Si definisce vino il prodotto della fermentazione alcolica totale o parziale dell’uva fresca, ammostata o del mosto d’uva.
L’uva è l’infruttescenza a grappolo della Vitis vinifera.
Nell’acino si distinguono:
I vinaccioli rappresentano la parte dell’acino meno importante ai fini della vinificazione.
Essi sono costituiti da
Dalla frazione grassa è possibile ricavare l’olio di vinaccioli.
La polpa è la parte dell’acino da cui si ottiene il mosto.
Nella polpa ritroviamo:
La composizione della polpa varia nei diversi strati da cui è costituita.
Nella buccia sono presenti le sostanze responsabili del colore del vino, i precursori degli aromi e i flavanoli che costituiscono gran parte della struttura tannica.
Tra i componenti della buccia i più abbondanti e importanti per le future caratteristiche del vino sono sicuramente i polifenoli.
I tannini sono composti con struttura diversa ma con proprietà comuni quali quella di precipitare le sostanze proteiche ed essere solubili in soluzione alcolica.
Nell’uva sono presenti tannini condensati con diverso peso molecolare (600 – 3000). I tannini a più basso molecolare sono responsabili di una maggiore astringenza a differenza dei tannini a più alto peso molecolare meno astringenti.
I polifenoli sono diversamente distribuiti nell’acino d’uva. Sono soprattutto concentrati nella buccia ma possono anche essere ritrovati nei vinaccioli.
Nella buccia sono anche presenti numerose sostanze aromatiche, in piccole quantità (mg/L), che vanno a costituire gli aromi primari del vino.
I più importanti composti aromatici sono i terpeni (linalolo, geraniolo, nerolo) sia in forma libera che glicosilata.
Nel corso del processo di maturazione la composizione dell’uva può variare. Le principali modifiche che avvengono sono:
Tali modifiche dipendono dalle condizione climatiche:
uve settentrionali (clima più freddo) contengono < quantità di zuccheri e > quantità di acidi rispetto alle uve meridionali.
Vendemmia
Il momento della vendemmia viene stabilito in base all’indice di maturazione.
Indice di maturazione = (zucchero %) / [acidità titolabile (g/L ac. tartarico)]
La vendemmia può essere effettuata a mano o a macchina
Pigiatura
Spremitura, più o meno spinta, degli acini mediante pigiatrici meccaniche.
Da tale operazione si ottengono il mosto e le vinacce (bucce, vinaccioli e raspi).
Zuccheri
Esosi: glucosio e fruttosio.
Sono gli zuccheri fermentescibili. Nell’uva sono presenti in quantità simili.
Pentosi: Arabinosio, xilosio, ribosio, ramnosio e polialcoli come sorbitolo e inositolo.
Sono gli zuccheri non fermentescibili.
Gli acidi presenti nel mosto sono prevalentemente il tartarico ed il malico, la cui concentrazione subisce una riduzione nel corso della maturazione, e l’acido citrico la cui quota non subisce variazioni.
Sostanze azotate
Sono presenti diversi aminoacidi ma sono scarse le quantità di aminoacidi solforati. Altre sostanze azotate sono rappresentate da: polipeptidi, proteine ed, in minima quantità, ammoniaca, nitriti, nitrati.
I lieviti le utilizzano come fonte di nutrimento.
Sostanze minerali
Tra i cationi ritroviamo: potassio, magnesio, calcio, sodio, ferro e rame.
Tra gli anioni: fosfati, solfati e cloruri.
Sono fondamentali per il metabolismo dei lieviti.
Sostanze pectiche e gomme
Sono prevalentemente presenti: arabinani, galattani, mannani e polimeri dell’acido galatturonico (acido pectico e pectine).
Metanolo
Deriva dall’idrolisi dei legami esterei presenti nelle pectine metossilate catalizzata dalla Pectinmetilesterasi (PME).
Vitamine
Sono presenti vitamine del gruppo B e la vitamina C.
Sostanze coloranti, tannini e sostanze aromatiche
Tali sostanze sono presenti solo se la vinificazione avviene in presenza di vinacce.
Il mosto, solfitato, viene sottoposto, nei tini di fermentazione, alla fermentazione alcolica.
Questa prima fase di fermentazione prende il nome di fermentazione tumultuosa a causa del ribollio provocato dall’anidride carbonica.
La fermentazione tumultuosa può essere breve (3-4 giorni) per vini delicati e poco colorati o lunga (9-10 giorni) per vini colorati e corposi.
