La mente ha come correlato biologico assolutamente necessario il cervello, un organo che nell’uomo, crescendo di dimensione e sviluppandosi, è all’origine della stessa attività mentale.
L’attività della mente si esplicita sotto forma di attività cognitiva e di attività linguistica, già nei primi mesi di vita del bambino.
È, soprattutto, il funzionamento del cervello, con la centralità assunta nell’evoluzione dalla sua corteccia, a determinare i processi cognitivi che caratterizzano l’uomo sui due versanti del suo essere nel mondo, il versante biologico e il versante culturale.
I processi cognitivi si danno nell’uomo nel passaggio dall’attività del cervello all’attività della mente, in virtù di un’attività che nell’uomo diventa sempre più cosciente, consapevole e, soprattutto, più intenzionale.
Dalle dottrine filosofiche di Platone ed Aristotele allo studio teologico sulla relazione tra corpo ed anima, la definizione del termine “mente” è fin dall’antichità uno dei problemi più impegnativi della filosofia e delle scienze umane.
Termini come cervello, mente, coscienza, anche se correlati, non sono la stessa cosa. Le aree di significato cui rimandano sono diverse. La difficoltà maggiore sta nel definire il “mentale” in quanto tale. È un organo dell’essere dell’uomo, una parte del cervello, una entità spirituale, un’attività? Cosa bisogna intendere quando si parla di “mente” e di “mentale”? Quali i criteri cui sottostare?
Porsi la domanda in che cosa consiste una mente equivale a sapere quale criterio uno stato, un processo o una proprietà devono soddisfare perché possano essere detti “mentali” (in contrapposizione a uno stato, un processo o una proprietà soltanto “fisici”).
Due sono i criteri perché uno stato possa essere detto “mentale”:
I due criteri che soddisfano le condizioni perché uno stato possa essere detto mentale richiedono una ulteriore esplicazione:
Il modo di considerare i rapporti tra mente e corpo determina la scelta di un criterio da applicare alla definizione di ciò che è mentale. L’alternativa è tra monismo e dualismo:
La scelta dei criteri di definizione dei processi mentali è strettamente correlata alla posizione assunta dai singoli studiosi riguardo la questione del dulismo mente\corpo.
In questo senso, a partire dalla seconda metà del XX secolo – soprattutto in seguito allo sviluppo delle scienze cognitive – l’indagine sulla mente manifesta una forte frammentazione.
Nel cognitivismo, la mente viene considerata un elaboratore di informazione, funzionalmente non molto dissimile dai modelli computazionali proposti dai teorici dell’intelligenza artificiale. In tale prospettiva, i processi cognitivi vengono intesi come manipolazioni formali di simboli, analoghi alle operazioni di calcolo effettuate dai computer.
Gli autori – scienziati e filosofi – che attualmente si interessano al problema della coscienza e degli stati mentali sono moltissimi, ed estremamente variegata è la gamma delle loro posizioni:
Gli autori – scienziati e filosofi – che attualmente si interessano al problema della coscienza e degli stati mentali sono moltissimi, ed estremamente variegata è la gamma delle loro posizioni:
Il filosofo John Locke (1632-1704). Distinse due qualità: primarie e secondarie. Immagine da Wikipedia
Il filosofo e matematico René Descartes (1596-1650). Sostenne l'esistenza di due realtà irriducibili: res exstensa e res cogitans. Immagine da Wikipedia
1. Filosofia della mente: contenuti, problemi, metodi
2. Perché l'uomo è un essere “speciale”
3. Il processo di ominazione: l'homo sapiens
4. Mondo animale e mondo umano. Una soluzione provvisoria
5. L'uomo tra natura e cultura: il ruolo del cervello
6. Cervello, Mente e Linguaggio
7. Le scienze cognitive, le neuroscienze e l'interrogativo sull'uomo
8. Il problema della coscienza
10. Teorie della mente a confronto: Dennett e Searle
11. Varela e la neurofenomenologia
12. La scoperta dei neuroni specchio e la conoscenza della mente
13. Gesticolazione delle mani, produzione del linguaggio e comprensione dell'altro
14. Il ruolo della mente nei processi cognitivi e l'identità personale
Bechtel,W., Filosofia della mente, Bologna, Il Mulino, 1999
Chalmers, D., La mente cosciente, Milano, McGraw-Hill, 1999
Crane, C., Fenomeni mentali. Un'introduzione alla filosofia della mente, Milano, Raffaello Cortina, 2003
Hofstadter, D.R. – Dennett, D.C., L'Io della mente. Fantasie e riflessioni sul sé e sull'anima, Milano, Adelphi, 1985
Pinker, S., La scienza della mente, Milano, Mondadori, 1992
1. Filosofia della mente: contenuti, problemi, metodi
2. Perché l'uomo è un essere “speciale”
3. Il processo di ominazione: l'homo sapiens
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14. Il ruolo della mente nei processi cognitivi e l'identità personale
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