Robot: sogno e bisogno
“Da tempo i robot hanno lasciato i libri di fantascienza per abitare il nostro mondo. Li troviamo ovunque: in fabbrica ad assemblare automobili, nello spazio a esplorare pianeti, in missioni di salvataggio, in sala operatoria, in casa ad aiutare nelle faccende domestiche. I robot di oggi stanno già influenzando notevolmente molti aspetti della nostra vita”. Dopo la rivoluzione digitale ci sarà quella robotica?
Bruno Siciliano ci introduce al mondo della robotica, un mondo in cui la comunità scientifica italiana si pone come leader a livello internazionale. Il robot sarà il nuovo elemento di cui non si potrà fare a meno? Quali sono le prospettive? Quali sono i rischi?
Federica offre una sintesi dell’incontro tenutosi nell’ambito di Come alla Corte di Federico II, ovvero parlando e riparlando di scienza.
La robotica ha radici culturali assai profonde. Nel corso dei secoli l’uomo ha costantemente cercato di individuare dei sostituti che risultassero in grado di emulare il suo comportamento. Le motivazioni che hanno dato linfa a questa ricerca fanno riferimento a contesti filosofici, economici, sociali e scientifici.
I libri di Asimov e i film di fantascienza hanno condizionato l’immaginario collettivo che è portato a individuare nel robot un androide che parla e cammina, vede e sente, con gesti e reazioni di tipo umano. In concreto, possiamo definire robot (che in slavo significa ‘lavoro‘) una macchina in grado di svolgere dei compiti in maniera automatizzata per sostituire o migliorare il lavoro umano.
Bruno Siciliano
Professore di Automatica
Università degli Studi di Napoli Federico II
Il filmato completo, in streaming, è disponibile su Comeallacorte
Già dall’antichità l’uomo ha sempre cercato di riprodurre degli artefatti a sua immagine e somiglianza.
L’immaginario collettivo è portato a vedere nei robot un androide che parla e cammina, vede e sente, con gesti e reazioni di tipo umano (fantascienza).
Il filmato completo, in streaming, è disponibile su Comeallacorte
Per robotica si intende la connessione intelligente tra percezione e azione.
L’uomo è in grado con il cervello di percepire stimoli dall’ambiente circostante, di tipo visuale o aptico.
I robotici si occupano di realizzare dei sistemi in grado di riprodurre i meccanismi neuronali dell’organismo umano.
Il filmato completo, in streaming, è disponibile su Comeallacorte
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Creare un robot amico dell’uomo: Progetto Phriends – Physical Human-Robot Interaction: DepENDability and Safety.
Il filmato completo, in streaming, è disponibile su Comeallacorte
Ordinario di Automatica presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Napoli Federico II, Bruno Siciliano è responsabile scientifico di PRISMA Lab, il Laboratorio di Progetti di Robotica Industriale e di Servizio, Meccatronica e Automazione del Dipartimento di Informatica e Sistemistica. I suoi interessi di ricerca riguardano l’identificazione di modelli e il controllo adattativo, il controllo di impedenza e di forza, il controllo visuale, i manipolatori ridondanti e cooperanti, i bracci flessibili in materiale leggero, i robot per applicazioni medicali e spaziali, la coabitazione tra robot ed esseri umani. Fellow delle associazioni scientifiche IEEE, ASME e IFAC, ha pubblicato 250 articoli e 7 libri sulla robotica; il suo Robotics: Modelling, Planning and Control è tra i testi più adottati nelle università del mondo.
Ernesto Burattini
La robotica cognitiva
Matteo Palumbo
Percorso nella letteratura fantascientifica
Guido Rossi
I misteri del Turco del Barone von Kempelen
Paolo De Marco
Robot a cinema
Giuseppe Zollo
Le tre leggi per la robotica
Giovanni Persico
Robot in chirurgia
C’era una volta la cibernetica, forse così può iniziare una breve presentazione della Robotica Cognitiva. Era il 1943 quando sulla rivista “Philosophy of science” apparve l’articolo di Wiener, Rosenblueth e Bigelow dal titolo ‘Comportamento, scopo e teleologia‘ (Behavior, purpose, and teleology) considerato il manifesto della Cibernetica, una disciplina che proponeva una contaminazione tra la teoria del controllo, la teoria dell’informazione, e la biologia, finalizzata alla spiegazione dei principi comuni del controllo e della comunicazione negli animali e nelle macchine. Dopo circa 60 anni, siamo approdati alla Robotica Cognitiva passando attraverso l’Intelligenza Artificiale.
