Analisi della volatilità;
L’idea di base sottostante lo studio della volatilità è che la serie dei rendimenti è (a seconda della frequenza) serialmente incorrelata o con correlazioni seriali di basso ordine, ma non indipendente. Consideriamo la media e la varianza condizionata di
:
Per quanto riguarda la media condizionata, date le caratteristiche dei rendimenti, si assume che segua un modello per serie storiche (ad esempio, un ARMA(p,q)).
E’ bene puntualizzare che la variabile dipendente per un modello ARCH per la volatilità è la serie dei rendimenti. Un modello ARCH è composto, quindi, da due equazioni:
equazione per la volatilità (volatility equation)
Si assume che .
Questo implica che .
Il modello ARCH(1) prevede
1. La media non condizionata delle innovazioni è pari a
2. La varianza non condizionata delle innovazioni (considerando che) è pari a:
Poiché la varianza deve essere positiva, questo implica che ;
3. Si può dimostrare che la curtosi non condizionata è pari a
,
Per cui vi è coerenza con l’evidenza empirica di leptocurtosi;
4. Poichè , simboleggiando la varianza non condizionata con
, si ha che
. Sostituendo tale espressione nella volatility equation si ha
, da cui
.
Riordiniamo le idee.
E’ riduttiva la limitazione della memoria al primo ritardo. Il modello più generale è infatti il modello ARCH(p).
.
La varianza non condizionata è pari a
Le condizioni per la non negatività della varianza sono
Un primo test per la verifica di effetti ARCH interviene sui residui del modello principale.
Si regrediscono i quadrati di questi residui su una costante e su p valori passati:
L’ipotesi nulla di assenza di effetti ARCH è
La statistica test utilizzata è
in cui è l’indice di determinazione lineare della regressione prima specificata (test LM-ARCH).
Un test alternativo per la verifica di effetti ARCH è il ricorso all’usuale test F per la significatività congiunta di tutti i p coefficienti stimati dalla regressione.
L’ipotesi nulla di assenza di effetti ARCH è:
La statistica test utilizzata è :
1. Richiami ai processi stocastici
4. Analisi dei rendimenti – Parte prima
5. Analisi dei rendimenti – Parte seconda
6. Analisi dei rendimenti - Parte terza
7. Analisi della volatilità - Parte prima
8. Analisi della volatilità - Parte seconda
9. Analisi della volatilità - Parte terza
10. Analisi della volatilità - Parte quarta
11. Analisi della volatilità - Parte quinta
12. Analisi della volatilità - Parte sesta