Schema di controllo
Processo modellato come automa
modella il comportamento a ciclo aperto
Il supervisiore può essere visto come una funzione che abilita alcuni eventi in funzione della parola osservata
Gli eventi abilitati saranno
Osservazione
Il controllo di supervisione è un controllo di tipo dinamico.
Infatti l’azione di controllo non dipende solo dallo stato raggiunto dal processo , ma anche dalla traiettoria (sequenza di eventi) con la quale questo stato viene raggiunto
Classificazione delle specifiche per il controllo supervisivo.
Le specifiche per il controllo supervisivo possono essere classificate come:
Si può dimostrare che le specifiche statiche e quelle qualitative possono sempre essere ricondotte a specifiche di tipo dinamico.
Una specifica dinamica impone il linguaggio che deve essere generato dal sistema a ciclo chiuso.
Se il processo da controllare è modellato come un SED definito per un insiemi di eventi , allora si possono avere
Osservazione
Una specifica dinamica può essere rappresentata attraverso un SED
che marchi il linguaggio
.
Supponiamo che il processo da controllare sia modellato attraverso un automa .
Una specifica statica definisce un insieme di Stati ammissibili (Legali)
Più comunemente le specifiche statiche venogno espresse in termini di Stati Proibiti, piuttosto che in termini di stati ammissibili.
La definizione di specifica statica può essere facilmente estesa alle reti di Petri facendo riferimento alla marcature (ammissibili oppure proibite).
Data una specifica statica, ad esempio un insieme di stati proibiti, è sempre possibile trovare una specifica dinamica equivalente, ad esempio eliminare dal linguaggio a ciclo chiuso tutte le parole che portano agli stati proibiti.
Ovviamente risulta più conveniente esprimere una specifica statica come tale, per motivi di compatezza.
È possibile dare altri tipi di specifiche che esprimano delle proprietà che devono essere soddisfatte dal sistema controllato.
Ad esempio si può richiedere che il sistema a ciclo chiuso sia reversibile, piuttosto che vivo, oppure non-bloccante.
Anche queste specifiche potrebbero essere ricondotte a specifiche dinamiche (anche se spesso non risulta conveniente)
Se si desidera che il sistema controllato sia non-bloccante, cioè che
Questo si può ottenere:
1. Introduzione ai sistemi ad eventi discreti
3. Operazioni sugli automi e linguaggi regolari
4. Automi deterministici temporizzati
5. Automi temporizzati stocastici e catene di Markov
6. Reti di Petri – Definizioni e proprietà
7. Reti di Petri – Grafo di raggiungibilità e grafo di copertura
8. Proprietà comportamentali delle reti di Petri
9. Reti di Petri – Stima dell'insieme di raggiungibilità e classificazione
10. Reti di Petri temporizzate
11. Introduzione al controllo di supervisione
12. Controllo di Supervisione - Parte Prima
13. Controllo di Supervisione - Parte Seconda
Capitolo 7, paragrafi 7.1 e 7.2, da Di Febbraro-Giua.
1. Introduzione ai sistemi ad eventi discreti
3. Operazioni sugli automi e linguaggi regolari
4. Automi deterministici temporizzati
5. Automi temporizzati stocastici e catene di Markov
6. Reti di Petri – Definizioni e proprietà
7. Reti di Petri – Grafo di raggiungibilità e grafo di copertura
8. Proprietà comportamentali delle reti di Petri
9. Reti di Petri – Stima dell'insieme di raggiungibilità e classificazione
10. Reti di Petri temporizzate
11. Introduzione al controllo di supervisione
12. Controllo di Supervisione - Parte Prima
13. Controllo di Supervisione - Parte Seconda
14. Controllo di Supervisione - Parte Terza
15. Controllo supervisivo mediante posti monitor
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