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Giorgio Serino » 17.Particolari costruttivi dei solai


TECNICA DELLE COSTRUZIONI II

Particolari costruttivi dei solai

dr. Mariacristina Spizzuoco

Solai monolitici in c.a.

Solaio monolitico in c.a.:

  • elevati oneri di realizzazione
  • scadenti proprietà acustiche
  • superficie di intradosso non piana
Solaio monolitico in c.a

Solaio monolitico in c.a

Solaio monolitico in c.a. con controsoffitto in laterizi

Solaio monolitico in c.a. con controsoffitto in laterizi


Solai misti in c.a. o c.a.p. con mattoni di alleggerimento

Rispetto ai solai monolitici:

  • nervature più ravvicinate e spessori minori delle nervature e della soletta
  • più leggeri e di più facile realizzazione
  • superficie di intradosso piana
Solaio con alleggerimenti costituiti da mattoni e fondelli in corrispondenza delle nervature

Solaio con alleggerimenti costituiti da mattoni e fondelli in corrispondenza delle nervature


Solai misti in c.a. o c.a.p. tipo Unic

Solaio tipo Unic a nervature parallele – Vista assonometrica

Solaio tipo Unic a nervature parallele - Vista assonometrica

Solaio tipo Unic – Sezione: unico elemento in laterizio (pignatta) più leggero

Solaio tipo Unic - Sezione: unico elemento in laterizio (pignatta) più leggero


Solai misti in c.a. o c.a.p. tipo Perretunic

Solaio tipo Perretunic – Vista assonometrica

Solaio tipo Perretunic - Vista assonometrica

Solaio tipo Perretunic – Sezione: la soletta superiore è soppressa

Solaio tipo Perretunic - Sezione: la soletta superiore è soppressa


Solai misti in c.a. o c.a.p. tipo SAP

Solaio tipo SAP – Sezione: elementi trave in laterizio armato prefabbricati a piè d’opera, realizzati mediante assemblaggio di laterizi muniti di scanalature per alloggiare fili trafilati ad alta resistenza.

Solaio tipo SAP – Vista assonometrica

Solaio tipo SAP - Vista assonometrica

Solaio tipo SAP – Sezione

Solaio tipo SAP - Sezione


Solai misti in c.a. o c.a.p. tipo Fert

Solaio tipo Fert – Sezione: tralicci metallici i cui correnti inferiori sono collocati in un fondello di laterizio e ad esso solidarizzati con malta cementizia.

Solaio tipo Fert – Vista assonometrica

Solaio tipo Fert - Vista assonometrica

Solaio tipo Fert – Sezione

Solaio tipo Fert - Sezione


Solai misti in c.a. o c.a.p. tipo Celersap

Solaio tipo Celersap

Solaio tipo Celersap


Solai misti in c.a. o c.a.p. tipo Varese

Solaio tipo Varese – Vista assonometrica:

  • maggior costo di realizzazione
  • difficoltà di collegamento con le travi e con l’eventuale soletta inferiore di collegamento
Solaio tipo Varese – Vista assonometrica

Solaio tipo Varese - Vista assonometrica

Solaio tipo Varese – Sezione

Solaio tipo Varese - Sezione


Solai misti in c.a. o c.a.p. tipo RDB

Solaio tipo RDB con travetti in c.a.p.: lo stato di precompressione dei travetti evita le fessurazioni e conferisce minore deformabilità al solaio.

Solaio tipo RDB con travetti in c.a.p

Solaio tipo RDB con travetti in c.a.p


Solai con elementi prefabbricati in c.a.p. posti in opera affiancati

Hanno i requisiti tipici delle strutture in c.a.p.:

  • buona resistenza alla fessurazione
  • riduzione della deformabilità
  • risparmio nei quantitativi di acciaio e cls impiegati

Solai estrusi in c.a.p.

Solaio estruso in c.a.p. con alleggerimenti di sezione circolare e soletta superiore di completamento: i pannelli vengono posti in opera affiancati e sono solidarizzati con un getto di completamento che conferisce collaborazione trasversale tra gli elementi.

Solaio estruso in c.a.p. con alleggerimenti e soletta superiore di completamento

Solaio estruso in c.a.p. con alleggerimenti e soletta superiore di completamento


Solai a π con getti di completamento in opera

Solaio con getti di completamento in opera (nervature e soletta)

Solaio con getti di completamento in opera (nervature e soletta)

Solaio con eventuale getto di completamento in opera della soletta

Solaio con eventuale getto di completamento in opera della soletta


Sezione longitudinale degli aggetti (sbalzi)

Sbalzi a soletta piena:

  • a) con intradosso inclinato (impiegata per luci modeste)
  • b) con intradosso orizzontale (per contenere il peso dello sbalzo)
Sbalzi a soletta piena
Sbalzo alleggerito con soletta superiore
Sbalzo alleggerito con soletta inferiore

Sbalzo in continuità senza ribassamento

I travetti dello sbalzo sono orditi in continuità con quelli della campata del solaio retrostante.


