Grande permissività da parte dei Romani verso i popoli sconfitti.
Roma offre ai vinti la propria tutela giuridica per cui per i Romani è impossibile pensare che gli altri popoli giudichino pesante il proprio giogo.
L’imperium romano basa il suo potere su un duplice atteggiamento: parcere subiectis et debellare superbos (Verg. Aen. VI 853).
Questo profilo del potere Romano disegnato da Virgilio diviene topos della letteratura cristiana e tarda pagana.
Il disegno dei Germani costruito da Tacito risulta eccentrico in quanto lo scrittore mentre ne denuncia il pericolo ne esalta la forza che nasce da costumi incontaminati.
Antitesi tra le forze nuove dei barbari e quelle senescenti dei Romani.
Idealizzazione dei popoli selvaggi: topos della letteratura etnografica.
Più che un’esaltazione dei Germani è un ammonimento per i Romani.
Forte carica dissacratrice nel parlare della possibilità dei Romani di sconfiggere i Germani: tamdiu Germania vincitur (37, 5).
Pericolo dei Germani superiore a quello dei Parti.
Popolo pericoloso perché le sue azioni sono spinte da un grande anelito di libertà: quippe regno Arsacis acrior est Germanorum libertas (37, 6).
Grande capacità di sintesi nell’esporre le varie fasi degli scontri tra Romani e Germani.
Descrizioni molto precise che presuppongono una visione autoptica.
La Germania di Tacito ha esercitato il suo fascino anche sul fondatore del Futurismo, Filippo Tommaso Marinetti, che ne propose una traduzione.
Traduzione apparsa nel 1928, presso l’Istituto Editoriale Italiano di Milano.
Ristampata due volte, nel 1993, presso Sellerio, e nel 1995, in edizione economica, per i tipi di Stampa alternativa.
“La visione imperiale della Germania fissata da Tacito è tuttora politicamente istruttiva e ammonitrice”.
Tacito è “lo scrittore latino più futurista”.
“Molto più futurista dei maggiori scrittori moderni”.
Precursore del linguaggio futurista per lo stile sintetico e vigoroso, senza perifrasi e inutili orpelli.
1. Ideali letterari e artistici dell'età augustea
2. Simmetria e ordine nell'opera d'arte
3. Ars, ingenium e novitas nel I sec. d.C
4. Evoluzione della satira: da Persio a Giovenale
5. Meraviglioso, mirabile, fantastico e verisimile: l'epos di Luca...
6. Il 'nuovo stile' della tragedia di Seneca
7. Il realismo e il romanzo petroniano
9. Il rifiuto della mitologia e il realismo dell'epigramma di Marz...
10. La reazione classicista e la denunzia della corruzione dell'ora...
11. L'uomo medio nell'età dei Flavi: Plinio il Giovane
12. La storiografia tragica di Tacito
13. I Romani e l'altro: la Germania di Tacito
14. La curiositas demistificante del racconto svetoniano
15. Un maestro del fantastico: Apuleio
16. Amore e Psiche
17. Il movimento arcaizzante del sec. II d.C. e i modelli letterari
18. Antichità classica e cristianesimo
19. Il conflitto tra antichità e Cristianesimo: gli apologisti
20. L'arcaismo dei poetae novelli
21. La rielaborazione dell'antico: grammatici e commentatori
22. La storiografia del sec. IV
23. La poesia come gioco: Ausonio
24. Il modello di perfezione classica e il mito nella poesia di Cla...
25. Due diversi modi di rapportarsi al paganesimo: Agostino e Girol...
26. Due diversi modi di rapportarsi al paganesimo: Agostino e Girol...
27. La classicità come rifiuto del presente: Rutilio Namaziano
28. Il recupero del passato per modificare il presente: Sidonio Apo...