I modelli della classe GARCH possono essere utilizzati per la previsione della varianza condizionata sulla base dell’insieme informativo disponibile ad un dato istante.
In generale, la previsione della varianza condizionata di un passo in avanti per un generico modello sarà pari a
ove con T si indica l’origine di previsione (forecast origin) e, al solito, I|T esprime l’insieme informativo disponibile fino a quel momento.
Nel seguito, la previsione verrà indicata per brevità con .
Le previsioni per un modello ARCH possono essere ottenute in maniera ricorsiva come quelle per un modello autoregressivo.
Considerando il tempo di origine della previsione t ed un modello ARCH(p), per la one-step ahead forecast si avrà che
.
La previsione per due periodi in avanti sarà pari a
.
In generale, partendo dall’origine di previsione t e considerando un modello ARCH(p), per la previsione di m periodi in avanti si ha:
dove
a patto che
.
Le previsioni per un modello GARCH possono essere ottenute in maniera ricorsiva come quelle di un modello ARMA.
Considerando il tempo di origine della previsione t ed un modello GARCH(1,1), la one step ahead forecast è pari a
.
Per un orizzonte diprevisione pari a due periodi, l’espressione può essere scritta come
Per un orizzonte di previsione pari a 3 si avrà
In generale, per un orizzonte di previsione pari a m periodi in avanti, risulterà che
Si può notare, a patto che , che
.
Ciò significa che la previsione della volatilità per m passi in avanti considerando un modello GARCH(1,1) converge alla varianza incondizionata al convergere dell’orizzonte di previsione all’infinito.
Per quanto riguarda la previsione con modelli TGARCH, la componente asimmetrica modifica il profilo delle previsioni per la one step ahead forecast. Si avrà (per un TGARCH(1,1)) che se , allora
mentre se , allora
. Per orizzonti di previsione maggiori di un periodo in avanti, il segno dell’innovazione non è noto. Si può assumere, però, che
. Allora, per ogni m>1,
Per m tendente all’infinito si avrà che la previsione converge a
La varianza stimata attraverso un EGARCH(1,1) è (considerando che l’equazione dell’EGARCH restituisce il suo logaritmo naturale)
,
con .
La one step ahead forecast segue, pertanto, immediatamente.
Considerando un orizzonte temporale di m periodi in avanti si ha che
,
ove con K si indica una costante indicante il valore atteso condizionato dell’esponenziale indicato nella formulazione della varianza stimata.
Poiché , per il convergere di m all’infinito si ha che la previsione converge a
.
La diagnostica per i modelli a varianza eteroschedastica condizionata si esegue sulle innovazioni standardizzate.
.
Standardizzando le innovazioni in tal guisa
bisogna verificare che siano non autocorrelate nei livelli (e nei quadrati).
La bontà di adattamento viene valutata in base alla capacità della varianza condizionata di rendere i residui standardizzati normalmente distribuiti.
Le fasi salienti della specificazione di un modello della classe ARCH possono essere brevemente riassunte nei seguenti passaggi (notare la affinità stretta con lo schema riportato nella lezione 5):
1. Richiami ai processi stocastici
4. Analisi dei rendimenti – Parte prima
5. Analisi dei rendimenti – Parte seconda
6. Analisi dei rendimenti - Parte terza
7. Analisi della volatilità - Parte prima
8. Analisi della volatilità - Parte seconda
9. Analisi della volatilità - Parte terza
10. Analisi della volatilità - Parte quarta
11. Analisi della volatilità - Parte quinta
12. Analisi della volatilità - Parte sesta