Un SGSL è un sistema per il quale la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e di terzi eventualmente presenti viene realizzata mediante l’adozione di uno schema organizzativo e procedurale organico, ben strutturato e specifico per ciascuna realtà aziendale.
È uno strumento volontario (l’obbligo riguarda solo gli impianti a rischio di incidente rilevante) ed è parte integrante della gestione aziendale.
Obiettivi
L’azienda che decide di adottare un SGSL si pone alcuni obiettivi fondamentali, quali:
L’adozione di un SGSL comporta una serie di vantaggi, tra cui:
Questi ultimi si distinguono in:
Altri vantaggi derivanti dall’applicazione di un SGSL sono:
Questi ultimi punti si concretizzano nel caso il Sistema venga certificato (v. slide n. 11).
È da tener presente che non è possibile applicare lo stesso SGSL a più aziende; gli schemi da seguire variano, infatti, dall’una all’altra in relazione alle diverse specificità: dimensioni, settore di interesse, cicli produttivi, tipo di organizzazione, entità del rischio, reale o potenziale, soggetti esposti ecc.
Il Sistema di Gestione per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro è strutturato secondo il ciclo di Deming: Plan-Do-Check-Act.
A monte di tali fasi vi sono:
L’esame iniziale è un’analisi preliminare della realtà aziendale: considera i risultati della valutazione del rischio, la storia dell’impresa, l’organizzazione, le norme applicabili, gli incidenti e le malattie professionali verificatesi in precedenza ecc.
La politica è l’affermazione dei principi ispiratori, degli obiettivi e degli impegni che l’azienda assume per la salute e la sicurezza. Tali impegni si riferiscono:
Come si è detto, il SGSL si basa sulla sequenza ciclica delle fasi di:
PLAN (Pianificazione e Organizzazione)
È la fase di elaborazione di un piano specifico, attraverso il quale si potrà dare concreta attuazione alla politica di SSL dell’azienda. Esso contiene:
DO (Sensibilizzazione/Azione)
È la fase di attuazione delle azioni pianificate. Riguarda, fra l’altro:
CHECK (Monitoraggio)
È la fase in cui si controlla il conseguimento degli obiettivi pianificati e la funzionalità del SGSL, attuando, in caso negativo, gli opportuni interventi correttivi.
Si articola in due livelli:
Monitoraggio di primo livello. È svolto da risorse interne all’azienda (operatore e preposto) o esterne, in caso di verifiche che richiedano competenze più specialistiche. Viene eseguito secondo modalità definite nella fase di pianificazione e che riguardano:
Nel caso i risultati del controllo rivelino difformità rispetto agli obiettivi, l’operatore o il suo superiore gerarchico devono intervenire per individuare ed eliminare le cause del problema.
Monitoraggio di secondo livello. Si basa sulla raccolta e analisi di elementi, sulla base dei quali è possibile valutare la funzionalità del sistema; in particolare, si controllano:
Viene eseguito da “verificatori” esterni al settore lavorativo sottoposto ad ispezione; essi devono essere obiettivi, imparziali ed esperti del processo, delle macchine e dei relativi rischi.
In caso di non conformità, occorre riesaminare la correttezza delle procedure di SSL, della loro effettiva applicazione e dell’informazione/formazione/sensibilizzazione attuata.
ACT (Riesame). Serve a valutare l’efficacia del sistema e la sua idoneità a realizzare la politica dell’azienda in tema di salute e sicurezza.
Considera diversi elementi, fra cui:
Si svolge annualmente, in genere in concomitanza con la redazione del bilancio, oppure ogni qual volta si introducano innovazioni di processo o di prodotto, modifiche nell’organizzazione del lavoro, nuove norme legislative ecc.
Al termine di questa fase, il datore di lavoro dovrebbe porsi nuovi obiettivi, valutando eventualmente la possibilità di modificare alcuni elementi del sistema, compresa la politica: alla base di ogni sistema di gestione vi è, infatti, la tensione al miglioramento continuo.
Un SGSL si attua secondo un processo dinamico, che può essere rappresentato dalla figura sopra riportata. Tratta da: inail.it
Un’azienda che abbia deciso di adottare un SGSL può chiederne la certificazione, ossia l’attestazione, da parte di un Ente terzo (organismo di certificazione accreditato), che il proprio Sistema è conforme ad uno standard di riferimento riconosciuto a livello internazionale.
Lo standard attualmente utilizzato in Italia è OHSAS (Occupational Health and Safety Assessment Series) 18002/2008.
L’ente di certificazione attesta la conformità del Sistema di gestione ai requisiti definiti dalle norme di riferimento sia attraverso la valutazione della documentazione sia mediante visite ispettive in sito.
L’azienda che abbia ottenuto la certificazione, per poterla mantenere, deve continuare ad applicare correttamente il sistema adottato e correggere le eventuali difformità secondo le procedure stabilite.L’ente di certificazione effettua verifiche periodiche (generalmente annuali) ed un riesame completo del Sistema ogni tre anni.
La conformità ad uno standard internazionale è necessaria per poter chiedere la riduzione del premio assicurativo.
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