Tutti i mss. riportano il titolo Bellum Civile.
Petronio, Satyricon 118 è una testimonianza in tal senso.
Lucano (IX 979) parla di Pharsalia nostra.
Stazio Silvae II 7, 66 et Pharsalica bella detonabis.
Storia materia dell’epos.
Scelta della guerra civile per il radicale sovvertimento da questa provocato.
Storia come oggetto di ornatus secondo l’impostazione ciceroniana quale si evince dall’opera dell’Arpinate: cfr. De legibus I 2, 5 e De oratore II 9, 36-37
Ogni personaggio è esasperato nelle sue caratteristiche così come lo è il suo destino:
Cesare è un violento.
Catone personifica il sapiens che vive per la libertà.
Pompeo è predestinato a essere un vinto, travolto dal destino.
Nuovo Enea perseguitato dal fato.
Con la sua debolezza è costruito in contrapposizione all’energia vitalistica di Cesare.
Pompeo non è colpevole della rovina di Roma che è, invece, generata dalla sfrenata ambizione di Cesare
Amante di Roma VII 29-36
Personaggio negativo in cui confluiscono le forze irrazionali del male.
Anti-Enea in quanto espressione di quelle passioni che l’eroe virgiliano combatte.
Viene descritto come un Oreste tormentato dalle Furie che perseguitano i matricidi perché ha inferto violenza alla madre Roma (VII 777-780).
Eroe positivo.
Padre della patria, di Roma e come un padre non può non presenziare al funerale del figlio (II 297-303).
Simbolo della crisi dello stoicismo.
Convincimento della malevolenza del fato e impossibilità a mantenere la dimensione imperturbabile del saggio.
Lucano costruisce i discorsi dei personaggi secondo precisi schemi oratori.
Anche in Virgilio i discorsi rispondono alle norme dell’oratoria.
Il discorso svela la psicologia dei personaggi:un esempio interessante si trova a VII 250-336.
Rifiuto totale della religione tradizionale.
Scetticismo dichiarato circa l’esistenza. della divinità superne e ctonie (VII 445ss.; 455ss.; IX 101ss.).
Abbandono del topos dell’invocazione alle Muse.
Il poeta fornisce spiegazione razionale degli eventi umani.
Uso della prosopopea infernale virgiliana.
Effera Erichto, prototipo della maga empia e sanguinaria.
Versione rovesciata della discesa agli Inferi di Enea: racconto virgiliano guidato dalla provvidenza divina, racconto lucaneo trionfo delle forze del male.
Ogni topos virgiliano viene accresciuto e stravolto: ad es. la tempesta (V 594-644) è un evento che sconvolge il mondo.
Descrizioni ambientali e paesaggistiche dominate dall’eccesso e dall’orrido:si veda il modo di rappresentare reggia di Cleopatra (X 111-126) (X 111-126).
Interventi personali del poeta nella narrazione per accentuare il patetico.
Elogio di Nerone nel l. I vv.33-66.
Gelosia di Nerone per il successo di Lucano (Tacito Annales XV 49, 3 famam carminum eius premebat Nero prohibueratque ostentare vanus adsimulatione…).
Dal l.IV in poi canto della libertà contro la tirannide.
l l.IV-V condivisione dell’ideologia dei partecipanti alla congiura dei Pisoni.
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