Gusto bilingue in un periodo in cui il greco risente di tendenze arcaizzanti con ripresa della lingua della prosa attica dei secc. V/IV.
L’atticismo si identificava con il purismo della bella scrittura.
Frontone fu imitato e seguito come un novello Cicerone.
Provinciale africano nasce verso il 100.
Muore dopo il 170.
Propensione all’originalità dello stile evitando però la modernità.
Riferimento: gli auctores pre-augustei.
Non identificazione nella lingua letteraria di Cicerone.
Interesse culturale precipuo: l’oratoria.
Trionfo della retorica.
Ricerca fonica (ripresa dalla letteratura arcaica).
Parallelismi e giochi di rispondenze.
Si oppone ai neologismi.
Accetta l’arcaismo per la sua pregnanza letteraria.
Ammette il volgarismo inteso come lingua d’uso.
Fonte: summagallicana
- Annotationes pristinae (appunti tratti da ampie letture);
- Commentarii (elaborazione finale).
Nostalgia della semplicità antica.
Apprezzamento estetico e morale.
Polemico contro Seneca che si oppone alle tendenze arcaizzanti.
Interessi culturali più ampi rispetto a quelli del maestro Frontone.
In parte autonomia dal maestro nell’esprimere giudizi letterari.
Poco artificioso e divulgativo.
Parole rare chiarite però dal contesto per operare divulgazione.
Ricorso ai sinonimi.
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