Cos’è la composizione
La derivazione forma le parole con gli affissi.
La composizione forma le parole per mezzo di temi lessicali.
In italiano, lingua a flessione più limitata del latino, tema e parola tendono a coincidere. Ad esempio:
capostazione (nome + nome); agrodolce (aggettivo + aggettivo); leccapiedi (verbo + nome); contraffare (preposizione + verbo).
Così in inglese: bathroom ’stanza da bagno’, in tedesco: Wortbildung ‘formazione di parole’, in francese: prêt-a-porter ‘pronto da indossare’.
Orientamenti teorici degli studi di morfologia dell’italiano
La composizione latina
In latino la parola composta, un’entità unica sotto il profilo sintattico e semantico, è formata con i temi di due parole semplici.
Ad esempio il composto latino magnanimus è formato dal tema magno- dell’aggettivo magnus e dal tema animo- del nome animus.
I due temi del composto appartengono perciò a precise categorie lessicali.
Ad esempio aliger è formato dal tema nominale di ala e dal tema verbale di gero.
Rappresentazione formale della regola di formazione dei composti
La struttura del composto è così rappresentabile:
[ [ a ]X + [ b ]Y ]Z
La formula si legge: due temi [a] e [b] appartengono rispettivamente a due categorie lessicali X e Y. La parola da essi composta, di categoria lessicale Z, ha all’interno un confine di morfema (+).
Rappresentazione formale della regola di formazione dei composti
Questa è, ad esempio, la struttura del composto noctivagus ‘che vaga di notte’, formato dal tema del nome nox e dal tema del verbo vagor:
[ [nocti]N + [vago]V ]A
Regole di riaggiustamento nella formazione dei composti
La composizione, come la derivazione, arricchisce il lessico ed è governata da regole esistenti nel sistema linguistico, che impongono restrizioni sintattiche e semantiche.
I composti latini sono formati dunque secondo regole che fanno parte integrante della morfologia della lingua latina.
Prima regola di cancellazione della vocale
La composizione prevede che, se il primo membro del composto è un tema in vocale, questa sia cancellata avanti al tema del secondo membro che inizia per vocale:
Forma tematica - Forma di superficie
[magno + animo] magnanimus
[funi + ambulo] funambulus
[grandi + aevo] grandaevus
Casi particolari
A volte alcuni temi di numerali in -i- non mostrano la cancellazione della vocale tematica: unianimus compare accanto a unanimus; semianimus compare accanto a semanimus.
La ragione sta nel fatto che la -i- in latino non sembra formare iato innanzi a un’altra vocale e la -i- prevocalica può facilmente assumere il valore di semivocale. La regola di troncamento, che elimina lo scontro delle vocali, non si rende in questo caso necessaria.
Seconda regola di riaggiustamento nella formazione dei composti
La composizione prevede che, se il primo membro del composto è un tema in vocale, questa diventi una ĭ avanti al tema del secondo membro che inizia per consonante:
Forma tematica – Forma di superficie
[lana + gero] laniger
[agro + cola] agricola
[bello + potent] bellipotens
Casi particolari
A) Quando la vocale tematica del primo membro del composto è preceduta da una -i-, il gruppo -ii-, che dovrebbe essere prodotto dall’azione meccanica della regola, è semplificato in -i:
- mediante la cancellazione di una delle due -i (ad es. mediterraneus e non *mediiterraneus)
- mediante la contrazione in -i- lunga (ad es. tibīcen)
- mediante la dissimilazione della seconda -i- in -u- o in -o- (ad es. Graiugena; viocūrus).
Casi particolari
B) Quando il tema del secondo membro inizia in labiale si può presentare un’oscillazione tra -i- e -u- (quadripes / quadrupes; carnifex / carnufex) allo stesso modo con cui, per l’esistenza del sonus medius tra -i- e -u- brevi, si ha clipeus / clupeus e libet / lubet.
Casi particolari
C) La vocale tematica del primo membro può apparire:
- nella forma -o- in grecismi (astrologus; centauromachia)
- può essere cancellata in modo simile a quanto previsto dalla prima regola quando è preceduta da una consonante liquida, da una nasale o da una semivocale: auspex (ma esiste avipes, forma allomorfa di epoca più recente); puerpera (ma puerigenus); vindemia (ma vinipollens).
Terza regola di riaggiustamento nella formazione dei composti
La composizione prevede che, se il primo membro del composto è un tema in consonante e il secondo membro inizia per consonante, tra i due temi si debba inserire una -i- breve:
[patr + cida] patricida
Il risultato dell’azione della terza regola è dunque convergente con quello della seconda: tra i due membri del composto, se il secondo membro inizia per consonante, si ha sempre la vocale -i-.
Casi particolari
Appare oscillante il comportamento in composizione dei temi in sibilante, liquida e nasale:
- in rari casi fanno a meno della vocale introdotta dalla terza regola (solstitium)
- la -n- e la -s- possono cadere, come in iudex (*ius-dex) e homicida (*homin-cida).
I giustapposti
La composizione può essere più o meno stretta.
Sono propriamente detti composti quelli in cui i due temi lessicali sono separati da un confine di morfema e sono così uniti da essere inseparabili.
Sono detti invece ‘giustapposti’ i composti che risultano semplici gruppi di parole autonome che indicano un concetto unico. In queste formazioni, nate dall’unione di due forme flesse che possono comparire alla superficie della lingua anche da sole, i due membri sono separati da un confine di parola.
Ad es.: respublica ‘cosa pubblica, stato, governo’; iusiurandum ‘giuramento’.
Autonomia delle parole giustapposte
Le due parole possono mantenere la loro autonomia grafica (res publica o respublica); mantengono però sempre la loro autonomia morfologica:
italiano: sing. ossobuco; plur. ossibuchi;
latino: nom. respublica; gen. reipublicae.
I giustapposti sono comunque da considerare parole uniche perché possiedono un unico accento di parola, come è testimoniato dagli antichi grammatici (Prisc. GLK II 177, 18 ss.; 180, 17 ss. ecc.).
Rappresentazione formale dei giustapposti
[ [ a ]X # [ b ]Y ]Z
Il confine di parola che separa i due membri del giustapposto si rappresenta col segno # .
Il confine di parola (res # publica; ius # iurandum) è un confine ‘forte’ che impedisce l’azione delle regole di riaggiustamento e ogni amalgama semantico fra i due membri.
1. L'insegnamento grammaticale del latino e la riflessione linguistica
2. Le unità di base della morfologia latina
3. Le classi flessive del latino
10. La formazione delle parole: la derivazione
13. I derivati con suffisso II
14. La composizione
R. Oniga, I composti nominali latini. Una morfologia generativa, Pàtron Editore, Bologna 1988