Con la progettazione delle mansioni abbiamo affrontato il problema delle modalità di divisione del lavoro.
Con la progettazione della macrostruttura è necessario affrontare il problema del coordinamento.
Attraverso la progettazione della macrostruttura:
Perché raggruppare?
Ipotesi di partenza:
Abbiamo suddiviso i compiti necessari al raggiungimento dell’obiettivo dell’organizzazione progettando 100 posizioni individuali.
Domande:
È possibile utilizzare l’adattamento reciproco tra 100 persone?
È possibile supervisionare 100 persone?
È possibile ricorrere alla standardizzazione degli output?
L’unico modo per utilizzare questi tre meccanismi di coordinamento consiste nel raggruppare le 100 persone in unità organizzative.
Soltanto dopo aver raggruppato è possibile utilizzare questi meccanismi di coordinamento.
Conclusione:
Il raggruppamento delle posizioni individuali in unità favorisce il coordinamento perché consente di utilizzare: l’adattamento reciproco, la supervisione diretta e la standardizzazione degli output.
Quali sono gli effetti del raggruppamento?
La creazione delle unità organizzative ha un duplice effetto:
In che modo è possibile raggruppare?
La scelta della base di raggruppamento è complessa in quanto diverse sono le modalità utilizzabili per raggruppare le posizioni.
Le modalità per raggruppare in unità le posizioni organizzative sono:
1. Raggruppamento in base alle conoscenze e alle capacità
Metto insieme le posizioni i cui titolari hanno le stesse conoscenze e capacità (esempio unità restauratori, unità bibliotecari, unità archivisti, ecc.);
2. Raggruppamento in base ai processi di lavoro e alle funzioni
Metto insieme le posizioni che si occupano della stessa funzione (es. unità marketing, unità amministrazione, unità produzione del servizio, ecc.).
In questi due casi parliamo di raggruppamento in base ai mezzi (raggruppamento funzionale) in quanto mettiamo insieme posizioni che utilizzano le stesse conoscenze, competenze, tecnologie.
In che modo è possibile raggruppare?
3. Raggruppamento in base agli output (prodotti/servizi)
Metto insieme le posizioni che sono impegnate nella realizzazione dello stesso prodotto indipendentemente dal tipo di funzione e di conoscenza (unità festival jazz, unità cineforum, unità organizzazione mostra);
4. Raggruppamento in base alla clientela servita
Metto insieme le posizioni che sono impegnate nella realizzazione dello stesso prodotto indipendentemente dal tipo di funzione e di conoscenza (unità servizi per enti locali, unità servizi per privati);
5. Raggruppamento in base all’area geografica servita
Metto insieme le posizioni che sono impegnate nella realizzazione dello stesso prodotto indipendentemente dal tipo di funzione e di conoscenza (unità centro- nord Italia, unità centro-sud Italia).
In questi tre casi parliamo, invece, di raggruppamento in base ai fini (raggruppamento di mercato) in quanto mettiamo insieme posizioni che hanno la stessa finalità (realizzare lo stesso prodotto o servire lo stesso cliente o la stessa area geografica.
Come si sceglie la base di raggruppamento?
Il criterio:
Il processo da seguire:
Come si sceglie la base di raggruppamento?
1. L’analisi delle interdipendenze
L’interdipendenza è il condizionamento che una mansione riceve dal comportamento di un’altra.
Secondo Mintzberg tra le mansioni emergono quattro tipologie di interdipendenze:
Come si sceglie la base di raggruppamento?
3. La scelta
Se risultano più critiche le interdipendenze di flusso si sceglierà la base di raggruppamento di mercato (prodotto/servizio, cliente, area geografica);
Se risultano più critiche le interdipendenze di processo, di scala e sociali si sceglierà la base di raggruppamento funzionale.
… qualunque sia la scelta rimangono alcune interdipendenze non risolte!
… se risultano più critiche le interdipendenze di processo, di scala e sociali si sceglie la base di raggruppamento funzionale
I vantaggi della struttura funzionale
Risolve le interdipendenze di processo, di scala e sociali;
Favorisce la specializzazione.
I problemi della struttura funzionale
Distoglie l’attenzione dai fini generali;
Rende difficile la valutazione delle performance;
Non risolve le interdipendenze di flusso.
… se risultano più critiche le interdipendenze di flusso si sceglie la base di raggruppamento di mercato
I vantaggi del raggruppamento per mercato
Risolve le interdipendenze di flusso;
Agevola la misurazione delle performance;
Agevola il ricorso all’adattamento reciproco ed alla supervisione diretta;
Aumenta la flessibilità.
I problemi del raggruppamento per mercato
Problemi di risorse e di efficienza;
Non risolve le interdipendenze di processo e di scala.
Le domande:
Quale deve essere la dimensione di ogni singola unità organizzativa?
Quante persone devono dipendere da un singolo supervisore (l’ampiezza del controllo)?
Struttura verticalizzata con unità di piccola dimensione o strutture piatte con unità di grandi dimensioni?
Le risposte
Approccio tradizionale (non più di …)
Approccio contingente (dipende da …)
L’approccio tradizionale
Urwick (non più di sei persone);
Gli studi empirici mostrano grande varianza.
L’approccio contingente
La dimensione tende ad aumentare quando:
La dimensione tende a diminuire quanto:
1. Il concetto di organizzazione e gli elementi di base
2. I confini del settore dei beni e delle attività culturali
3. La progettazione delle posizioni individuali
4. La progettazione della macrostruttura
6. La scelta del grado di decentramento
8. Le configurazioni organizzative: la struttura semplice
10. La burocrazia professionale
12. L'adhocrazia
Minzberg H, “La progettazione dell'organizzazione aziendale”, Capitolo 3, Il Mulino, Bologna (1996).
1. Il concetto di organizzazione e gli elementi di base
2. I confini del settore dei beni e delle attività culturali
3. La progettazione delle posizioni individuali
4. La progettazione della macrostruttura
6. La scelta del grado di decentramento
8. Le configurazioni organizzative: la struttura semplice
10. La burocrazia professionale
12. L'adhocrazia
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