Sono composti organici in cui un idrogeno di una catena alchilica è sostituito con un alogeno.
Gli alogenuri alchilici sono suddivisi in primari, secondari e terziari a seconda del carbonio a cui è legato l’alogeno.
L’alogeno è più elettronegativo del carbonio. Il legame C-X è polarizzato con maggiore densità elettronica sull’atomo di alogeno.
Il carbonio è elettrofilo.
Gli alogenuri alchilici subisco reazione di sostituzione nucleofila: un nucleofilo si sostituisce all’atomo di alogeno legato al carbonio.
Esistono 2 possibili meccanismi:
Poiché un nucleofilo sostituisce uno ione alogenuro a questa classe di reazioni è assegnato il nome di Sostituzione Nucleofila (al carbonio saturo).
Il meccanismo di reazione predominante dipende dai seguenti fattori:
Tutte le evidenze sperimentali sono spiegate ammettendo una reazione a singolo stadio dove sia nucleofilo che substrato partecipano alla formazione della stato di transizione.
Nello stato di transizione il carbonio è pentacoordinato: forma 3 legami completi e 2 legami parziali. E’ quindi chiaramente una specie molte affollata.
Animazione SN2
Maggiore è l’affollamento al carbonio che subisce sostituzione, maggiore è l’energia di attivazione, più lenta è la reazione.
Gli alogenuri alchilici meno sostituiti sono più reattivi in una reazione SN2
Minore è la basicità dello ione alogenuro, migliore è la sua attitudine a comportarsi da gruppo uscente
Se confrontiamo specie chimiche con il centro nucleofilo sullo stesso tipo di atomo osserviamo che maggiore è la basicità, migliore è la nucleofilicità:
La relazione diretta basicità-nucleofilicità continua anche con centri nucleofili su atomi di dimensioni comparabili.
Gli effetti sterici influenzano la nucleofilicità, ma non la basicità.
Un nucleofilo ingombrato non può agevolmente avvicinarsi al carbonio per operare la sostituzione.
Mentre la reattività del nucleofilo non ha effetto sulla velocità di SN1, la bontà del gruppo uscente è un fattore critico.
Ricorda: lo stadio determinante da un punto di vista cinetico è quello di formazione del carbocatione dove deve rompersi il legame C-alogeno.
Le reazioni di sostituzione nucleofila avvengono generalmente in solventi polari.
I solventi polari sono distinti in protici e aprotici.
Protici: donatori di legami a idrogeno (esempio H2O e alcoli).
Aprotici: non sono donatori di legame a idrogeno (esempio DMSO e DMF).
Nelle SN1 lo stato di transizione dello stadio lento ha carattere carbocationico ed è più carico dei reagenti. Un aumento di polarità del solvente quindi stabilizzerà (ne abbassa l’energia libera) lo stato di transizione in misura maggiore rispetto ai reagenti. La reazione quindi sarà più veloce in un solvente polare.
Nelle SN2 il nucleofilo è generalmente carico. Anche lo stato di transizione è carico ma la carica è dispersa su più atomi. Un aumento di polarità del solvente quindi stabilizzerà maggiormente i reagenti diminuendo la velocità di reazione.
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