Droghe contenenti monosaccaridi:
Manna.
Droghe contenenti gomme e/o mucillagini:
Gomma guar, altea, fieno greco, psillio.
Droghe contenenti polisaccaridi immunostimolanti:
Echinacea.
I carboidrati, o glucidi, sono composti costituiti da carbonio, idrogeno ed ossigeno, di formula generale CnH2nOn, in cui l’idrogeno e l’ossigeno stanno nelle stesse proporzioni che nell’acqua.
I carboidrati possono essere divisi in tre gruppi:
I monosaccaridi sono i carboidrati più semplici e non possono essere idrolizzati ulteriormente. Sono derivati aldeidici o chetonici di alcoli polivalenti. Possono contenere da 3 a 9 atomi di carbonio, ma i più importanti sono i pentosi (5 atomi di carbonio) e gli esosi (6 atomi di carbonio).
I monosaccaridi più importanti del mondo vegetale sono:
Gli oligosaccaridi sono costituiti da 2, 3 o 4 molecole di monosaccaridi.
I disaccaridi sono la classe più semplice e più importante degli oligosaccaridi. Essi sono formati da due unità monosaccaridiche. Tra i più importanti disaccaridi ricordiamo:
Il saccarosio si estrae dalla barbabietola da zucchero (Beta vulgaris) o dalla canna da zucchero (Saccharum officinarum).
Struttura chimica del saccarosio. Fonte: Wikimedia Commons
I polisaccaridi sono macromolecole formate da più molecole di monosaccaridi. Sono i carboidrati più abbondanti; sono praticamente ubiquitari e si trovano comunemente nelle piante dove costituiscono più della metà del peso secco.
Negli organismi vegetali possono avere funzioni energetiche (polisaccaridi di riserva) e funzioni plastiche (costituenti della parete cellulare). Tra i principali polisaccaridi ricordiamo l’amido e la cellulosa.
L’amido è una polvere bianca, insapore ed inodore, che risulta insolubile in acqua fredda. Esso è formato da un gran numero di molecole di glucosio.
L’amido è prodotto dalle piante verdi, dove è utilizzato come fonte di riserva.
L’amido per uso officinale si ricava dal frumento, dal riso, dal mais e dalla patata.
L’amido è utilizzato come eccipiente nella preparazione di pastiglie e unguenti. E’ usato anche in cosmetica come protettivo e nella preparazione di polveri aspersorie.
Struttura dell'amido. Fonte: Wikimedia Commons
Le gomme sono dei polisaccaridi eterogenei ad elevato peso molecolare che, per prolungata ebollizione con acidi, si idrolizzano in monosaccaridi specialmente pentosi ed esosi ed in acidi uronici (acido glucoronico, acido galatturonico).
Tra le gomme di interesse farmaceutico ricordiamo la gomma arabica, la gomma adragante, la gomma karaya e la gomma carruba.
Gomma arabica
Per le sue proprietà emollienti è utilizzata in diversi preparati per la tosse e per proteggere la gola. Ha anche un utilizzo nell’industria alimentare, come stabilizzante nella preparazione dei gelati, della birra nonché nella preparazioni di confetti e caramelle (previene la cristallizzazione degli zuccheri ed emulsiona i grassi favorendo la loro distribuzione in tutto il prodotto.
Gomma adragante
E’ un ottimo agente emulsionante ed è usata per sospendere polveri insolubili o come legante in pillole e compresse. Viene anche adoperata nell’industria alimentare nonché nella preparazione dei saponi e dei dentifrici.
Gomma arabica
Essudato gommoso che si ottiene dalla corteccia dei rami e del tronco di diverse specie di Acacia (Fam. Leguminosae).
Gomma adragante
Essudato gommoso di alcune specie del genere Astragalus (Fam. Leguminosae).
Gomma arabica. Fonte: Minerva Unito
Le mucillagini sono sostanze amorfe, costituite da polisaccaridi eterogenei, che danno con l’acqua soluzioni colloidali, viscose, non adesive (la non adesività è la differenza fondamentale dalle gomme).
La distinzione tra gomme e mucillagini non è netta. Generalmente vengono definite “gomme” gli essudati viscosi che si formano nella pianta in risposta ad un evento traumatico (es. incisione) e “mucillagine” dei normali costituenti cellulari localizzati frequentemente nel tegumento del seme.
Si usa anche il termine generale “idrocolloide” per indicare sia gomme che mucillagini.
