Diffusione dell’estetica paneziana attraverso gli scritti di Cicerone.
Humanitas e urbanitas.
Equazione buono = bello.
Decorum = il poeta augusteo sceglie temi adatti alle proprie forze.
Incertezza e perplessità dichiarate prima di affrontare temi ritenuti superiori alle proprie forze, come il genere epico (recusationes).
Sintonia tra il poeta e il suo stile di vita.
Abbandono nella lirica del momento soggettivo catulliano per realizzare misura e urbanitas.
Hor. c. II 10, 1-4
Rectius vives, Licini, neque altum/ semper urgendo neque, dum procellas/ cautus horrescis, nimium premendo/ litus iniquom.
Giusto mezzo nella satira: la poesia satirica deve educare ma per far ciò può anche servirsi del delectare.
Il poeta satirico comes: non rimprovera ma consiglia in maniera bonaria.
Orazio chiama Sermones le sue satire: è una dichiarazione di poetica per un discorso piano, scorrevole, affabulatore con il ricorso all’aneddoto e alla favoletta.
Rifiuto del Witz, della battuta di spirito sferzante.
Sermo = piacevole sorridente narrazione.
Il giusto mezzo = omissione del superfluo.
Rifiuto callimacheo del lungo poema = in Virgilio omissione del sovrabbondante, e esposizione concisa.
Esempio di esposizione essenziale: presentare il personaggio al momento opportuno e non fin dall’inizio dei singoli segmenti narrativi.
Orazio denuncia i limiti della poesia di Lucilio.
Hor. Sat. I 4, 6-11
…durus componere versus.
Nam fuit hoc vitiosus: in hora saepe ducentos,
Ut magnum, versus dictitabat stans pede in uno.
Cum flueret lutulentus, erat quod tollere velles:
Garrulus atque piger scribendi ferre laborem,
Scribendi recte: nam ut multum nihil moror…
Richiamo all’inventor generis, Omero, nella bipartizione dell’Eneide: parte odissiaca (errores, vagare dell’eroe: ll. I-VI), parte iliadica, racconto di guerra (ll. VII-XII).
Disposizione simmetrica e proporzionata della materia nell’ambito del poema e dei singoli libri.
Conformazione esterna dei personaggi agli schemi epici omerici ma apporti emozionali e sentimentali nuovi legati per lo più alla finalità fondativa del racconto virgiliano.
Presenza di un pantheon tradizionale governato però dalla figura di Giove le cui azioni sono tutte motivate dalla realizzazione del destino di Roma.
Doctrina espressa nell’opera poetica: rimandi a testi dello stesso genere letterario, di cui si riconosce l’auctoritas.
1. Ideali letterari e artistici dell'età augustea
2. Simmetria e ordine nell'opera d'arte
3. Ars, ingenium e novitas nel I sec. d.C
4. Evoluzione della satira: da Persio a Giovenale
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13. I Romani e l'altro: la Germania di Tacito
14. La curiositas demistificante del racconto svetoniano
15. Un maestro del fantastico: Apuleio
16. Amore e Psiche
17. Il movimento arcaizzante del sec. II d.C. e i modelli letterari
18. Antichità classica e cristianesimo
19. Il conflitto tra antichità e Cristianesimo: gli apologisti
20. L'arcaismo dei poetae novelli
21. La rielaborazione dell'antico: grammatici e commentatori
22. La storiografia del sec. IV
23. La poesia come gioco: Ausonio
24. Il modello di perfezione classica e il mito nella poesia di Cla...
25. Due diversi modi di rapportarsi al paganesimo: Agostino e Girol...
26. Due diversi modi di rapportarsi al paganesimo: Agostino e Girol...
27. La classicità come rifiuto del presente: Rutilio Namaziano
28. Il recupero del passato per modificare il presente: Sidonio Apo...