Specifiche dinamiche – Linguaggio ammissibile
Una specifica dinamica può essere espressa attraverso due linguaggi:
il linguaggio ammissibile (o legale) ;
il linguaggio marcato ammissibile .
Per il sistema a ciclo chiuso varrà:
Specifiche dinamiche – Linguaggio richiesto
A volte è necessario fissare dei requisiti minimi per il funzionamento del sistema a ciclo chiuso. In questo caso è utile definire due ulteriori linguaggi:
il linguaggio richiesto ;
il linguaggio richiesto marcato
In questo caso vale:
Osservazione
Nel seguito considereremo:
il linguaggio ammissibile chiuso rispetto ai prefissi ;
il linguaggio richiesto non necessariamente chiuso rispetto ai prefissi.
Nel caso in cui si utilizzino gli automi a stati finiti come strumento di modellistica e
sono linguaggi regolari.
Data una specifica dinamica , se una automa
marca
, allora si dice che
è un RICONOSCITORE di
.
In generale il processo di modellazione delle specifiche non è banale e richiede esperienza.
Stati proibiti
In questo caso, per ottenere l’automa che descrive il comportamento a ciclo chiuso:
In questo caso il linguaggio ammissibile è .
Nell’ipotesi di voler considerare anche la condizione di non bloccaggio, al passo 2. bisogna effettuare l’operazione di rifinitura al posto di
Stati proibiti – Esempio
Figura a): Modello dell’impianto non controllato . Lo stato
è uno stato proibito.
Figura b): Modello del sistema supervisionato . In questo caso non si è tenuto conto della specifica sul bloccaggio perché
Figura c): Modello del sistema supervisionato . In questo caso si è tenuto conto anche della specifca di non-bloccaggio.
Eventi alternati
Se si vuole imporre l’alternanza tra due eventi a e b, allora è sufficiente costruire l’automa
L’automa che specifica il comportamento del sistema supervisionato si ottiene come
Parole proibite 1/2
Si consideri la seguente stringa proibita
Per costruire l’automa della specifica si può procedere come segue:
per
Per ogni stato diverso da completare
il suffisso più lungo di
Parole proibite 2/2
4. Per lo stato e
completare
il suffisso più lungo di
5.
Seguendo la procedura proposta si otterrà un automa per il quale vale
e
Parole proibite – Esempio
Si consideri e
, allora l’automa
di specifica è
Osservazioni
Si consideri un SED con
insieme degli eventi non controllabili.
Sia e
.
Esiste un supervisore tale che
SE E SOLO SE
(CONDIZIONE DI CONTROLLABILITÀ)
Siano e
due linguaggi definiti sull’insieme di eventi
.
Sia
Il linguaggio si dice CONTROLLABILE dato
e
se
Tale condizione è equivalente alla seguente:
Se , per ogni
e
deve valere
.
Test di controllabilità per linguaggi regolari
Nel caso di linguaggi REGOLARI è possibile verificare la controllabilità di un linguaggio mediante un automa a stati finiti.
Il test da effettuare è il seguente:
Si considerino due transazioni in una database
e
Il seguente automa rappresenta tutti i possibili schedule delle due transazioni
Si supponga che gli schedule ammissibili debbano soddisfare la seguente condizione
precede
precede
Il linguaggio ammissibile a ciclo chiuso è generato dall’automa
Esempio 5/5
Dato che
e
Se contiene
e/o
allora
NON È CONTROLLABILE.
1. Introduzione ai sistemi ad eventi discreti
3. Operazioni sugli automi e linguaggi regolari
4. Automi deterministici temporizzati
5. Automi temporizzati stocastici e catene di Markov
6. Reti di Petri – Definizioni e proprietà
7. Reti di Petri – Grafo di raggiungibilità e grafo di copertura
8. Proprietà comportamentali delle reti di Petri
9. Reti di Petri – Stima dell'insieme di raggiungibilità e classificazione
10. Reti di Petri temporizzate
11. Introduzione al controllo di supervisione
12. Controllo di Supervisione - Parte Prima
13. Controllo di Supervisione - Parte Seconda
Capitolo 3, paragrafi 3.3 e 3.4 (fino a 3.4.1 incluso), da Cassandras-LaFortune.
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12. Controllo di Supervisione - Parte Prima
13. Controllo di Supervisione - Parte Seconda
14. Controllo di Supervisione - Parte Terza
15. Controllo supervisivo mediante posti monitor
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