L’azione farmacologica delle mucillagini è legata alla loro capacità di rigonfiarsi in acqua dando delle masse plastiche o dispersioni viscose. Se ingerite possono dunque avere azione lassativa grazie al rammollimento del contenuto intestinale ed all’aumentata pressione sulla parete intestinale con aumento dell’attività peristaltica. Inoltre possono ridurre il senso di fame.
Applicate localmente le mucillagini hanno azione protettiva su cute e mucose infiammate.
La manna è l’essudato zuccherino che si ottiene per incisione o per puntura di insetti dalla corteccia di Fraxinus ornus, una pianta alta 5-10 m comune nei Paesi del Mediterraneo (soprattutto in Sicilia e in Calabria).
La manna si presenta sottoforma di frammenti irregolari di colore bianco. La manna contiene prevalentemente il monosaccaride mannitolo (60-80%).
Il mannitolo (un polialcol con sei gruppi idrossilici) è un diuretico osmotico.
Trova applicazione nei casi di edema cerebrale, glaucoma e ipertono oculare.
La manna, per il suo contenuto in mannitolo (lassativo osmotico), trova applicazione come lassativo in pediatria (disciolto in acqua o latte).
Mannitolo. Fonte: Wikipedia
La gomma guar si ottiene dall’endosperma del seme di Cyamopsis tetragonolobus (Fam. Leguminosae), una pianta erbacea coltivata in India. Il frutto è un baccello contenente 5-6 semi tondo. Il termine gomma è in piuttosto improprio in quanto si tratta di una sostanza mucillaginosa.
La gomma guar contiene prevalentemente polisaccaridi avente come unità base il galattomannano (un oligosaccaride formato da unità di mannosio e galattosio).
La gomma guar viene utilizzata come addensante e gelificante per le sue proprietà emollienti ed ammorbidenti. Inoltre, viene adoperato nel trattamento del sovrappeso in quanto potrebbe ridurre il senso della fame.
Monomero del galattomannano. Fonte: Wikimedia Commons
Althaea officinalis è una pianta erbacea alta fino ad un metro spontanea in tutta l’Europa. Presenta foglie abbastanza grandi a margine sinuato-dentato e nervature ben evidenti e fiori bianco-rosati, all’ascella delle foglie.
Si utilizzano prevalentemente le radici e le foglie che contengono mucillagini.
La radice viene spesso tagliata in tubetti per facilitare la produzione di una mucillagine senza amido.
Preparati a base di altea vengono adoperati nei casi di irritazione della mucosa orale e della faringe associata a tosse secca. Può giovare nei casi di gastrite.
Lo psillio (psillio nero) è costituito dai semi di piante erbacee quali Plantago psyllium e Plantago indica.
I semi sono piccoli e di colore bruno e presentano un rivestimento mucillaginoso che a contatto con l’acqua si espande.
Lo psillio viene adoperato come lassativo o per contrastare il sovrappeso.
Trigonella foenum graecum (Fam Fabaceae) è una pianta erbacea nativa del sud-oriente e dell’Asia occidentale.
Il frutto è un legume lungo e stretto con semi appiattiti, di forma irregolarmente quadrangolare, che contengono proteine, sostanze amare, saponine e fino al 50% di mucillagini.
Estratti o polveri ottenute dal seme vengono adoperati nei casi di sovrappeso o per migliorare la digestione.
Echinacea purpurea, Echinacea pallida ed Echinacea angustifolia, della famiglia delle Asteraceae, sono piante erbacee diffuse nei prati e nei boschi degli stati meridionali degli Stati Uniti. Presentano fiori riuniti in capolini (nella parte periferica sono presenti i fiori ligulati, di colore rosso, rosa o bianco, al centro i fiori sono tubolosi).
La droga è costituita dal rizoma e dalle parti aeree.
I principali componenti chimici sono polisaccaridi ad alto peso molecolare (echinacina) ed altri composti come acido cicorico, lattoni sesquiterpenici ed alchilamidi (es. echinaceina).
I preparati a base di echinacea stimolano la fagocitosi e vengono adoperati come immunostimolanti nella prevenzione di raffreddore ed influenza.
I preparati a base di echinacea sono generalmente standardizzati in alchilamidi, acido cicorico e polisaccaridi.
1. Definizioni
2. Cenni su simpatico e parasimpatico
3. Alcaloidi fenilalchilaminici
5. Alcaloidi – chinolinici - piridinici – imidazolici - piperidicini
10. Antrachinoni
11. Saponine
13. Droghe contenenti monoterpeni e fenoli
14. Sesquiterpeni
15. Diterpeni e meroterpenoidi
16. Flavonoidi
17. Composti correlati ai flavonoidi
18. Tannini, gingeroli e lignani
19. Lipidi
20. Carboidrati