Prestazioni del ricevitore ottimo su canale AWGN (seconda parte)
Sommario:
- Calcolo della probabilità di errore per segnalazioni PSK.
- Segnalazione PSK differenziale.
- Calcolo della probabilità di errore per segnalazioni QAM.
- Maggiorazione dell’unione.
- Confronto tra schemi di modulazione senza memoria.
Probabilità di errore per M-PSK
La funzione fΘr si calcola con una trasformazione di variabili aleatorie: coordinate cartesiane in coordinate polari.
Probabilità di errore per M-PSK
∀εs/N0 fissato, se M aumenta la PM aumenta => non efficienti in potenza.
Se si adotta una codifica di Gray e ρs >> 1 => Pb ≈ PM/logM
Demodulazione per segnali in banda traslata
La demodulazione per schemi di modulazione in banda traslata richiede che gli oscillatori in TX e RX generino gli stessi segnali => perfetta sincronizzazione.
Demodulatore per QAM e PSK
- E’ necessario generare una portante agganciata in frequenza e fase con quella generata in trasmissione.
- Il sistema di acquisizione utilizza il segnale r(t) in un intervallo di parecchi periodi di simbolo.
Demodulatore per QAM e PSK
Sincronizzazione
- La procedura per la sincronizzazione è visibile in prima immagine.
- L’equzione ottenuta all’uscita del divisore di frequenza è ricavata in seconda immagine.
All'uscita del divisore di frequenza
PSK differenziale
Se la fase è:
Φ’ = Φ + π => 2Φ’ = 2Φ + π => 2Φ mod 2π
Questa ambiguità distrugge di fatto l’informazione che è convogliata su una fase di “0″ o “π”.
PSK differenziale
- Se convogliamo l’informazione sulla differenza di fase tra due simboli piuttosto che sulla fase del singolo simbolo rimuoviamo l’ambiguità; la procedura è descritta in prima immagine.
- Assumiamo che 0 corrisponda a non modificare la fase tra due simboli consecutivi e che 1 imponga una variazione; la procedura è descritta in seconda immagine.
PSK differenziale
- Attraverso una codifica differenziale è stato risolto il problema dell’ambiguità.
- La codifica e decodifica differenziale è realizzata con semplici circuiti logici che precedono il modulatore e seguono il rivelatore, rispettivamente.
Codifica e decodifica differenziale
Demodulazione non coerente per PSK differenziale
La decisione è presa utilizzando la fase di rk (rk-1)*.
Demodulazione non coerente
Demodulazione non coerente per PSK differenziale
N.B. Nel caso in figura l’oscillatore locale non deve essere agganciato in fase.
Demodulazione non coerente
Probabilità di errore per B-PSK differenziale (D-BPSK)
- Se si utilizza un RX coerente la P(e) è circa il doppio rispetto al caso di schema PSK non differenziale.
- Questo perché un eventuale periodo di simbolo con elevata entità di rumore va a interessare due decisioni consecutive.
- Se si utilizza un RX non coerente che basa la decisione su rn (rn-1)* si può mostrare che la variabile di decisione può essere approssimata a quella del caso coerente con la differenza che la componente di rumore ha potenza doppia => perdita di 3dB in SNR (OK per M>4).
Probabilità di errore per D-BPSK
Per M=2 otteniamo i valori di P(e) visibili in figura.
Probabilità di errore per D-BPSK
Probabilità di errore per QAM
Se M = 2k con k pari il QAM è equivalente a due PAM in quadratura indipendenti con M’ = 2k/2
Esempio: 16 QAM ≡ 2PAM con M’ = 24/2 = 4
Probabilità di errore per QAM
Probabilità di errore per QAM
Probabilità di errore per QAM
Maggiorazione dell’unione
Maggiorazione dell’unione
Utilizzando una tecnica di maggiorazione più raffinata:
- εb/N0 > ln2 (-1.6 db) limite di Shannon per AWGN
Maggiorazione dell'unione
Maggiorazione dell’unione
Maggiorazione dell’unione
Procedure per la definizione di PM
Confronto tra gli schemi di modulazione senza memoria (SM)
Gli schemi di modulazione SM possono essere confrontati in diversi modi:
- Quale è il rapporto εb/N0 richiesto per ottenere una data Pb con una fissata banda 2W di canale (o bit rate Rb).
- Quale è la minima banda di canale (o la massima Rb) per ottenere una data Pb con un fissato εb/N0
Confronto tra gli schemi di modulazione senza memoria (SM)
Come valutare la banda di uno schema di modulazione?
- La banda di Shannon da una misura dell’occupazione spettrale senza richiedere la conoscenza delle specifiche forme dei segnali.
- Dato un insieme di M segnali {si(t)}Mi=1 di durata T e dimensionalità N la banda monolatera W occupata dai segnali verifica: 2WT = N
Confronto tra gli schemi di modulazione senza memoria (SM)
Confronto tra gli schemi di modulazione senza memoria (SM)
Confronto tra gli schemi di modulazione senza memoria (SM)
Confronto tra gli schemi di modulazione senza memoria (SM)
Esercizio:
Mostrare che i segnali simplex non sono efficienti in banda.
Segnali biortogonali:
Dato un insieme di M/2 segnali ortogonali, un insieme di M segnali biortogonali è costituito dagli M/2 segnali ortogonali e dai suoi M/2 segnali opposti (in figura).
{si(t)}M/2i=1 -> {si(t), -si(t)}M/2i=1
Esercizio:
Mostrare che i segnali biortogonali non sono efficienti in banda.
Confronto tra gli schemi di modulazione senza memoria (SM)
Efficienza in potenza
- I segnali PAM presentato una Pb che aumenta con l’aumento di M (o di k) per una fissato εb/N0
- Per lasciare costante la Pb è necessario incrementare εb/N0 => I segnali PAM non efficienti in potenza.
- Analogamente per M-PSK e QAM.
- I segnali ortogonali presentano una Pb che diminuisce con M (con k). Analogamente per i segnali simplex e biortogonali.
Confronto tra gli schemi di modulazione senza memoria (SM)
Tabella comparativa tra segnali ed efficienza in potenza e in banda
Trasmissioni codificate
Esistono segnalazioni che siano sia efficienti in potenza che in banda? SI
Esempio: Tecniche di modulazioni codificate.
Tecniche di modulazioni codificate
Trasmissioni codificate
Con che cosa paghiamo il risparmio in banda e in potenza?
Con la maggiore complessità in trasmissione (apparecchiature di codifica) e in ricezione (apparecchiature di decodifica).
Confronto tra gli schemi di modulazione SM
Grafico comparativo tra schemi di modulazione SM
Confronto tra gli schemi di modulazione SM
Un confronto deve tener conto anche della complessità delle apparecchiature in trasmissione e in ricezione.
Esempio:
- I segnali PAM richiedono un solo correlatore.
- I segnali ortogonali richiedono in generale M correlatori.
Considerazioni conclusive
Riassunto della lezione:
- Sono state valutate le prestazioni dello schema di modulazione PSK.
- E’ stato introdotto lo schema differenziale PSK.
- Sono state valutate le prestazioni dello schema di modulazione QAM.
- E’ presentata la tecnica della maggiorazione dell’unione.
- Sono state confrontate le modulazioni SM in termini di efficienza in potenza ed in banda.
Prossima lezione
Demodulazione dei segnali FSK
- Schema di modulazione FSK
- Demodulazione coerente e non coerente.