Divise per generi (filosofia, grammatica, oratoria, poesia, retorica e storia), resta solo la sezione De grammaticis et rhetoribus.
I primi 24 capitoli trattano dei grammatici (filologi).
I grammatici vanno da Cratete di Mallo a Valerio Probo.
Della restante opera parte è conosciuta per tradizione indiretta.
La sezione del De poetis è stata fonte di vite scritte da altri come ad es. S. Girolamo.
Struttura della biografia simile a quella degli uomini illustri con i necessari cambiamenti legati alla differente attività del personaggio descritto.
Rinuncia allo schema cronologico per privilegiare aspetti della personalità del personaggio.
Attenzione alla biografia dipendente dal nuovo modo di sviluppo della storia, connessa alla personalità del singolo.
Racconto per species come nelle Res gestae divi Augusti.
Attenzione al quotidiano e al personale per disegnare un quadro completo della personalità.
Scelta dei particolari da raccontare secondo gli schemi delle laudationes funebres.
Riportiamo un esempio tratto dal testo della vita di Cesare che dimostra l’attenzione di Svetonio ad individuare la personalità dei suoi protagonisti:
nel brano in questione risalta la citazione nel motto di Cesare rimasto famoso nei secoli : “ Venni, vidi, vinsi” (De Vita Caesarum – Divus Iulius XXXVII)
Altra tipologia di racconto è quello sulla vita di Nerone di cui Svetonio ricorda anche gli interventi operati a favore della vita quotidiana a Roma.
(De Vita Caesarum- Nero XVI) [1] Formam aedificiorum urbis nouam excogitauit et ut ante insulas ac domos porticus essent, de quarum solariis incendia arcerentur; easque sumptu suo extruxit. destinarat etiam Ostia tenus moenia promouere atque inde fossa mare ueteri urbi inducere. [2] Multa sub eo et animaduersa seuere et coercita nec minus instituta: adhibitus sumptibus modus; publicae cenae ad sportulas redactae; interdictum ne quid in popinis cocti praeter legumina aut holera ueniret, cum antea nullum non obsonii genus proponeretur; afflicti suppliciis Christiani, genus hominum superstitionis nouae ac maleficae; uetiti quadrigariorum lusus, quibus inueterata licentia passim uagantibus fallere ac furari per iocum ius erat; pantomimorum factiones cum ipsis simul relegatae.
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