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Immacolata Niola » 11.Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL)


Significato e finalità di un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL)

Un SGSL è un sistema per il quale la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e di terzi eventualmente presenti viene realizzata mediante l’adozione di uno schema organizzativo e procedurale organico, ben strutturato e specifico per ciascuna realtà aziendale.
È uno strumento volontario (l’obbligo riguarda solo gli impianti a rischio di incidente rilevante) ed è parte integrante della gestione aziendale.

Obiettivi
L’azienda che decide di adottare un SGSL si pone alcuni obiettivi fondamentali, quali:

  • dotarsi di un sistema efficace e sistematico, che consenta di assicurare un’adeguata prevenzione e protezione dal rischio;
  • tendere al miglioramento continuo;
  • conseguire una maggiore flessibilità nell’uniformarsi all’evoluzione di leggi e norme tecniche;
  • realizzare un rapporto ottimale costi-benefici.

Vantaggi dell’adozione di un SGSL

L’adozione di un SGSL comporta una serie di vantaggi, tra cui:

  • l’innalzamento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro;
  • l’aumento dell’efficienza;
  • il miglioramento dell’immagine interna ed esterna dell’azienda;
  • l’aumento di competitività sul mercato;
  • la riduzione dei costi della non sicurezza.

Questi ultimi si distinguono in:

  • indiretti, ossia derivanti da incidenti, infortuni e malattie professionali;
  • diretti, costituiti dai premi assicurativi INAIL: la diminuzione del rischio può comportare l’applicazione di una tariffa più bassa, la qual cosa, combinata al meccanismo bonus-malus, può consentire uno sconto complessivo del 35-40%.

Altri vantaggi

Altri vantaggi derivanti dall’applicazione di un SGSL sono:

  • la facile integrazione con il sistema di gestione qualità e di gestione ambientale;
  • il contributo alla salvaguardia del patrimonio aziendale;
  • un miglioramento dei rapporti con le Autorità;
  • un più facile accesso ai finanziamenti e semplificazioni nelle procedure burocratiche;
  • l’idoneità del sistema, se adeguatamente attuato, ad avere efficacia esimente per alcuni reati amministrativi (v. art. 30 del D. Lgs. 81/2008).

Questi ultimi punti si concretizzano nel caso il Sistema venga certificato (v. slide n. 11).
È da tener presente che non è possibile applicare lo stesso SGSL a più aziende; gli schemi da seguire variano, infatti, dall’una all’altra in relazione alle diverse specificità: dimensioni, settore di interesse, cicli produttivi, tipo di organizzazione, entità del rischio, reale o potenziale, soggetti esposti ecc.

Sequenza ciclica del SGSL

Il Sistema di Gestione per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro è strutturato secondo il ciclo di Deming: Plan-Do-Check-Act.

A monte di tali fasi vi sono:

  • l’esame iniziale;
  • la politica.

L’esame iniziale è un’analisi preliminare della realtà aziendale: considera i risultati della valutazione del rischio, la storia dell’impresa, l’organizzazione, le norme applicabili, gli incidenti e le malattie professionali verificatesi in precedenza ecc.

La politica è l’affermazione dei principi ispiratori, degli obiettivi e degli impegni che l’azienda assume per la salute e la sicurezza. Tali impegni si riferiscono:

  • al rispetto della normativa e degli accordi applicabili al SSL;
  • alla prevenzione dei rischi;
  • al miglioramento continuo della salute e della sicurezza;
  • alla diffusione all’interno dell’azienda degli obiettivi e dei programmi di attuazione di SSL;
  • alla messa a disposizione delle risorse umane, economiche e strumentali necessarie;
  • alla sensibilizzazione, formazione, coinvolgimento e consultazione dei lavoratori;
  • al riesame periodico della politica e del sistema di gestione attuato;
  • alla messa in atto delle opportune azioni correttive.

Sequenza ciclica del SGSL (segue)

Come si è detto, il SGSL si basa sulla sequenza ciclica delle fasi di:

  • PLAN
  • DO
  • CHECK
  • ACT

PLAN (Pianificazione e Organizzazione)
È la fase di elaborazione di un piano specifico, attraverso il quale si potrà dare concreta attuazione alla politica di SSL dell’azienda. Esso contiene:

  • gli obiettivi di miglioramento del SSL;
  • le azioni da sviluppare per conseguirli;
  • le figure e le strutture coinvolte;
  • i compiti e le responsabilità attribuiti a ciascuno;
  • le risorse necessarie;
  • i metodi di verifica del raggiungimento degli obiettivi e i relativi indicatori (numero di infortuni, livelli di rischio residuo, percentuale di risultati favorevoli ai controlli ecc.).

