Fine II sec.: primi scrittori latini cristiani.
Apologetica: diffusione del cristianesimo e difesa dagli attacchi pagani.
Tertulliano nasce a Cartagine da famiglia pagana.
Studioso di retorica e diritto.
Rigido in materia religiosa, aderì all’eresia dei Montanisti.
Più di 30. Ne ricordiamo alcune:
Orazione di natura giuridica con una forte critica al paganesimo e una denunzia dell’illegittimità dei processi mossi ai cristiani.
Avvocato di famiglia agiata, contemporaneo di Tertulliano.
Opere:
Temi comuni a Tertulliano.
Stile non aggressivo, delicato, volto alla persuasione, al contrario di quello di Tertulliano patetico e violento.
Periodare di stile ciceroniano.
Narrazione fluida.
Urbanitas e piacevolezza formale.
Nato a Cartagine verso il 200.
Maestro di retorica.
Convertitosi diviene vescovo nel 248.
Muore martire nel 258.
Nell’immagine a lato un estratto da un’antologia di Omelie di Gregorio Nazianzeno (XII secolo).
S. Cipriano al lavoro (in alto) e S. Gregorio mentre scrive il panegirico di S. Cipriano (in basso). (Ms. gr. 548, fol. 87v. Biblioteca Nazionale di Parigi). Fonte: Tradizione Cristiana
Vari trattati apologetici.
Varie opere legate alla vita cristiana tra cui De habitu virginum sull’abbigliamento e il comportamento delle donne.
Epistolario 81 lettere, di cui 16 inviate a lui.
Nel De catholicae ecclesiae unitate e nel De lapsis discute dei lapsi (transfugae) che, durante la persecuzione di Decio, non avevano avuto il coraggio di affrontare il martirio e si erano procurati certificati (libelli) che attestavano falsamente la loro adesione al paganesimo.
Un loro rientro nella chiesa richiedeva una severa punizione adeguata all’enormità della colpa.
Stile classicheggiante non tertullianeo.
Più delicato di Tertulliano ma più vigoroso di Minucio Felice.
Ricchezza di citazioni bibliche.
Ampiezza del periodo.
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