La tecnica di vinificazione in rosso serve ad ottenere vini colorati: la fermentazione è fatta avvenire in presenza delle vinacce.
La vinificazione in bianco è utilizzata quando si devono produrre vini poco colorati e poco aromatici.
In questo caso il mosto è fatto passare attraverso sgrondatori per l’eliminazione delle vinacce.
La fermentazione alcolica è seguita dalla fermentazione malo-lattica che determina la trasformazione, per decarbossilazione, dell’acido malico in acido lattico, ad opera dei batteri lattici.
Effetti:
La macerazione carbonica è una tecnica impiegata per la produzione dei vini novelli. Le fasi fondamentali sono le seguenti:
Alcoli
Alcool etilico. La sua quantità viene indicata mediante il titolo alcolometrico (o gradazione alcolica) che esprime la % in volume di alcol riferita a volume di vino.
Per legge la gradazione alcolica di un vino non può essere inferiore a 6°.
Glicerolo. Rappresenta un prodotto secondario della fermentazione alcolica.
Alcol metilico. La sua quantità dipende dalla vinificazione, dal tempo di contatto delle vinacce e dei raspi con il mosto, dal pH e dalla temperatura.
Per legge la quantità max. nei rossi è 0.25 mL i e nei bianchi 0.20 mL per 100 mL di vino.
Acidi già presenti nell’uva:
Acido tartarico può precipitare come tartrato acido di potassio all’aumentare del grado alcolico, in seguito alla fermentazione malo-lattica e per abbassamento della temperatura.
Acido malico. La sua quantità diminuisce in seguito alla fermentazione alcolica e malo-lattica
Acido citrico. Può contribuire alla solubilizzazione del ferro evitando la “casse ferrica”.
Altre sostanze presenti nel vino sono zuccheri, sostanze volatili, sostanze azotate e piccole quantità di anidride carbonica che, però, si allontana, durante l’invecchiamento.
Acidi di neoformazione
Acido lattico. Deriva dalla fermentazione malo-lattica ed in piccola parte dalla alcolica.
Acido succinico. Deriva dalla fermentazione alcolica. Presente nel vino invecchiato contribuisce al suo gusto.
Acido acetico. Si forma in seguito alla fermentazione alcolica, malo-lattica e all’azione di batteri acetici.
Altre sostanze presenti nel vino sono zuccheri, sostanze volatili, sostanze azotate, sali minerali, sostanze coloranti (a seconda del tipo di vinificazione).
L’aggiunta di anidride solforosa è durante l’ammostatura o subito dopo, prima dell’inizio della fermentazione. Nel vino può trovarsi:
SO2 gas ↔ SO2 acquosa
SO2 acquosa + H2O ↔ HSO3- (bisolfito) + H+
HSO3- + HSO3- ↔ S2O52- (metabisolfito o pirosolfito) + H2O
HSO3- → H+ + SO32- (solfito)
L’anidiride solforosa inibisce lo sviluppo di lieviti poco desiderabili (apiculati) ma non ha azione sui lieviti ellittici, migliori fermentatori.
Il processo di invecchiamento del vino prevede due fasi: una in presenza di aria (ambiente ossidante) in fusti o botti di legno, la seconda dopo imbottigliamento (affinamento).
Durante l’invecchiamento avvengono le seguenti modifiche:
Il vino ha numerosi effetti benefici se assunto in piccole quantità ed a stomaco pieno. I principali sono:
Da “Linee guida per una sana alimentazione” (2003):
chi gode di buona salute, non è in sovrappeso deve consumare vino durante i pasti e in misura moderata.
La dose quotidiana di alcol che una persona in buona salute può concedersi senza
incorrere in gravi danni non può essere stabilita da rigide norme, poiché le variabili
individuali sono davvero tante. Un consumo moderato può essere indicato entro il limite di 2-3 U. A. (Unità Alcolica) al giorno (pari a circa 2-3 bicchieri di vino) per l’uomo e di 1-2
U. A. per la donna. Tale quantità deve essere intesa come limite massimo oltre il quale gli effetti negativi cominciano a prevalere su quelli positivi.
1. Introduzione alla Chimica degli Alimenti
2. Costituenti degli alimenti I
3. Costituenti degli alimenti II
5. Trasformazioni a carico dei costituenti degli alimenti
6. Conservazione degli alimenti mediante calore e basse temperature
7. Conservazione degli alimenti mediante disidratazione
8. Conservazione degli alimenti mediante tecniche tradizionali
10. Analisi dell'olio d'oliva II
13. Il latte
15. Il vino
16. Analisi del vino