Sbalzo in continuità con ribassamento

Se si vuole ottenere una differente quota tra il pavimento finito interno e quello esterno sullo sbalzo, o se lo spessore dei materiali di finitura è diverso.


Sbalzo non in continuità con ribassamento

Il momento flettente, presente sullo sbalzo in corrispondenza della sezione di incastro con la trave di bordo, sollecita a flessione il solaio a ridosso della trave (tessuto parallelamente ad essa).

Esso determina uno sforzo di trazione che impegna le armature superiori trasversali all’orditura del solaio, e uno sforzo di compressione che sollecita gli elementi presenti all’intradosso del solaio. Se gli elementi resistenti non sono sufficienti, la flessione si trasforma in torsione applicata lungo la trave.


Travetto ortogonale all’orditura del solaio

Possibile soluzione per ridurre le sollecitazioni torsionali sulla trave: inserimento di travetti ortogonali all’orditura del solaio retrostante.


Sbalzo non in continuità: modello di calcolo

Ipotizzando nulla la rigidezza torsionale della trave, lo schema di calcolo corretto per la determinazione delle sollecitazioni nei vari elementi (trave di bordo, travetti ortogonali e paralleli alla trave) è quello in cui:

  • R1 rappresenta la rigidezza flessionale della trave di bordo in corrispondenza del travetto in esame
  • R2 rappresenta la rigidezza flessionale dei travetti paralleli alla trave in corrispondenza dello stesso

Armatura del travetto ortogonale all’orditura del solaio retrostante


Solai contigui di luce diversa

Si verificano sensibili effetti trasversali quando sono presenti:

  1. variazioni significative dei carichi agenti su un travetto rispetto a quelli contigui
  2. variazioni non trascurabili di rigidezza tra elementi contigui, ossia in presenza di:
    • solai contigui con differenti luci libere di inflessione o diverso funzionamento statico

Soluzione: travetto ripartitore e travetto di rinforzo

Possibile soluzione per ridurre gli effetti trasversali:

  • predisposizione di travetti ripartitori adeguatamente armati
  • predisposizione di travetti supplementari di supporto nelle zone interessate

Brusche variazioni di altezza tra solai contigui

Si verificano sensibili effetti trasversali quando sono presenti:

  1. variazioni significative dei carichi agenti su un travetto rispetto a quelli contigui
  2. variazioni non trascurabili di rigidezza tra elementi contigui, ossia in presenza di:
    • brusche variazioni di altezza nel caso di zone ribassate

Soluzione: zone piene ed aggiunta di armature trasversali

Possibile soluzione per ridurre gli effetti trasversali:

  • aggiungere armature superiori disposte ortogonalmente alla tessitura collegate all’elemento di maggiore rigidezza
  • aggiungere idonee zone piene

Travetti paralleli a trave o parete in c.a.

Si verificano sensibili effetti trasversali quando sono presenti:

  1. variazioni significative dei carichi agenti su un travetto rispetto a quelli contigui
  2. variazioni non trascurabili di rigidezza tra elementi contigui, ossia in presenza di:
    • travetti del solaio paralleli ad elementi molto rigidi come travi emergenti
    • travetti paralleli ad una parete in c.a

Soluzione: zone piene ed aggiunta di armature trasversali

Possibile soluzione per ridurre gli effetti trasversali:

  • aggiungere armature superiori disposte ortogonalmente alla tessitura collegate all’elemento di maggiore rigidezza
  • aggiungere idonee zone piene

Solaio con ribassamento

Nei solai con ribassamento, occorre fare attenzione nella disposizione delle eventuali armature superiori e di travetti di ripartizione sul perimetro della zona interessata.


Foro in solaio senza inversione di orditura

Si è mantenuta inalterata la tessitura prevista per il solaio:

  • travetti rinforzati sui bordi del foro
  • travetti ortogonali alla tessitura del solaio

Foro in solaio con inversione di orditura

Quando il foro interromperebbe molti travetti, è consigliabile orientare la tessitura secondo il lato più lungo.


I materiali di supporto della lezione

A. Cinuzzi e S. Gaudiano, Tecniche di progettazione per strutture di edifici in cemento armato (cap. 2 del libro: I solai), Casa editrice Ambrosiana, Milano, 2003

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