Ernesto Burattini
Professore di Sistemi per il governo dei robot
Università degli Studi di Napoli Federico II
Sono note le tre leggi della robotica che Isaac Asimov enunciò negli anni cinquanta:
“1) Un robot non può arrecare danni a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno; 2) Un robot deve obbedire agli ordini impartiti da esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge; 3) Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima e con la Seconda Legge”. Questo tentativo di codificazione voleva addomesticare la potenza demonica dei robot e inscrivere i comportamenti di macchine artificiali nell’esercito del Bene. Era una nobile preoccupazione, ma la letteratura aveva già scelto un’altra strada.
Matteo Palumbo
Professore di Letteratura italiana
Università degli Studi di Napoli Federico II
Nel 1769 il Barone von Kempelen fu incaricato da Maria Teresa di costruire un automa che giocasse a scacchi. Il Barone, dotato di un eccezionale talento meccanico ma un po’ sbruffone, affermò che il suo automa ‘avrebbe oscurato tutto quello che il mondo aveva visto sino ad allora’ e che addirittura ’sarebbe stato in grado di pensare!
Guido Rossi
Professore di Immunopatologia
Università degli Studi di Napoli Federico II
Fonte: Wikimedia
Il cinema sin dai suoi primi passi s’è ispirato ai racconti di fantascienza (è del 1902 il Viaggio sulla luna di George Méliès) e si è perciò ben presto interessato alla possibile realizzazione di macchine dotate di intelligenza artificiale, mettendo subito in evidenza i pericoli che il loro impiego avrebbe potuto comportare per gli uomini. Già in Metropolis di Fritz Lang, del 1927, infatti, un robot realizzato con le sembianze della predicatrice Maria e programmato dallo scienziato Rotwang per spingere ad una disastrosa sconfitta gli operai in rivolta, finisce col provocare la rovina dell’intera città.
Paolo De Marco
Professore di Storia Contemporanea
Seconda Università degli Studi di Napoli
Metropolis. The new Tower of Babel. Fonte: Wikipedia
La fantascienza scopre ben prima della scienza che i robot non riescono a fare una cosa che gli uomini fanno con naturalezza. Interpretare i messaggi. L’unico modo per comunicare con i robot senza equivoci è un linguaggio puramente formale.
Privo delle sfumature e delle ambiguità del linguaggio naturale. Gli eredi dei robot asimoviani non hanno superato i limiti dei loro progenitori. Tuttavia si sono evoluti. Non hanno più bisogno di un corpo antropomorfo. Vivono nel ciberspazio. Puro insieme di regole. Solo anima senza corpo. Sono i programmi che ci fanno navigare in rete. Google ne è l’ultimo rampollo. Servizievole come ogni buon robot esegue pazientemente le ricerche per noi nell’universo sterminato di Internet.
Giuseppe Zollo
Professore di Gestione aziendale
Università degli Studi di Napoli Federico II
Il ventesimo secolo è stato definito da Eric J. Hobsbawm ‘il secolo breve’ per l’enorme accelerazione impressa agli eventi della Storia e alle trasformazioni avvenute nella vita degli uomini. Tanti e tali sono stati i mutamenti che, anche noi come Max Planck, potremmo affermare che ‘Stiamo vivendo in un momento davvero singolare della storia… In ogni campo della nostra civiltà spirituale e materiale ci sembra di essere giunti a una svolta critica…
Non c’è qualche assioma scientifico che non sia oggidì negato da qualcuno. E allo stesso tempo quasi ogni assurda teoria può quasi certamente trovare seguaci e discepoli da qualche parte’. Questa è la giusta premessa storico-emozionale per introdurre l’argomento della robotica in chirurgia.
Giovanni Persico
Professore di Chirurgia generale
Università degli Studi di Napoli Federico II
Scarica il dossier a cura della redazione di Come alla Corte – Edizione 2008-2009
Neuro Arm. University of Calgary. Ucalgary.ca
Bruno Siciliano: "Robot e Robotica"
Come alla Corte di Federico II, dossier: "Robot: sogno e bisogno"
Ernesto Burattini: "La robotica cognitiva oggi"
Giovanni Persico: "Robot in chirurgia"
Giuseppe Zollo: "Le tre leggi per la robotica"
Guido Rossi: "I misteri del Turco del Barone von Kempelen"
Matteo Palumbo: "Percorso nella letteratura fantascientifica"