Sequenza ciclica del SGSL (segue)

DO (Sensibilizzazione/Azione)
È la fase di attuazione delle azioni pianificate. Riguarda, fra l’altro:

  • la modifica dell’organizzazione del lavoro;
  • gli interventi di bonifica e adeguamento;
  • l’informazione, la formazione e l’addestramento;
  • la gestione del flusso informativo e della documentazione;
  • l’integrazione con i processi aziendali;
  • i piani di emergenza.

CHECK (Monitoraggio)
È la fase in cui si controlla il conseguimento degli obiettivi pianificati e la funzionalità del SGSL, attuando, in caso negativo, gli opportuni interventi correttivi.
Si articola in due livelli:

  • monitoraggio di primo livello;
  • monitoraggio di secondo livello.

Sequenza ciclica del SGSL (segue)

Monitoraggio di primo livello. È svolto da risorse interne all’azienda (operatore e preposto) o esterne, in caso di verifiche che richiedano competenze più specialistiche. Viene eseguito secondo modalità definite nella fase di pianificazione e che riguardano:

  • le operazioni da controllare;
  • i metodi da seguire;
  • le persone cui affidare la responsabilità del controllo;
  • la frequenza del controllo;
  • la registrazione e conservazione della documentazione.

Nel caso i risultati del controllo rivelino difformità rispetto agli obiettivi, l’operatore o il suo superiore gerarchico devono intervenire per individuare ed eliminare le cause del problema.

Sequenza ciclica del SGSL (segue)

Monitoraggio di secondo livello. Si basa sulla raccolta e analisi di elementi, sulla base dei quali è possibile valutare la funzionalità del sistema; in particolare, si controllano:

  • la conformità del SGSL a quanto pianificato;
  • la sua corretta applicazione;
  • la capacità di consentire il conseguimento degli obiettivi prefissati (efficacia).

Viene eseguito da “verificatori” esterni al settore lavorativo sottoposto ad ispezione; essi devono essere obiettivi, imparziali ed esperti del processo, delle macchine e dei relativi rischi.
In caso di non conformità, occorre riesaminare la correttezza delle procedure di SSL, della loro effettiva applicazione e dell’informazione/formazione/sensibilizzazione attuata.

Sequenza ciclica del SGSL (segue)

ACT (Riesame). Serve a valutare l’efficacia del sistema e la sua idoneità a realizzare la politica dell’azienda in tema di salute e sicurezza.
Considera diversi elementi, fra cui:

  • i rapporti sull’identificazione dei pericoli e sulla valutazione e controllo dei rischi;
  • i risultati dei monitoraggi;
  • le statistiche sugli infortuni;
  • le azioni preventive proposte;
  • le azioni correttive intraprese;
  • il grado di raggiungimento degli obiettivi;
  • i rapporti sulle emergenze (reali o simulate).

Si svolge annualmente, in genere in concomitanza con la redazione del bilancio, oppure ogni qual volta si introducano innovazioni di processo o di prodotto, modifiche nell’organizzazione del lavoro, nuove norme legislative ecc.
Al termine di questa fase, il datore di lavoro dovrebbe porsi nuovi obiettivi
, valutando eventualmente la possibilità di modificare alcuni elementi del sistema, compresa la politica: alla base di ogni sistema di gestione vi è, infatti, la tensione al miglioramento continuo.

Struttura di un SGSL

Un SGSL si attua secondo un processo dinamico, che può essere rappresentato dalla figura sopra riportata. Tratta da: inail.it

Un SGSL si attua secondo un processo dinamico, che può essere rappresentato dalla figura sopra riportata. Tratta da: inail.it


Certificazione del SGSL

Un’azienda che abbia deciso di adottare un SGSL può chiederne la certificazione, ossia l’attestazione, da parte di un Ente terzo (organismo di certificazione accreditato), che il proprio Sistema è conforme ad uno standard di riferimento riconosciuto a livello internazionale.
Lo standard attualmente utilizzato in Italia è OHSAS (Occupational Health and Safety Assessment Series) 18002/2008.
L’ente di certificazione attesta la conformità del Sistema di gestione ai requisiti definiti dalle norme di riferimento sia attraverso la valutazione della documentazione sia mediante visite ispettive in sito.

L’azienda che abbia ottenuto la certificazione, per poterla mantenere, deve continuare ad applicare correttamente il sistema adottato e correggere le eventuali difformità secondo le procedure stabilite.L’ente di certificazione effettua verifiche periodiche (generalmente annuali) ed un riesame completo del Sistema ogni tre anni.
La conformità ad uno standard internazionale è necessaria per poter chiedere la riduzione del premio assicurativo.

I materiali di supporto della lezione

Linee guida (S.G.S.L.)

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Progetto "Campus Virtuale" dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, realizzato con il cofinanziamento dell'Unione europea. Asse V - Società dell'informazione - Obiettivo Operativo 5.1 e-Government ed e-Inclusion

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