Vanno però tenute presenti diverse considerazioni nel fissare il volume di riserva:
Ai fini della determinazione del volume del serbatoio, inoltre, sarebbe opportuno tener conto anche di:
Il volume complessivo, quindi, va da un minimo corrispondente ad una giornata di consumo ad un massimo di due – tre giornate. Nel caso di serbatoi pensili, ad evitare spese eccessive sarà opportuno assegnare ad essi solo il volume di compenso, costruendo un serbatoio di riserva interrato munito di impianto di sollevamento dedicato.
Classificazione dei serbatoi con riferimento alla posizione rispetto all’abitato:
Classificazione dei serbatoi con riferimento alla posizione rispetto al piano di campagna:
Aspetti Costruttivi
I serbatoi si realizzano in due vasche almeno, in modo da provvedere al lavaggio, alla manutenzione (disinfezione con ipoclorito sodico e ripasso di calce) e ad eventuali riparazioni senza interrompere il servizio.
Per serbatoi di modesta capacità (250-300 m3) è ammessa per ragioni economiche un’unica vasca, provvedendo – in caso di fuori servizio – a collegare l’acquedotto esterno alla rete (se possibile, ovviamente, e con opportune cautele).
Forma rettangolare (più diffusa) o circolare.
In genere, per terreni spingenti o per i quali siano da temere dei cedimenti non uniformi, si preferisce realizzare dei serbatoi a pianta circolare, il cui fondo è realizzato con una fondazione sagomata a volta, per cui la struttura è in grado di adattarsi ad eventuali cedimenti del piano di posa.
Dimensioni
Altezza: compresa in genere tra 3,50 m (onde garantire la freschezza dell’acqua ) e 6-7 m (onde evitare eccessive variazioni di carico sulla rete ed anche valori notevoli della spinta idrostatica sulle pareti).
Serbatoi rettangolari
Copertura terreno: almeno 60-70 cm (coibentazione termica), seminando poi erbe ad apparato radicale poco profondo (per ridurre l’impatto ambientale dell’opera). Si possono utilizzare materiali coibenti leggeri (ad es. polistirolo espanso ) riducendo la copertura di terreno.
Cappa impermeabile: realizzata con battuto di cemento di pendenza adeguata, ricoperto di manto impermeabile (essenziale per evitare infiltrazioni di acqua esterna ), prolungato sul tappo di argilla laterale. Nelle opere più importanti si può realizzare una barriera con intercapedine, magari transitabile (raccolta infiltrazioni esterne, rilevazioni perdite serbatoio). Canaletta di raccolta di acque pluviali ed acque di scarico serbatoio, con un pozzetto intercettatore e successiva immissione in fognatura.
Zona di protezione: analogamente alle opere di captazione al fine di evitare inquinamenti
Prova di tenuta: l’impermeabilità delle vasche è assicurata da un intonaco a più strati eventualmente addizionato di impermeabilizzanti (in alternativa vernici epossidiche o siliconiche). La prova viene effettuata riempiendo il serbatoio sino al livello di sfioro e misurando, ogni 24 h e nell’arco di 15-30 giorni, le diminuzioni di livello. Le perdite debbono risultare < 2-3 l/giorno x m2 di superficie bagnata del serbatoio in cls.
Camera di manovra per serbatoio di testata
Pozzetto di shuntaggio: eventualmente da munire di apparecchiature automatiche per la clorazione.
Eventuale collegamento diretto.
Disconnessione idraulica tra arrivo e presa.
Arrivo: in modo da evitare zone stagnanti, fenomeni di eliminazione di anidride carbonica per ricaduta dall’alto ed incremento delle caratteristiche incrostanti; eventuale impianto a galleggiante per evitare sfiori non controllati; giunto isolante se l’acquedotto esterno è in protezione catodica.
Elementi costruttivi
La camera di manovra è di solito disposta su due piani, in modo da rendere agevole l’utilizzo di ogni vasca, la sua manutenzione, lo svuotamento e la misura delle portate in entrata e in uscita.
Le saracinesche al piano inferiore saranno munite di lunghe aste di manovra, in modo da avere i volantini al piano superiore.
Accesso alle vasche: porte aperte verso l’esterno, con soglie al di sopra del massimo livello idrico, eventualmente munite di rete metallica per l’areazione.
Areazione delle vasche: oscillazione del livello idrico con conseguente movimento d’aria. Luci munite di rete metallica nelle porte d’ingresso delle vasche o in appositi cunicoli.
Illuminazione vasche: illuminazione artificiale, onde evitare che sull’acqua si formi vegetazione.
Foro nel solaio: conviene che il solaio sia sfondato in un punto onde consentire di calare apparecchiature e pezzi speciali.
Giunto camera di manovra-serbatoio: la camera di manovra ed il serbatoio scaricano diversamente sul terreno dando luogo a possibili cedimenti differenziali. Sarà opportuno pertanto prevedere un giunto.
Tubi in canaletta: se possibile, invece di poggiare i tubi sul piano di calpestio della camera di manovra conviene sistemarli in un cunicolo, ricoprendoli con lamiera striata.
Per serbatoi di estremità: la condotta di presa/arrivo sarà munita di diramazione di presa con valvola unidirezionale, onde consentire il solo deflusso verso la rete.
Tipologia statica
- Muratura
- Cemento armato serbatoi interrati o seminterrati
- C.a.p.
- C.a.
- C. a. p. serbatoi pensili
- Metallici
Serbatoi in caverna o in galleria: le vasche, scavate in galleria oppure a cielo aperto e ricoperte di solai o volte, garantiscono un’ottima prestazione tecnica. Sulle pareti o sul fondo si applica un rivestimento in cls non armato, dello spessore di circa 20 cm, con funzione di spianare le asperità e servire di sostegno all’intonaco cui viene affidata la tenuta. Le vasche sono in genere a sezione rettangolare, con larghezza di 4-6 m e sviluppate soprattutto in lunghezza.
1. Problemi di pianificazione e gestione delle risorse idriche
2. Impianti regolati e non regolati per l'utilizzazione delle acqu...
3. Il ciclo integrato delle acque. Lo sviluppo delle infrastruttur...
4. I sistemi acquedottistici. Schemi di funzionamento
5. L'acquedotto esterno: tracciato e calcolo idraulico
6. Tubazioni per il convogliamento a pressione ed a pelo libero: m...
7. Tubazioni per il convogliamento a pressione ed a pelo libero: m...
8. Tubazioni per il convogliamento a pressione ed a pelo libero: m...
9. Verifica statica delle condotte
10. Acquedotto esterno: Opere di captazione
11. Acquedotto esterno: opere d'arte minori
13. I serbatoi
15. Reti di distribuzione idrica
16. Criteri di gestione dei sistemi acquedottistici
18. I sistemi di drenaggio urbano
19. Modelli di trasformazione afflussi - deflussi