azienda. Infrastruttura
14. Attore azienda. La sociostruttura
15. Attore-azienda. La sociostruttura: archetipi
16. Attore-azienda. La sociostruttura: gli organigrammi
17. Dalla sociostruttura alla sovrastruttura
18. La sovrastruttura: i concetti di cultura
19. Sovrastruttura. Una formula di chiusura
Smith, A. (1776) An Inquiry into the Nature and Causes of the Wealth of Nations,
Coase, R. H. (1937) The nature of the firm, Ed. Economica
Varian, H. R. (2002) Microeconomia (V edizione), Ed. Cafoscarina
Bocchini, E. (2001) Introduzione al diritto commerciale nella new economy, Ed. CEDAM
Williamson, O. (2002) The Theory of the Firm as Governance Structure (art), Journal of Economic Perspective.
Williamson, O. (1996) The Mechanisms of Governance, Ed. Oxford University Press, 1996.
(Trad. it Margherita Turvani, I meccanismi del governo. L'economia dei costi di transizione: concetti, strumenti, applicazioni, Ed. F.Angeli 1998).
Arrow, K. J. (1959) Functions of a theory of behaviour under uncertainty Ed. Metroeconomica.