Nei mss. più autorevoli Petroni Arbitri Satyricon (libri) dove Satyricon è genitivo alla greca del tipo Bucolicon, Georgicon.
Attualmente restano del romanzo 53 frammenti.
Il codice Traguriensis o Parisinus 7989 riferisce i frammenti in esso contenuti ai ll. XV e XVI.
Un codice di Fulgenzio (Parisinus 7975) riferisce un episodio al l.XIV.
Non si conosce in definitiva la reale estensione del romanzo.
Ipotesi plausibile degli anni di composizione del romanzo: età neroniana.
Possibile identificazione dell’autore con C. Petronio di cui Tacito parla nel 66 (Annales XVI 18-19).
Il Petronio di Tacito è chiamato alla corte neroniana arbitro del buon gusto, lo scrittore nei mss. è soprannominato Arbiter.
Genere letterario aperto, non codificato.
Non ne parlano teorizzatori come Aristotele e Orazio data la sua apparizione tarda come genere (seconda metà I sec. d.C.-fine IV).
Il romanzo latino non ha legami con quello greco e quello petroniano è di natura erotica (Macrobio Comm. Somn. Sc. I 2, 8).
Uso di una forma di scrittura il prosimetrum, che alterna prosa e versi.
Introdotto nel mondo letterario da Menippo di Gadara.
Ripreso nella letteratura Latina da Varrone Reatino (Saturae Menippeae).
Uso petroniano contestualizzato, volto, cioè, a rendere più fluida la situazione narrativa.
Una delle due sezioni poetiche di maggiore estensione.
65 trimetri giambici.
Recitazione di Eumolpo, simbolo nel romanzo del passato.
Parodia dello stile tragico di Seneca o di qualche opera di Nerone.
Forse, attraverso gli stilemi virgiliani presenti nel brano,ripresa di un modo di poetare proprio degli epici contemporanei.
Recitazione, anche questa, affidata a Eumolpo.
295 esametri.
Titolo coincidente con quello lucaneo: fa trasparire la querelle provocata dall’apparizione dell’antivirgiliano poema lucaneo.
Non lo si può considerare un parodia di Lucano.
Il Satyricon riflette l’età in cui vive l’autore.
Descrizione distaccata della realtà coeva.
Omissione di qualunque giudizio.
Posizione politica e culturale conservatrice il cui esito è il realismo.
Posizione dello scrittore eccentrica rispetto al reale in cui vive.
Denuncia dissacratoria e divertita di un realtà degradata.
Chiave di lettura offerta dallo scrittore stesso (Satyr. 132, 15).
Racconto minuto e puntuale che mette in risalto la volgarità del quotidiano (cfr. ritratto di scenetta familiare durante la cena: il litigio di Trimalcione e Fortunata LXXIV ss.)
La cena di Trimalcione. (Fellini- Satyricon,1969,un film di Federico Fellini con martin potter, Capucine, Fanfulla, Hiram Keller.)
Racconto in prima persona da parte del narratore-protagonista Encolpio.
Compresenza di registri linguistici differenti.
Narrazione per rapidi e efficaci momenti che preludono all’introduzione del personaggio (cfr. i passi che introducono la figura di Trimalcione).
Non più conosciuto integralmente dopo Isidoro di Siviglia.
Nel Medioevo ebbe un’amplissima diffusione come risulta dal grande numero di codici copiati.
Tracce e suggestioni dello scrittore e della sua opera vanno recuperate sin nel romanzo moderno (D. Gagliardi, Petronio e il romanzo moderno, Firenze 1993).
Giudizio critico del Sainte-Beuve (1804-1869):
“Che libro affascinante e terribile questo di Petronio…Sì il Satyricon è proprio l’opera di un demone. Che importa che manchi un progetto narrativo o che il movimento generale della trama rimanga enigmatico? Ogni brano è delizioso di per sé, ogni particolare accattivante.”
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