Elemento di sintesi delle rilevazioni contabili è il modello del bilancio.
Esso:
Le grandezze fondamentali di un bilancio sono:
Sono dunque:
Un gruppo di amici decide di dare vita ad una società. Nel corso dell’esercizio si registrano le seguenti operazioni di gestione:
A fine anno l’immobile vale sul mercato € 130.000
Quale è il giudizio sull’andamento del primo anno ?
Dal punto di vista finanziario, la società ad inizio anno aveva in cassa € 100.000 mentre a fine anno non ha più liquidità.
Ma l’aspetto finanziario è solo un aspetto della gestione, neanche il più importante.
Occorre considerare anche l’aspetto economico (reddituale) … di qui l’uso del metodo della partita.
Il patrimonio ad inizio ad anno era costituito da € 100.000, a fine anno è costituito da un immobile.
Ne consegue che:
a) se valutiamo l’immobile al costo d’acquisto (120.000) il reddito, ossia l’incremento del patrimonio è € 20.000.
b) se valutiamo l’immobile al valore di mercato (130.000) il reddito, ossia l’incremento del patrimonio è € 30.000
Secondo la dottrina zappiana il capitale dipende dal reddito.
Sommando al capitale iniziale il reddito del periodo si calcola il capitale finale.
Si è acquistato un immobile ad € 100.000 e lo si è rivenduto ad € 120.000 ; l’altro immobile è stato acquistato ma non ancora rivenduto.
Secondo prudenza alla determinazione del reddito concorrono soltanto le operazioni concluse con lo scambio (cd. reddito realizzato).
Il reddito dunque è pari a € 20.000 (e può essere ripartito tra i soci) e il patrimonio a fine anno è pari a €120.000.
Secondo l’approccio patrimonialista il reddito dipende dal capitale; pertanto il reddito si calcola confrontando il patrimonio di fine anno con quello di inizio anno.
Il patrimonio a fine anno, se valutato a valori correnti, è pari a € 130.000, dunque il reddito dell’anno è pari ad € 30.000 (reddito realizzato + reddito potenziale).
Quale modello di riferimento per la redazione del bilancio ?
La visione dello Zappa basata sull’inserimento nel reddito solo delle operazioni di gestione concluse con lo scambio finale è stata dominante per tutto il novecento, è alla base del nostro codice civile ed è il riferimento principale del nostro corso, tuttavia la logica patrimonialistica è divenuta attuale per l’utilizzo dei principi internazionali IAS/IFRS nei bilanci delle quotate.
Alcune riflessioni sul bilancio:
Scopo dello International Accounting Standard Board (IASB), che è subentrato allo IASC, è quello di “formulare e diffondere, nell’interesse comune, i principi da osservare nella predisposizione dei bilanci promuovendo la loro accettazione e applicazione a livello mondiale”.
Lo IASB ha raccolto l’eredità del vecchio IASC, che ha prodotto negli anni in cui ha operato ben 41 principi contabili o IAS (International Accounting Standard)
Con il passaggio allo IASB i documenti contenenti i principi contabili si chiamano IFRS (International Financial Reporting Standard) e non più IAS.
La denominazione IAS rimane per tutti i principi contabili redatti in precedenza dallo IASC.
Europe’s Accounting Standard
In 2005 all Member States of the European Union (EU) adopted International Accounting Standards as mandatory for all listed companies.
Before: Each country had its own national standards.
Now: The same set of standards Europe-wide!
The IASB vision:
…one single set of high quality global standards…
..used on the globalcapital markets…
“Non si raccomanderà mai abbastanza al docente di ragioneria di insistere sulla vera natura della disciplina. Che è sì disciplina a contenuto quantitativo, ma che non ha niente a che vedere con le matematiche, oltre che per l’impiego largo che fa delle operazioni aritmetiche elementari. Di ribadire che niente della certezza, della verità, della incontrovertibilità, della sicurezza che sono proprie di molte conclusioni matematiche, e che l’uomo comune suole riconoscere connesse allo stesso aggettivo di quelle conclusioni, la ragioneria possiede. Che perciò in ragioneria non esistono redditi certi o veri, costi esatti, bilanci corrispondenti alla verità, e via dichiarando. Che simili aggettivazioni sono soltanto riferibili alla buona fede del contabile, alla sua nativa onestà: ma che non esiste precetto empirico o proposizione teorica che possa far conoscere i “veri” valori, i “giusti” valori, i “reali” valori. [...]
….Gli (allo studente) si dovrà dire che il bilancio non è una automatica operazione di epilogo scritturale e che perciò egli non deve coltivare la credenza che bastino certi articoli in partita doppia, a conclusione delle condotte scritture, per dar luogo alla formazione della situazione patrimoniale e del conto dei profitti e delle perdite. Occorrerà soprattutto che quel giovane sappia quale sia il significato del saldo di un conto, che comprenda tutto quanto di incerto, di confuso, di misto, di puramente simbolico un saldo esprime mentre l’esercizio si svolge e quale sia perciò il decisivo e creativo valore delle scritture di assestamento redatte in vista di condurre il sistema dei saldi ad esprimere le misure del capitale e del reddito che il valutatore ha ritenuto espediente individuare in riferimento alla chiusura dell’esercizio”. (D. Amodeo, La didattica della ragioneria negli istituti tecnici commerciali, in Argomenti di varia ragioneria, Giannini, Napoli, 1971, pp. 10-12)
1. L'azienda e l'economia aziendale
2. Alcuni cenni sull'evoluzione della ragioneria
3. I circuiti di operazioni: in particolare il capitale proprio e di credito
4. I circuiti di operazioni: in particolare circuito della produzione e dei finanziamenti concessi
5. Una sintesi: circuito dei finanziamenti e degli investimenti
6. Relazioni tra il circuito dei finanziamenti e il circuito degli investimenti
7. L'individuazione di due aspetti della gestione: aspetto finanziario ed economico.
9. Reddito di periodo e capitale di funzionamento
10. Assestamento di fine periodo – prospetti di reddito e capitale
11. Le scritture di epilogo e di riapertura
12. Cenni sul bilancio d'esercizio
13. Le valutazioni di fine periodo
14. L'economicità e le condizioni di equilibrio del sistema impresa
Allini-Bisogno-Caldarelli- Capalbo-di Carlo-Forte-Incollingo-Lucchese-Macchioni-Maffei-Maglio-Manes Rossi-Potito-Sannino-Tartaglia-Tuccillo, Il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/ IFRS, Giappichelli, 2008.
Cavalieri ─ Franceschi, Economia aziendale, vol. I, seconda edizione, Giappichelli, Torino, 2008.
Cerbioni-Cinquini-Sostero; Contabilità e bilancio, seconda edizione McGraw-Hill, 2006.