1) “La valutazione delle voci deve essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva di continuazione dell’attività”, nonché “tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo o del passivo considerato”.
- Trattamento asimmetrico di utili e perdite.
2) “Si possono indicare esclusivamente gli utili realizzati alla data di chiusura dell’esercizio”.
- Possono essere iscritti solo i ricavi realizzati, ossia quelli relativi a beni e servizi venduti.
3) “Si deve tener conto dei proventi e degli oneri di competenza dell’esercizio indipendentemente dalla data dell’incasso o del pagamento”.
4) “Si deve tener conto dei rischi e delle perdite di competenza dell’esercizio, anche se conosciuti dopo la chiusura di questo”.
“Gli elementi eterogenei, ricompresi nelle singole voci, devono esseri valutati separatamente “.
“I criteri non possono essere modificati da un esercizio all’altro. Deroghe sono consentite in casi eccezionali. La nota integrativa deve motivare la deroga ed indicarne l’influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico”.
1. L'azienda e l'economia aziendale
2. Alcuni cenni sull'evoluzione della ragioneria
3. I circuiti di operazioni: in particolare il capitale proprio e di credito
4. I circuiti di operazioni: in particolare circuito della produzione e dei finanziamenti concessi
5. Una sintesi: circuito dei finanziamenti e degli investimenti
6. Relazioni tra il circuito dei finanziamenti e il circuito degli investimenti
7. L'individuazione di due aspetti della gestione: aspetto finanziario ed economico.
9. Reddito di periodo e capitale di funzionamento
10. Assestamento di fine periodo – prospetti di reddito e capitale
11. Le scritture di epilogo e di riapertura
12. Cenni sul bilancio d'esercizio
13. Le valutazioni di fine periodo
14. L'economicità e le condizioni di equilibrio del sistema impresa